Appena tornati in villa, Nora decide di stendersi su una sdraio e rilassarsi un po'. Iganzio la seguì e si sedette affianco a lei.
Ignazio: "Dici che ho fatto una brutta impressione?"
Nora: "No, tranquillo. Mio padre è fatto così, è sempre stato molto protettivo con me, ma non mi ha mai limitato nulla."
Ignazio: "E con tua madre invece?"
Nora: "È un po' complicato, magari ti racconto tutto un altro giorno." e la ragazza prese per mano il ragazzo, accarezzandogli dolcemente il dorso con il pollice.
Ma quel momento venne interrotto da una chiamata per Nora.Nora: "John, che c'è adesso?"
John: "Non posso passare a salutare la mia sorellona? Ve ne siete andati, senza dire nulla!"
Nora: "Hai ragione, tu e papà potete passare e stare un po' con noi. Magari chiamo anche Natalia, così almeno scende e rivede papà. Vi preparo anche qualcosa se volete!"
John: "Ottimo, ci vediamo dopo!" e i due fratelli si salutarono.
Ignazio: "Ti lascio andare."
Nora: "Sembri diverso... Non sarà mica stato mio padre?"
Ignazio: "Cosa? Noo... Sto benissimo."
Ma la ragazza sapeva benissimo la verità, così decide di baciarlo per rassicurarlo un po'.
Nora decide di rientrare in villa e bussare alla porta di Natalia.Nora: "Nat? Senti, so che ieri sera ero troppo protettiva nei tuoi confronti, ma volevo chiederti scusa-"
La porta di Natalia si aprì e gli occhi di Nora si spalancarono, notando la presenza di un ragazzo affianco a lei.
Nora: "Oh! Tu... tu chi sei?"
Andy: "Piacere, sono Andy, un nuovo amico di Natalia. Tu dovresti essere Nora, mi ha parlato di te."
Nora: "Ti ha... parlato di me?"
Andy: "Sì sì, mi ha detto che sei molto brava a cucinare."
Nora: "Oh sì, giusto. Nat, volevo dirti che... che mio padre presto verrà qui e..." la ragazza non sapeva cosa dire, ma alla fine disse soltanto: "Buona continuazione!" e uscì subito dalla camera.
Nel mentre Nora andava giù in cucina, notò Piero che cercava qualche merendina da mangiare.
Piero: "Nora! Hey, Nora? Va tutto bene?"
Nora: "Sì, va benissimo... Mio padre e John saranno qui a momenti, dovremmo preparare qualcosa."
Piero: "Ti aiuto io."
E i due si misero a cucinare insieme, come d'abitudine.
Ignazio, invece, era un bel po' agitato perché pensava di non aver dato il massimo alla prima impressione.
Renée: "Dai, ti aggiusto io mo."
Ignazio: "Ho paura."
E insieme i due decidono di andare al piano di sopra per vedere cosa avesse il ragazzo in valigia.
Renée: "Allora, bisogna indossare qualcosa che sa di 'Sono un ragazzo per bene, calmo e con la testa sulle spalle'. Ma anche 'Sono un ragazzo divertente, spiritoso, ma molto serio, infatti voglio sposare sua figlia'. MA ANCHE un pizzico di 'Hey amico, io sono un duro e sta notte mi sbatteró sua figlia'. Eh, che ne dici?"
Ignazio:" Secondo me basta 'na maglia e 'n càusi."
Renée: "Farò finta di aver capito. Ma tu non conosci Mattew, lui è una persona fantastica, ma troverà sempre un difetto E TU QUESTA SERA, PATATONE, NON AVRAI DIFETTI."
Ignazio: "Sono sempre più terrorizzato dalle tue idee."
Renée osserva tutto ciò che Ignazio aveva portato in valigia e alla fine, dopo varie sfilate di Ignazio, decidono di optare per una camicetta nera con le maniche arrotolate, un gilet che completa fa il tutto e infine un pantalone né troppo elegante e né troppo sportivo.
Ignazio: "Ma per forza le scarpe devo mettere per star in casa?
Renée:" Tu vuoi sembrare un ragazzo menefreghista degli altri commensali?"
Ignazio: "Da unni ni niscì mo sta parata alla Gianluca?"
Renée: "Non posso essere sempre una scaricatrice di porto no? Io ho studiato bene i testi della letteratura italiana, eh."
Ignazio: "Ah ecco cosa avete in comune tu e Gianluco."
Renée: "I vocaboli molto più aulici?"
Ignazio: "Siti dui pesantoni"
Renée: "MO T SFRIC E MAZZAT."
Ignazio: "Vvoi buscar, patata?"
Renée: "E VIEN A FA A QUESTION, MUEVT ZOTCÓ."
Ma vennero interrotti subito da Piero che entra in camera: "Ma ce la fate che vi sentite da giù? Ma siete due rincoglionita."
Ignazio: "Ha iniziato lei."
Renée: "Volevi fare a botte con una ragazza incinta."
Ignazio: "MA SI MI SPEZZI CU U SGUARDO."
Renée: "No, sei un patato, non posso picchiarti."
Piero: "Abbracciatevi, su."
Iganzio e Renée si abbracciano e il ragazzo le dice: "Patata, ti voglio bene."
Renée: "Anche io patato."
Piero: "Poi sta cosa delle patate me la spiegate. Anzi no non lo voglio sapere. Ora bimbi venite giù che tra poco arrivano il papà di Nora e il fratello."
Renée: "Non so chi sia più bono."
Ignazio: "Piero-"
Piero: "Ignazio, sono lusingato."
Ignazio: "Piero canziati chi sta Can Yaman pi accappatoio."
Piero "MA QUESTO PERCHÉ È ANCORA QUA"
Can: "Tu casa es mi casa, cabron."
Piero: "MA TU SEI TURCO E PARLI SPAGNOLO E MI HAI DATO PURE DEL BASTARDO. VÈNI CA CHI TI FAZZU VÌRIRI IU."
Ignazio: "Nun ti siddiari, amicu miu, jè 'na guìerra persa picchì... picchì si' n ottimo amicu."
Piero: "Grazie Ignà."
Nora: "Piè? Mi hai lasciata da sola in cucina, che stai facendo?" la ragazza arrivò al piano di sopra e rimase senza parole appena vide Ignazio.
Piero: "Scusa, è che sti dui scemi urlano e si sentono fino a giù."
Nora: "Vabbè, sbrigatevi voi due che tra poco arrivano mio padre e mio fratello." ea ragazza prese la mano di Piero e insieme corsero in cucina.