La giovane ragazza, intanto, bussava alla porta di Tancredi.
T: "Hey."
R: "Hey, posso entrare?"
T: "Certo che puoi, vuoi una tisana calda? Ricordo che ne bevevi una ogni sera prima di dormire, per conciliare meglio il sonno."
R: "Sì, ma sono un po' stanca e fuori pioveva, quindi se posso-"
T: "Ti prendo un accappatoio. Lavati, cambiati, fai tutto ciò che vuoi, mi casa es tu casa."
Renée sorride e corre di sopra a farsi un bel bagno caldo. Tancredi bussa dopo un po' di minuti alla porta dicendole "La tisana si raffredda, sbrigati. Come cambio ho delle robe pulite di mia sorella, eravate molto amiche, credo che vada bene lo stesso, no?"
R: "Sì, sì tranquillo... Sei molto gentile."
T: "È il minimo, lo sai. Ti porto una mia maglietta che credo proprio ricorderai."
Renée si alza dalla vasca, mette l'accappatoio e si guarda allo specchio, attendendo il cambio e chiedendosi se fosse la cosa giusta... D'altronde le parole di Gian erano chiare: non era più convinto di amarla, ma Renée non era una persona che si abbatte facilmente. Forse.
Tancredi bussa ancora alla porta "Hey, posso entrare?"
R: "Sì, puoi."
Tancredi: "Tieni il cambio."
Renée: "Ma questa è la maglia che abbiamo comprato insieme al concerto dei Motley Crue!!!"
Tancredi: "Certo, e chi si scorda quel giorno... Beh, adesso ti lascio cambiare. Fai con calma, MA NON TROPPA CHE LA TISANA SI RAFFREDDA!"
Dopo che Tancredi è uscito dal bagno, Renée si cambia e indossa un paio di mutande semplici, un pantaloncino sportivo e la maglia che i due ragazzi ai tempi insieme avevano comprato assieme.
Tancredi: "Cazzo sei scesa più bagnata di prima."
Renée: "Tranquillo, mi piace così."
Tancredi: "Più selvaggia... Ci sta ci sta, però mi duole dirle che la maglietta bianca a contatto diretto con la pelle bagnata tende a far vedere tutto."
Renée: "Non è niente che tu non abbia visto già, eh."
Tancredi: "Già, non farmelo ricordare. A volte mi mancano i vecchi tempi..."
Renée lo guarda in silenzio, sorseggiando la propria tisana .
Tancredi: "...ma sono felice in fondo che ci siamo separati. Era destino. Tu ti sei laureata, hai un lavoro, una carriera e io sto entrando in azienda e con il canto va tutto bene."
R:" Sì, ti ho visto in TV... Meritavi la finale."
T: "Mi hai seguito?"
R: "Potevo mai perderti?"
Tancredi sorride e le dice "Puoi restare qui stanotte, dormi in camera mia, io starò sul divano." e poi le dà un bacio in testa come buonanotte.
Gianluca intanto era disperato e Ignazio non era molto d'aiuto, poiché Nora e Piero erano ancora chiusi in quella maledetta stanza da più di mezz'ora.
Renée all'improvviso avverte un crampo, decide di correre in bagno a vomitare e prendendo titubante il test che aveva comprato poco prima che scoppiasse a piovere. Renée temeva di essere rimasta incinta, ne era terrorizzata; non tanto per il futuro bambino, ma per paura di essere una cattiva madre.
Il suo tremore alle gambe cessa appena vede il risultato: positivo. Renée si copre la bocca con la mano e, continuando ad osservare il test, scoppia in lacrime, pensando a tutti gli errori che già aveva fatto mentre il bambino ancora neanche era nato: si trovava a casa del suo ex, il suo ex storico, il suo più grande punto debole, con la sua roba, il padre non amava più la madre e la famiglia di Renée non le voleva parlare.
Si trovava anche questa volta a risolvere tutto da sola, perciò riprese tutto e tornò all'hotel, chiedendo il passaggio a Tancredi, senza dare spiegazioni.Al rientro in hotel, Gianluca si trovava brillo in giro per la città, cercando ancora la ragazza.
Appena arrivata, Renée viene subito fermata all'ingresso da Ignazio.
Ignazio: "MA DOVE ERI FINITA?? Con questa pioggia poi... GIANLUCA È IMPAZZITO A CERCARTI."
Renée: "Sta zitto, vi ho sentiti prima ed è stato chiaro: non mi ama più."
Ignazio: "Stau ingigantendo le cose, è solo un po' confuso."
Renée: "Sì, confuso come Nora."
I: "Cosa c'entra ora...?"
R: "È cotta di te, eppure fa la preziosa."
I: "Eppure sta da ore chiusa in camera con Piero."
R: "Non preoccuparti."
I: "Lo spero, se solo mi desse la possibilità le dimostrerei tutto ciò che provo."
R: "Tu sì che saresti un buon padre, però il destino già ha scelto."
I: "A chi ti riferisci?"
R: "Lo capirai presto."
I: "HEY RENÉE? NORA? NORA È INCINTA??"
Renée prende la valigia ancora non sfatta e, con determinazione, esce fuori dall'hotel, probabilmente per tornare a casa.
Dopo molto tempo, Piero apre finalmente la porta ed esce. Alle sue spalle, Ignazio si precipita verso di lui e inizia a urlare e minacciare Piero.
I: "COSA LE HAI FATTO?"
P: "Io nulla, lasciami stare."
I: "NORA È INCINTA."
P: "Ma stai ubriaco stasiri?"
I: "Io non ci ho fatto niente. Se è colpa tua giuro che ti ammazzo.
P:" Calmati un po', manco mi è passato per la testa. Ma poi come incinta... "
I: "Renée ha detto che sarei stato un buon padre, ma il destino ne ha già scelto un altro."
P: "Per Nora?"
I: "Non ha specificato."
Piero resta in silenzio per un po', mentre vede Gianluca ritirarsi stanco e buttarsi accasciato sul parquet.
Piero: "E chi lo spiega ora..."
Ignazio: "Cosa?"
Piero: "Renée è quella incinta."
Ignazio: "Ah... scusami amicu miu beddu, nessun rancore, vero?"
Piero: "Se se, sconterete tutti tanti altri favori."
Piero e Ignazio si avvicinano a Gianluca e goffamente gli spiegano cosa è accaduto e che Renée aspettava un bambino. Gianluca improvvisamente sembrava essersi ripreso e tornato lucido, e chiamò ininterrottamente la ragazza, senza alcuna risposta.
Gianluca: "Merda, ho fatto un macello. IO LA AMO DAVVERO TANTO E NON LO SAPEVO. Non posso lasciarla sola, NON POSSO DELUDERLA. Devo assolutamente chiarire."
P: "Se aspetti un altro po' è già tornata a casa sua a Matera. SPICCIATI, PRINCIPE AZZURRO."
Gianluca corre a cercare un taxi che lo porti al più presto alla fermata del bus più vicino, provando a bloccare la ragazza.