Capitolo 17

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JUSTIN:

"Fanculo, quella brutta stronza, mi ha rotto le palle non la sopporto più!" Urlai in preda alla rabbia buttando per l'aria tutto quello che mi capitava davanti.

Ero arrabbiato, molto, troppo.

"Come si permette di parlarmi così ? Non ha ancora capito come chi ha a che fare. La prossima volta che si permette di dirmi certe cose finirá molto male per lei." Continuai ad alzare la voce stringendo i pugni, le mie nocche erano diventate bianche.

Sentivo la rabbia ribollirmi nelle vene, volevo spaccare tutto ciò che mi capitava a tiro.

"Justin, basta la devi smettere di parlare così di lei. E non dimenticarti che anche tu hai esagerato. Le hai detto delle cose orribili, che nessun padre dovrebbe dire. Dovresti vergognarti." Mi rimproverò Chaz guardandomi con disapprovazione.

Gli lasciai un occhiataccia avvicinandomi a lui minaccioso. Possibile che ogni volta doveva darla vinta a Quinn ?

"Possibile che devi sempre difenderà quella stronzetta ?"

"Justin, stai davvero esagerando!" Mi riprese Damon spintonandomi, gli puntai un dito contro fulminandolo con lo sguardo "non mi interessa niente."

"Esci. Vai a farti un giro, e quando ti sarai calmato potrai tornare qui." Sbottó Ryan buttandomi fuori casa lanciandomi addosso le chiavi della mia auto, stavo per mandarlo a fanculo ma la porta d'ingresso mi venne chiusa in faccia.

Ridicolo, venivo butto fuori da casa mia, ancora una volta.

Tirai un calcio ad un sassolino per terra camminando verso la mia Range Rover.

Andai nel solito locale che frequentavo ormai da anni bevendo parecchie birre, mi dovevo rilassare.

"Ciao Bieber, ti va una canna ?"

Mi girai trovando Luke, annuì iniziando a fumare, i miei muscoli subito si rilassarono, adoravo questa roba.

"Hai picchiato per bene quei pezzi di merda ?" Chiesi osservandolo serio, annuì ridendo "credo proprio che non si azzarderanno più a picchiare o anche solo ad insultare qualcuno."

Risi dandogli una pacca sulla spalla mentre tenevo tra le labbra la canna "sei grande fratello !"

Finita la canna salutai Luke per poi uscire dal locale, la musica stava diventando insopportabile, era decisamente troppo alta.

"Ciao bello, cosa ne dici di venire a casa mia ? Ci divertiamo."

Osservai la troia davanti a me squadrandola dalla testa ai piedi mentre si strusciava sul mio corpo.

La spinsi lontano da me facendola barcollare "togliti dai coglioni se non vuoi fare una brutta fine. Troia che non sei altro."

Detto questo entrai nella mia auto sfrecciando via, anche se una scopata mi avrebbe fatto bene io ero fidanzato con Jennifer.

Non me ne facevo nulla di una puttana se potevo avere la mia donna quando volevo.

Ripensai a quello che era successo ieri sera stringendo il volante con le mani.

Quinn aveva esagerato, non le avevo mai parlato in quel modo e io non l'avevo mai vista in quello stato, era disperata.

Forse avevo esagerato ma quella mocciosa non faceva altro che sfidarmi, e alla fine era sempre lei che ci rimetteva.

La prossima volta non mi sarei limitato ad una semplice sgridata. La mia pazienza aveva un limite e se avesse continuato a creare altri problemi non avrei risposto delle mie azioni.

My 'Dad'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora