Capitolo 40

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QUINN:

Non sapevo quanto tempo fosse passato dal mio arrivo in questo posto.

Comunque sia la mia schiena stava guarendo, le ferite stavano rimarginando, anche se le cicatrici sarebbero rimaste.

Il tempo sembrava non passare mai, ero sempre sola.

Per mia fortuna riuscivo a camminare e a lavarmi, inoltre l'ultima volta che era venuto Jaxon mi aveva portato alcuni vestiti.

Jaxon...

Non lo vedevo da moltissimo.

Mi disse solo che era il fratello di Justin e poi se ne andò, ma avevo ancora moltissime domande da fargli.

In realtà mi mancava, ma solo perché era l'unica persona a cui importava di me in quel posto di matti.

I giorni passavano e speravo che Justin mi sarebbe venuto a riprendere ma non fu così.

Non so quante volte avevo sperato in un loro arrivo, ma non era mai successo nulla.

Erano giorni che stavo qui a soffrire chiedendomi cosa stesse facendo Justin, almeno si stava preoccupando ?

Stava facendo l'impossibile per venire a cercarmi ?

O se ne stava fottendo completamente ?

Sospirai finendo di asciugarmi i capelli, mi ero scocciata di restare qui ad aspettare un futuro arrivo da parte di mio padre, in tutti questi giorni non avevo avuto nemmeno una sua notizia, ciò significava che dovevo cavarmela per l'ennesima volta da sola.

Uscì dal bagno osservandomi intorno, questa camera dove mi avevano portato era decisamente migliore di quella dove stavo prima.

Mi avvicinai alla finestra poco più alta prendendo una sedia per vederci meglio, grazie a dio mi sentivo molto meglio.

Da quando mi aveva frustato quello stronzo non riuscivo più a restare in piedi per molto tempo, adesso potevo fare tutto ciò che volevo, stavo guarendo.

Mi affacciai osservando il posto in cui ci trovavamo, non sapevo neppure se ci trovavamo in città oppure no.

Non si vedeva nulla, solo un campo di grano poco più avanti e non c'erano altre case nei dintorni.

Cercai di aprire la finestra ma purtroppo era sigillata, avrei dovuto rompere il vetro ma sarebbe stato peggio, visto che qualcuno avrebbe potuto sentire.

Imprecai mentalmente per la mia solita sfortuna scendendo dalla sedia rimettendola al sul posto.

Mi portai le mani dietro la schiena facendo avanti e indietro, cercando di trovare una soluzione.

Sentì improvvisamente la porta della stanza aprirsi facendo entrare Derek, aveva le sopracciglia aggrottate mentre cacciava rabbia da ogni parte del copro.

"Cosa cazzo stavi facendo vicino alla finestra ?" Sbottò afferrandomi per il polso, lo strinse fino a farmi urlare per il dolore aspettando una risposta.

"Rispondimi se non vuoi farti male."

Mi morsi l'interno guancia abbassando lo sguardo "volevo solo vedere."

"Vedere cosa ?" Insistette nervoso.

Non risposi cercando di divincolarmi dalla sua stretta.

"Lasciala stare Derek."

Una voce dura mi fece sobbalzare, mi voltai verso la porta osservando il ragazzo dai capelli marroni e gli occhi color nocciola, Jaxon.

"Cosa c'è ? Ti sta a cuore questa mocciosa ?" Chiese Derek formando una smorfia di disgusto sul suo viso.

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