capitolo 10 pt 9

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La mattina dopo il matrimonio, i ragazzi erano in hotel, tutti molto esausti. Anche se assonnata, Nora riuscì a svegliarsi abbastanza presto e cerco di svegliare il suo amato.

Nora: "Oi, Ignà... Svegliati..." la ragazza sospirò e lasciò un bacio sulla sua guancia, per poi andare dai neo sposi e svegliare anche loro, bussando ripetutamente alla porta.

Renée: "Ma che cazzo vogliano a quest'ora?"

Gian: "Sarà Nora."

Renée: "Non penso sia così pazza ma scopriamolo."

Renée apre la porta e dinnanzi a lei si trova
Nora già vestita e pulita che le urla: "BAMBINI, IL SOLE È QKTO NEL CIELO! SCENDETE COSÌ FACCIANO COLAZIONE INSIEME."

Renée allora cautamente le rispose: "Nora, affuct p nu suc e frutt." e chiuse la porta.

Gian: "Te lo avevo detto."

Renée, abbastanza frustrata, si ributta a peso morto sul letto e sbuffa.

Gian: "Su, non innervosirti. Vieni qui."

Renée si avvicina a lui e viene coccolata amorevolmente, ma pochi secondi dopo sentono ribussare alla porta.

Renée: "Eh no, mo so mazzate." e la ragazza apre di nuovo la porta, trovandosi Ignazio che dice: "Patata buongiorno, Nora è qui?"

Renée: "È giù, e vattin pur tu e nun ruppen o cazz."

Ignazio: "Dolcissima." e chiuse la porta.

Gian: "A questo punto ci alziamo?"

Renée: "PRENDIAMOCI UNA CAZZO DI CASA NEL DESERTO." dice sbattendo i pugni sulle pareti.

Gian: "Ok, mi preparo."

Dopo un po', i due scesero di sotto e raggiunsero Nora e Ignazio per fare colazione: Nora e Ignazio cercavano di progettare il loro futuro matrimonio; Gianluca e Renée erano troppo stanchi per pensare. Renée mentre beveva il suo caffè amaro vide Nora sobbalzare e spostare la sua mano con la tazzina, facendole cadere il caffè addosso.

Renée: "Sarà una lunga giornata... Vado in bagno."

Nora: "Oh, scusami..."

Renée andò infondo al corridoio ed entrò el bagno, cercando di asciugare un po' il top. Alle sue spalle entrò un'altra donna ben truccata e curata, che si specchiò di fianco a lei. Dopo un po', tirò fuori dalla sua borsa firmata una pistola e la puntò verso Renée dicendole con voce minacciosa: "Tuo padre pagherà finalmente."

Renée rimase in silenzio poi seguì la donna fuori e sali in macchina.
Gianluca era fin troppo assonnato per accorgersi che Renée non stava più tornando, ma pensò invece che sua moglie fosse ritornata nella loro camera per dormire ancora. Nora era occupata con i preparativi per il matrimonio, mentre Ignazio si era addormentato sulla spalla della sua amata.

Renée scesa dalla macchina si trovò nel giardino di una grande villa bucolica dove all'interno soggiornava un uomo ben vestito.

Renée: "Minchia, voglio essere rapida più spesso."

X: "Non è un rapimento, è un riscatto."

Renée: "Semp che so qua senza manco sapere come si chiama mio padre."

X: "Che razza di figlia sei?"

Renée: "Il problema non sono io ma lui, mi ha abbandonata quando muovevo i primi passi e mi ha portato in un convento pieno di suore."

X: "Il lupo perde il pelo ma non il vizio."

Renée: "Perché, quanti altri figli ha abbandonato? No, giusto per regolarmi."

Sognando un po' d' America e un po' di casa tua //IL VOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora