Capitolo 9

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QUINN:

"Forza Quinn, svegliati."

Erano esattamente dieci minuti che Justin pronunciava quelle parole, ma neppure una volta gli avevo dato retta.

Prima o poi si sarebbe rassegnato all'idea che volevo dormire e che doveva lasciarmi stare, giusto ?

"Ti vuoi alzare o no ?"

Continuò ad infastidirmi come se nulla fosse.

"Ho sonno, mi lasci dormire ?" Mi lamentai mettendo la testa sotto al cuscino, non avevo la forza di alzarmi e mi stava semplicemente facendo innervosire.

"Se non vuoi che ti butti nella doccia, alzati subito." Mi minacciò serio togliendomi il lenzuolo di dosso.

Un brivido di freddo mi percosse tutto il corpo ma decisi ugualmente di restare immobile, stesa nella posizione precedentemente assunta.

"Come vuoi tu, ma non dire che non ti avevo avvertita."

A quelle parole venni caricata sulla sua spalla con forza, cosa aveva intenzione di fare ?

Acquisì improvvisamente la forza necessaria che mi serviva iniziando a scalciare come una dannata per farmi mettere a terra, ci trovavamo nel bagno.

Si avvicinò alla doccia buttandomi dentro, l'acqua scorreva fredda lungo tutto il mio corpo ancora coperto dal pigiama.

Portai istintivamente le mani sulla faccia "sei veramente uno stronzo." Gemetti guardandolo male.

Avrei voluto ucciderlo.

Justin si avvicinò pericolosamente a me, avevo la sensazione che mi avrebbe colpita per le parole che gli avevo urlato in faccia ma, ciò che si limitò a fare era una semplice carezza sulla mia guancia sinistra.

Un sorriso furbo prese spazio sul suo volto "questo lo so bene." Rispose infine uscendo dal bagno lasciandomi lì come un emerita deficiente.

Alzai gli occhi al cielo irritata iniziando a spogliarmi, ormai il mio pigiama era completamente zuppo d'acqua così lo buttai nel contenitore dei panni sporchi.

Girai la manovella verso sinistra per far uscire l'acqua calda che in poco tempo mi riscaldò, velocemente insaponai il corpo ed i capelli sciacquandoli per bene.

Appena uscì mi asciugai con l'accappatoio per poi indossare l'intimo seguito da un pantalone di tuta nero stretto ed una felpa dello stesso colore, infilai le air force ai piedi per poi tornare in bagno ed asciugarmi i capelli.

"Quinn, hai fatto ?" La voce di Ryan attirò la mia attenzione.

Perché mi stavano rompendo le palle così tanto ?

"Si può sapere cosa vi prende oggi ?" Chiesi aggrottando la fronte mentre riponevo l'asciugacapelli al suo solito posto.

Ryan non mi rispose per poi scendere al piano di sotto, sbuffai seccata scendendo le scale a due a due.

Dovevo capirci di più. Cosa era tutta quella fretta ?

Raggiunsi i ragazzi in cucina sedendomi sul tavolo, c'era anche Justin.

"Perché avevate tutta questa fretta ?" Chiesi bevendo un bicchiere d'acqua.

Justin fece spallucce sorridendomi "sai giocare a basket ?"

"Diciamo che me la cavo, ma perché ?" Domandai retorica spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Vorremmo organizzare una partita ma manca un giocatore, quindi potresti giocare tu." Spiegò Damon alzandosi.

My 'Dad'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora