LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE, È IMPORTANTE.
QUINN:
"Allora ? Parla Quinn." Mi urlò contro Kevin per la milionesima volta, sospirai "ecco, Skylar è andata a dormire da una sua amica.."
Solo dopo poco mi resi conto di quello che avevo detto. Ero abituata a mentire ma se Kevin avesse scoperto che questa era una bugia si sarebbe incazzato moltissimo.
D'altra parte non potevo di certo dirgli che la sorella era andata a dormire dal padre, avrebbe perso la testa e di sicuro sarebbe andato a riprenderla rischiando di beccarsi un pugno.
Se Skylar si trovava bene con il padre aveva tutto il diritto di continuare ad avere un rapporto decente con lui.
"Quale amica ?"
"Una della sua classe, non ricordo il nome."
"Mi stai dicendo la verità ?" Mi chiese infine alzando il mio viso mettendomi due dita sotto al mento, mi morsi il labbro annuendo, dovevo essere il più convincente possibile.
"Va bene." Detto questo salì in camera sua lasciandomi lì da sola. Non volevo dormire con lui, così mi stesi sul divano spegnendo tutte le luci, in poco tempo mi addormentai.
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QUINN:
Mi svegliai sentendo la testa pulsare come non mai, portai una mano sulla fronte socchiudendo gli occhi per il forte dolore.
Lentamente mi alzai andando in cucina dove trovai Kevin intento a finire la sua colazione.
Non mi degnò neanche di uno sguardo, continuando a mangiare e scrivere qualcosa sul suo telefono.
Aprì un armadietto qualunque trovando un OKI, mi avrebbe di sicuro fatto passare il mal di testa terribile che mi tormentava.
Mescolai la polverina bianca in un bicchiere pieno d'acqua naturale bevendo tutto in poco tempo.
Il sapore non era male.
"Non ti senti bene piccola ?" Mi chiese infine Kevin alzando lo sguardo su di me, annuì ripulendo il bicchiere con del sapone e dell'acqua tiepida.
Kevin si alzò dalla sedia venendomi da dietro le spalle, mi soffió sul collo facendomi rabbrividire "sei arrabbiata ?"
Sbuffai non rispondendo alla sua domanda, certo che ero arrabbiata.
Mi aveva trattata di merda, come al solito.
"Perché non rispondi ?" Mormorò calmo, le sue mani sui miei fianchi.
"Si, sono molto arrabbiata."
"E perché ?"
"Tu dimentichi le cose che fai e che dici, vero ? Vuoi che te le ricordi io ?" Sbottai girandomi verso di lui, i suoi occhi nei miei mi fecero accelerare i battiti del cuore.
Mi guardò aspettando che continuassi a parlare "beh, prima di tutto mi hai chiamata troia dando ragione a mio padre, secondo hai scaricato la tua fottuta rabbia su di me e tua sorella. Ti sei comportato di merda, in questi giorni, io avevo solamente bisogno di pace e tranquillità, quella che tu non sei stato capace di darmi." Spiegai incrociando le braccia al petto muovendo la testa in segno di negazione, Kevin in risposta alzò gli occhi al cielo allontanandosi da me.
"Stiamo parlando, evita di scappare e affrontami." Sputai con acidità.
Si girò improvvisamente verso di me "io non scappo da nulla, va bene ? Cosa cazzo vuoi che ti dica ? Troia non sei quindi non capisco perché te la prendi tanto."
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My 'Dad'
FanfictionCosa fareste se da un giorno all'altro vostro padre decidesse di prendere la vostra custodia ? Cosa fareste se lui fosse un pericoloso criminale ricercato in tutto il paese ? Cosa fareste se una gang rivale volesse vedere soffrire vostro padre a t...