Arrivata la mattina, Ignazio si sveglia per primo e nota Nora che stava ancora dormendo tra le sue braccia. Le accarezza la guancia dolcemente e prova a svegliarla piano, la ragazza aprì gli occhi, ma era ancora abbastanza assonnata.
Nora: "Mmhh... che ore sono?"
Ignazio: "Le 8:20, Nora. Ti avevo promesso che ti avrei fatto girare Roma, no?"
Nora: "Non dovevi, possiamo ancora dormire un altro po', si sta bene qui."
La ragazza decide di strizzarsi gli occhi e sedersi sul letto, poi guardò attorno a sé, focalizzando bene i dintorni. Dopo un po', Nora si alza dal letto e va in bagno a sciacquarsi di nuovo e mettere dei vestiti puliti. Uscita dal bagno, Nora prepara una piccola borsetta e mette la sua macchina fotografica al collo, pronta per scattare altre foto.
I due raggiungono Piero e notano che Renée e Gianluca non sono presenti al bar dell'hotel.
Ignazio: "Ancora non ha no chiarito quei due?"
Piero: "A quanto pare no, spero qualcosa succeda mentre camminiamo."
Nora: "Ci penso io a quei due."
La ragazza decide di salire di nuovo le scale e bussare alla porta di Renée.
Renée: "Vattene via."
Nora: "Non sono Gianluca, sono qui per dirti che stiamo per partire per il viaggio a Roma. Se vuoi, possiamo trovare un negozio gotico, oppure possiamo andare alla Galleria Boghese. Ci sono dei quadri di Raffaello, qualcuno di Tiziano, qualche Caravaggio..."
A quelle parole, Renée apre subito la porta.
Renée: "Se c'è Caravaggio io ci sono. E anche per i negozi gotici."
Nora: "Perfetto."
Renée scende e raggiunge Piero e Ignazio, nel frattempo, Nora bussa anche alla porta di Gianluca.
Gian: "Sì?"
Nora: "Gian, vedi che noi stiamo per andare a fare un giro a Roma, sono riuscita a convincere Renée-"
Gian: "Ci sono."
E i cinque si misero in cammino per Roma, presero il tram e come prima tappa sostarono al Museo dell'Ara Pacis ed è lì che Nora non riuscì a trattenersi: sorrideva e saltellava come una bambina e Ignazio era felice e soddisfatto, mentre Renée guardava la ragazza leggermente stranita.
Dopo l'Ara Pacis, il gruppo si mosse verso il Museo Leonardo da Vinci.Renée: "Mi prometti che resterai calma?"
Nora: "Ci proverò."
Ma fu troppo tardi: Nora stava scattando molte foto a ogni invenzione e alle copie dei quadri che stavano.
Nora: "Renée, c'è l'amore mio... C'è Verrocchio guardalo!!"
Piero: "Chi è Verrocchio?"
Renée: "Eccola che mo attacca."
In quel momento, Nora iniziò a parlare del pittore a Piero, quasi devota alle sue opere.
Usciti dal Museo e dopo aver comprato anche qualche souvenir, Nora si siede a una panchina e Ignazio si siede subito accanto a lei.Nora: "Soddisfatta, per oggi può andar bene così."
Gian: "Non sapevo avessi così tanta energia in corpo, non immagino come reagirai quando andremo a Firenze."
Nora: "Firenze?? Come Firenze!?"
Renée: "Nora... E il negozio?"
Nora: "Ci sono le ragazze, il negozio è in ottime mani."