Capitolo 3 pt 3

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Dopo aver finito il loro gelato, Nora guarda i due ragazzi siciliani.

Nora: "Ma hanno fatto la fuga d'amore o cosa? Che questi se ne fuggono senza dirci nulla, io non lo so."

Piero: "Dici che dobbiamo chiamarli?"

Nora: "No no, magari Renée sta ancora guidando, non facciamola distrarre."

I tre stanno ancora seduti per un po', c'è chi sbuffava, chi muoveva la gamba per la noia.

Ignazio: "Io non ci sto seduto qua per l'intero pomeriggio, quindi o si spicciano o la bella donzella ci fa fare un giro per la città."

Nora spalanca gli occhi e guarda Ignazio per qualche secondo, poi sospira e si alza.

Nora: "Bene, ciò significa che sarò la vostra guida turistica per Matera."

E i tre ragazzi iniziano a camminare per le strade di Matera, osservando le vetrine dei negozi e passeggiando per le strade.

Nel frattempo, Gianluca non se la passava di lusso con il viaggio in moto.

Gian: "Non possiamo fermarci? Almeno mi allaccio bene il casco..."

Renée: "Come sei rompipalle oh, proprio ora che stavi rimanendo senza camicia?"

G: "MAGARI SE TI FERMI MI ABBOTTONO"

R: "Hmm, nahh resta nudo."

G: "RENÉE!"

Renée alla fine si ferma affianco ad una piazzola dove si siedono su una panchina.

R: "Fumi?"
G: "No no, fa male alla voce. Grazie lo stesso."

R: "Ah giusto, il principino è un perfettino." dice accendendo la sigaretta.

G: "Sei così..."

R: "Eccezionale? Fantastica? Perfetta? Sì, lo so già."

G: "E va bene, lo ammetto."

R: "Ohh, sono riuscita a conquistare il signorino." dice stiracchiandosi un po'.

Gianluca arrossisce lievemente e le dice sorridendo "Ti lascerò con il dubbio fino a stasera..."

R: "Allora sei bastardo anche tu."

G: "Semicemente mi adeguo alle persone con cui sto."

R: "E tu già hai capito come sono dopo due giorni che mi conosci?"

G: "Beh, ci sarà il tempo per conoscerci, no?"

R: "Sì e quando? Mentre sarai in America in tour? Passo, grazie."

G: "Tu saresti disposta però a frequentarmi?"

R: "Eh? che vuoi uscire come i ragazzini delle medie?"

G: "Renée, dopo quello che è successo nello studio..."

R: "Ovvero?"

G: "Quando mi hai toccato il ginocchio e ti sei avvicinata a me, ho sentito qualcosa che non provavo da molto..."
le dice prendendole la mano sinistra.

R: "Si chiama durello quello, Gianluca."

G: "No Renée... Non riesco a non pensare a te, non so cosa tu mi abbia fatto ma mi sono inn-"

R: "Frena, frena, frena... Ti stai per mettere in un enorme guaio, caro mio."

G: "Merda. Ho fatto una cazzata, ho capito. In effetti non è normale dichiararsi a qualcuno che conosci a pena, però davvero..."

Gianluca sospira, poi riprende a parlare "Oddio scusami, ti prego fai finta di nulla."

R: "Ok..."

G: "Ti prego portami indietro dagli altri così non ti disturbo più."

R: "Ok, ma stai tranquillo che se svieni in moto non torno a prenderti mica."

Durante il viaggio di ritorno, nessuno dei due aprì bocca.

Sognando un po' d' America e un po' di casa tua //IL VOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora