Oranius
Sicilia ➳ Palermo.
Zona Centro.Ho portato Svetlana a cena fuori, in un ristorante in cui ci andavo con quella disgraziata di mia madre. Di fatti anche lei è qui e ogni tanto incontra i miei occhi. Rimango col gomito destro sullo schienale della sedia, incastrando di più le mie iridi nelle sue, nonostante la distanza.
È a cena con un uomo. Sicuramente qualche concubino. Se mio padre fosse ancora in vita mi avrebbe accolto in casa, lei no perché mi odia e non so perché. Mi ha abbandonato in quel posto senza pensarci due volte.
Lana è alla mia sinistra. Ho preferito così piuttosto che si mettesse davanti a me e mi togliesse la visuale più importante: mia madre. Il nemico va sfidato con gli occhi. Deve capire che non la temo e che sono pronto a qualsiasi gioco perverso abbia in mente.
Da quando è morta Sirin le persone mi guardano come se fossi io il colpevole. "L'ha contagiata, per questo è morta" invece le colpevoli sono soltanto due: Julide e la sua complice, quella cretina di Ashley.
Però temo che c'entri mia madre con queste chiacchiere su di me.
Vuole far credere alle persone che sono io il problema. Pur di mandarmi via da questa città è disposta a tutto.
«Oranius, che succede?» mi chiede Lana che appoggia la mano sul mio dorso e sposto gli occhi dalla sua parte, incontrando il suo viso.
È l'unica che non si vergogna di me. Oggi ho anche mandato via Adelasia, non voglio persone che non riescono a tenermi al loro fianco per paura di essere giudicate.
Voglio persone sicure accanto a me, che non hanno paura di nulla.
«Niente. Non ti preoccupare.» le faccio un mezzo sorriso e le sfioro le nocche col pollice, «mangia la tua frittura di pesci...»
Mi guarda con amore e infilza un calamaro. È mancina. Mi avvicina il pesce e la sfilo dalla forchetta, assaggiandolo. Mastico e quando anche lei mangia un boccone, mi rilasso.
Torno con lo sguardo su Lucrezia Maraschino, mia madre. Mio padre si chiamava Felix.
Raccolgo la posata e mangio la mia carne. L'avevo già affettata, così posso tenere la mano a Lana. Ripenso spesso a quello che è successo ieri sera con lei. A come non siamo riusciti a frenare la passione, a quante volte l'ho fatta mia. Ancora mi viene in mente quando entravo dentro di lei con grinta e assistevo ai suoi gemiti di piacere e a quei seni che danzavano ad ogni stoccata.
Solo a pensarci mi viene duro.
Ci guardiamo di nuovo, come se anche lei avvertisse lo stesso desiderio. Non mi va di portarla in bagno e scoparla per farle capire quanto cazzo mi fa diventare matto.
Lascia la forchetta e fa degli strani movimenti finché non mi sfiora la coscia sinistra. Con gli occhi mi indica di guardare. Do un'occhiata alle mie cosce e vedo che tiene le sue mutande rosse in pizzo.
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𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]
RomanceLa vita dei nostri protagonisti è cambiata dall'ultima volta che li abbiamo visti. Tanti cambiamenti, tante perdite e cuori spezzati. Serkan credeva che con Fiammetta sarebbe andato avanti, che avrebbe potuto ridargli un po' di pace, ma neanche quel...