Capitolo 36

3K 180 9
                                    

JUSTIN:

Osservai subito il corpo di Quinn in cerca di qualche ferita non trovando, fortunatamente, nulla.

Mi voltai verso la direzione da cui era venuto lo sparo tirando fuori la mia pistola, la portavo sempre con me, in tanti anni non me ne ero mai separato.

Una macchina con i finestrini neri si trovava poco più avanti a dove avevo parcheggiato la mia, il finestrino era abbassato e si intravedeva una persona, non era da sola però.

"Bieber."

Quella voce apparteneva a quel figlio di puttana.

"Victor."

Era proprio lui.

Strinsi i pugni parandomi davanti a Quinn, dovevo proteggerla con le unghie e con i denti.

Potevano toccare me, ma lei no.

"Cosa c'è ? Sembri spaventato." Mi derise il biondo scendendo dalla macchina.

Proprio come pensavo si era portato dietro altri cinque ragazzi.

"Che cazzo vuoi ?" Sputai con veleno facendo uscire tutta la rabbia che provavo.

Non era mai una cosa buona quando mi incazzavo, rischiavo di perdere il controllo.

"Rilassati amico, siamo venuti qui solo per parlare." Disse Victor alzando le mani in aria, un sorriso malefico si dipinse sul suo volto.

"Non parlo con chi mi spara contro, e non sono tuo amico." Ringhiai fulminandolo con lo sguardo.

Prese a ridere muovendo la testa da destra a sinistra "è incredibile il fatto che continui a comportati da capo anche quando sei solo contro sei di noi. Dovresti imparare a portare rispetto verso chi-" Non lo feci terminare e premetti il grilletto della mia pistola sparando in direzione della sua testa.

Come da programma la pallottola sfiorò solamente la sua testa, andandosi a conficcare nel finestrino che si ruppe in mille pezzi.

"Questa volta ti è andata bene, la prossima volta non sbaglierò mira."

Si avvicinò decisamente troppo puntando il suo sguardo nel mio, come se volesse provare a sfidarmi.

"Faresti meglio ad abbassare la testa Justin, noi Skeletons siamo molto pericolosi."

"Il territorio è mio, Daniel farebbe meglio a ritirarsi se non vuole fare una brutta fine. Mi sono stancato di vedervi camminare nelle mie strade come se niente fosse, ho tanta voglia di farvi saltare quel cervello di merda che vi ritrovate." Parlai sputando quelle parole con una freddezza disumana, sapevano che ciò che dicevo era vero.

Victor fece un leggero passo indietro continuando a tenere sul suo volto quel fottuto sorriso.

"Potrebbero andarci di mezzo persone innocenti." Disse in un sussurro portando il suo sguardo su Quinn.

La guardai trovandola con gli occhi sgranati mentre fissava Victor con paura, le sue mani tremavano mentre si mordeva freneticamente il labbro.

Non volevo che assistesse a questo.

"I tuoi pensieri non devono neanche sfiorare Quinn, brutto figlio di troia." Tuonai tirando un pugno sul suo zigomo sinistro, girò il volto verso destra assorbendo il dolore che provava.

"Questo è anche per Daniel." Aggiunsi infine tirandogli un calcio nello stomaco, si accovacciò per terra tossendo sangue mentre i suoi compagni cercavano di soccorrerlo.

Uno di loro si alzò avanzando verso di me con rabbia, sollevò una mano chiusa a pugno per colpirmi ma a fermarlo fu la voce di Victor. 

Portai la mia attenzione su di lui, si era alzato.

My 'Dad'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora