My 'Dad'

Capitolo 45

QUINN:

La guerra era iniziata.

L'unico rumore che si udiva erano gli spari delle pistole.

Non vedevo più nessuno, volevo aiutare Justin e gli altri ma me lo avevano impedito dicendomi di mettermi al riparo dietro una macchina, quella di Daniel.

Ero sola, aspettavo un segnale da parte di Justin che mi dicesse cosa fare ma erano passati diversi minuti e non era arrivato ancora niente.

Sobbalzai sentendo una mano affermarmi il polso, subito il panico si impossessò di me e cercai di urlare ma un'altra mano me lo impedì coprendomi le labbra.

"Sono io, Quinn."

Era Nathan.

Mi voltai verso di lui stringendolo in un forte abbraccio, non ci potevo credere che fosse realmente lui.

Mi era mancato così tanto.

"Quinn, non abbiamo molto tempo, devi fare come ti dico però-" Disse serio inchiodando il suo sguardo nel mio.

Annuì lentamente mordendomi il labbro "-per te è pericoloso restare qua. Perciò Justin ha chiamato dei suoi amici che tra poco dovrebbero venire a prenderti e portarti a casa."

Scossi subito la testa alle sue assurde parole "io resto qui con voi."

"Quinn non è il momento di fare i capricci. Devi fare come cazzo ti ho detto, per favore !" Sbottò nervosamente alzando una mano in aria.

Rimasi in silenzio osservandolo "appena me ne andrò inizia a contare fino a 300, hai capito ?"

Annuì sconfitta abbassando lo sguardo.

"Andrà tutto bene, non preoccuparti." Detto questo mi lasciò un bacio sulla fronte allontanandosi velocemente.

Sospirai iniziando a contare come mi aveva detto Nathan.

..10..11..12..13..

Non volevo andare via lasciandoli soli, sarebbe stato un comportamento da codarda.

Non capivo perchè volevano mandarmi via, li avrei potuti aiutare.

..50..51..52..

Mi giravo di tanto intanto intorno controllando che non ci fosse nessuno osservando poi in lontananza Nathan mettere KO un altro ragazzo che non avevo mai visto prima d'ora.

Era forte Nathan con le armi, sinceramente non sapevo dove avessa imparato a maneggiarle. Forse era stato Justin ad insegnarglielo.

..157..158..159..

Sobbalzai portano una mano sulla bocca cercando di non urlare sentendo uno sparo decisamente molto vicino a dove mi trovavo io per poi ascolatare la voce arrabbiata di Victor che urlava verso alcuni dei suoi amici.

"Dove cazzo è finita quella stronza ?"

Si stava rifendendo a me.

Passi furiosi che battevano sul terreno seguiti da altre urla e spari mi invogliarono a contare più velocemente.

Mi voltai verso il boschetto che si trovava poco più avanti, era li che sarei dovuta andare per incontrare gli amici di Justin.

..298..299..300..

"Trovata !" Urlò una voce dietro di me, mi voltai sgranando gli occhi osservano un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli neri.

Aveva del sangue che gli fuoriusciva dal petto e dalla bocca, era davvero ridotto male.