Capitolo 7

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QUINN:

Rimasi immobile osservando ogni angolo di quella stanza, era completamente vuota, non c'era nemmeno un mobile.

Entrai passo dopo passo girandomi intorno sconcertata più che mai, le pareti erano di un bianco grigio, il pavimento pieno di polvere e le finestre completamente sigillate.

Subito la puzza di chiuso invase le mie narici, era una stanza vuota, non c'era un bel niente.

Corsi fuori richiudendo la porta sbuffando, era una fottutissima stanza inutilizzata da molto.

In verità non sapevo neppure io che cosa mi aspettavo di trovarci, forse mi ero solo fatta prendere dal fatto che fosse chiusa a chiave.

Tornai in camera mia gettandomi sul letto, chiusi gli occhi e in breve tempo mi addormentai.

JUSTIN:

Eravamo appena tornati a casa, ero stanco morto e sentivo tutte le ossa scricchiolare, volevo solo andare nel mio letto e dormire fino al mattino.

Il lavoro di oggi era stato particolarmente facile, un ragazzino aveva provato a fregarci tenendosi i soldi che aveva guadagnato spacciando la droga che noi gli procuravamo.

Gli avevamo dato una bella lezione, e sicuramente il messaggio era stato recepito, non doveva neppure provare a pensare di poterci fottere.

Se voleva restare vivo e continuare a portare i soldi a casa avrebbe fatto meglio a lavorare bene, senza provare ad imbrogliarci.

Salì al piano di sopra dirigendomi verso la porta di Quinn, l'aprì trovandola stesa sul letto, stava dormendo beatamente.

Richiusi la porta andando in camera mia, mi gettai sul letto, addormentandomi anche io in pochi secondi.

Ero distrutto.

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Aprì gli occhi sentendo la sveglia suonare, con un gesto secco la scaraventai contro il pavimento facendola rompere in mille pezzi.

Scesi dal letto entrando in bagno, feci una breve doccia per poi indossare un pantalone nero ed una maglietta bianca, infilai delle supra nere.

Scesi al piano di sotto trovando già i ragazzi intenti a fare colazione, di Quinn nessuna traccia però.

"Hei bró." Mi salutò Ryan dandomi il pugno, gli sorrisi iniziando a preparare la mia colazione che consisteva in del bacon e delle uova più un succo d'arancia.

"Cosa ne dici se questa sera andiamo da Parker e ci facciamo restituire i soldi ?" Chiese Seth attirando l'attenzione di tutti.

"Per me bisognerebbe direttamente togliere di mezzo il problema. Voglio dire, Parker ci deve quei soldi da tanto tempo.
Andiamo da lui ci facciamo dare i soldi e infine lo ammazziamo." Intervenne Dan.

Annuì alle sue parole "hai ragione, ma il problema è che non troverà mai tutti quei soldi, quindi a mio parere possiamo andare da lui e ammazzarlo direttamente, fanculo ai suoi soldi." Parlai poggiandomi allo schienale della sedia.

"Perciò questa notte agiremo, eliminando il problema una volta e per tutte." Aggiunse Damon sorridendo, annuì accennando un piccolo sorriso.

"Finalmente quel verme di James Parker morirà."

Tutti risero alle mie parole.

QUINN:

Avevo ascoltato tutta la loro conversazione, e alla fine i miei dubbi erano stati confermati.

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