Gianluca e Piero corrono subito in strada per cercare un taxi e durante il tragitto, Piero chiede cosa fosse successo prima tra i due e Gianluca spiega.
Gian: "Avevo un paio di dubbi sulla nostra relazione, sui miei sentimenti e su me stesso."
Rimane per un po' in silenzio, poi continua "Ma ora sono più terrorizzato di prima, sono sempre in giro in per il mondo e vivo una vita frenetica, se prima avevo paura di trascurare Renée, ora anche il bambino. Non voglio lasciarla sola, perché da quel poco che mi ha raccontato della sua adolescenza, mi ha detto che non è stata delle migliori ed è cresciuta sola e non voglio che possa mai accadere a un mio figlio."Piero: "Quindi non è che non la amavi più, ma avevi paura di poterla costringere a vivere una vita o frenetica o sola."
Gianluca gli risponde: "Eh sì, la conosco bene ormai e so che le farebbe molto male vedermi sempre da dietro le quinte. Anche lei vuole sbancare nella musica, e lo studio è solo il piano B. Lei ci tiene tanto al suo sogno di suonare e di crearsi da sé e non posso obbligarla a vivere da eterna messa da parte."
Piero: "E cosa avevi intenzione di fare?"
Gian: "Volevo dirle di vivere come preferisce, io non l'avrei obbligata a fare nulla. Io la amo davvero tanto e ci avrei perso io pur di non far perdere nessun occasione a lei."
Piero: "Complimenti, sei riuscito a far commuovere anche me, ma ora riuscirai a spiegare tutto anche a Renée?"
Gian: "Parleremo dopo, ora la rivoglio solo con me."
Passò molto tempo e quei minuti, soprattutto per Gianluca, sembravano l'inferno, ma finalmente erano giunti alla fermata e, dopo una corsa tra la folla, Piero trovò Renée che lo ignorò completamente fino a quando sentì la voce di Gianluca; lei si girò di scatto e il ragazzo abruzzese la strinse tra le sue braccia con forza.
Gian: "Ora vieni con me, torniamo a casa."
Renée: "No, non voglio."
Gian: "Ne parliamo a casa, ti prego... Sei tutta bagnata, fa freddo e piove. Su, dammi la mano e torna con me."
Renée, piangendo, afferra la mano di Gianluca e la stringe forte, e poi corre con lui fino al taxi.
Durante il tragitto, Renée continuò a piangere e Piero cercò di tenerla al caldo, cedendole il suo giubbotto e Gianluca la stava tenendo stretta a sé, cercando di trattenere le lacrime per non perdere la sua figura da duro e sorridendo felice di aver di nuovo la sua ragazza con sé.In hotel notarono la porta della stanza di Ignazio aperta senza di lui e la porta della camera di Nora chiusa. Gianluca e Piero, ridacchiando, chiusero la porta di Ignazio e rientrarono nelle proprie stanze.
Piero: "Mi raccomando, dalle il suo tempo e non farla innervosire, fa male al bambino."
Gian: "Da quando studi pedagogia?"
Piero: "Ho visto una serie su Netflix."
Gian: "Buono, molto affidabile. Buonanotte, zio Piè."
Piero: "Bravo, così mi piaci. Lo zio più attraente che possa mai avere, lo battezzerò io e imparerà tutto da me."
Gian: "Andiamo benissimo."
Renèe era ancora seduta sul letto, con un'aria ancora abbastanza triste. Gianluca decide di toglierle le scarpe dai piedi e le dice: "Tesoro, ti va se ti preparo un bagno caldo e ti faccio un po' di compagnia?"
Lei annuisce con la testa e lui le dà un bacio sul capo. Dopo pochi minuti, Gianluca esce dal bagno e chiama la ragazza: "Su dai, vieni con me."
La ragazza si spoglia ed entra in vasca e Gianluca la fissa dall'arco della porta, lei lo osserva e accenna un "Vieni anche tu."
Lui si toglie la cinta, poi la camicia e poi pantaloni,
e si siede dietro di lei, accarezzandole i capelli.Gian: "Appena sarai pronta ti spiegherò tutto, va bene? Non voglio farti agitare adesso."
Renée: "Gian, lo sono dopo aver sentito quello che avete detto tu e Ignazio, perciò sono andata da Tancredi. Non avrei dovuto, lo so, ma non sapevo dove andare e lì ho fatto un test e sono-"
G: "Incinta."
R: "Come te ne sei accorto?"
G: "Iganzio era convinto fosse incinta Nora e ha cercato di spaccare il setto nasale a Piero."R: "Povero Piero, è un cucciolo e si prende sempre le mazzate."
G: "Non ti preoccupare non ti dico nulla se sei andata da Tancredi. Siete amici e io sono stato scorretto con te non spiegandoti nulla ed è ora che lo faccia."
R: "Amici... Io e Tancredi siamo stati insieme per tanto tempo."
Gian: "Tanto quanto? E che è successo?"
R: "Siamo stati insieme per tutte le superiori fino alla fine di scuola, obiettivi diversi e status diversi. Eravamo ormai destinati a dividerci."
Gian: "Capisco..."
Renée: "Tranquillo, non mi manca per niente era abbastanza arrogante e voleva a tutti i costi che io cambiassi vita in funzione di lui. Poi sono entrata nel conservatorio."
Gian: "Proprio di una cosa simile volevo parlarti."
Renèe: "Dimmi."
G: "Non volevo lasciarti, ma volevo lasciarti libera di scegliere il tuo futuro. So quanto ci tieni ai tuoi sogni e non voglio infrangerli dicendo o me o te, voglio che tu faccia ciò che ti faccia stare bene. Qualsiasi cosa sceglierai non ti lascerei mai sola, siamo una famiglia, saremo una famiglia!"
Alle sue parole, Renée piange e lo abbraccia stretto dicendo: "Ti ringrazio di cuore, ma tu sei ciò che rende la mia vita felice. Non dico che ti seguirò sempre come un cagnolino, ma voglio stare con te e farò di tutto per noi, senza trascurare me stessa."
Gian: "È questo che mi piace di te, mi rendi felice con la tua felicità, sei speciale."
I due si baciano dolcemente e si rivestono, felici di aver chiarito. Nel mentre, Gianluca inizia già a fantasticare su dei potenziali nomi per il bambino.
Gian: "La voglio chiamare Amy, come Amy Winehouse."
Renée: "Mi piace e adoro Amy, però chi dice che sarà una femmina?"
Gian: "Hey, io voglio la principessa di papà a casa."
Renée: "Ma io voglio il maschio e lo chiameremo... Rodrigo."
Gian: "Ma che cazzo di come è Rodrigo? Rodrigo Ginoble..."
R: "Suona bene."
G: "Ma stai zitta!" le dice, ridendo facendole il solletico. Anche Renée stava ridendo, ma dopo un po' decide di fermarlo e dirgli: "Dai, dormiamo che domani è un'altra giornata."
E i due si addormentarono felici.
Ma chissà cosa starà accadendo nell'altra stanza...