Capitolo 60

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Melina

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Melina

Il preside mi ha accompagnata a casa, come mi aveva detto. Mi guarda mentre sono ancora seduta al suo fianco. Non mi ha detto che cosa vuole precisamente da me, sinceramente non mi interessa. Con uno così andrei perfino all'Inferno.

Non perché sono disperata, voglio solo essere amata, ciò che vorrebbero tutte.

«Anche tu pensi che sia piccola?» gli domando, per vedere che cosa mi risponde.

«Per me l'età non conta.» dice, sfiorandomi la bocca col pollice e il suo tocco è sempre caldo, come se avessi a che fare con un demone.

Il calore mi investe in tutto il corpo e gli circondo il polso, facendo scendere la mano sulla mia clavicola.

Vado a fuoco a questo contatto ma anche al suo sguardo che mi incendia totalmente. Gli bacio il collo, spostandogli leggermente il colletto della camicia. Non mi controllo e non capisco il perché. Vorrei fare follie con lui.

Atesh mi distende sul sedile e mi lambisce la guancia destra. Ansimo sentendo la sua erezione premere sulla mia intimità. Gli sfioro le guance con le dita e le faccio scivolare sui suoi capelli castani, che di notte sembrano neri.

Stringo quei ricci morbidi e gemo quando mi morde il collo con dolcezza, senza farmi male. Il mio cuore batte troppo forte, non mi sono mai sentita così. È come se mi stesse esplodendo perfino il petto e libero un altro gemito ai suoi baci che mi provocano strane sensazioni. Come se mi stesse penetrando.

Mi gira il viso dalla sua parte e ci guardiamo negli occhi. I nostri respiri si mescolano e l'attrazione che provo per lui è troppo forte, come se fosse una dose letale per me.

«La tua famiglia potrebbe non accettare questa situazione.»

«Perché no?»

«Perché sono più grande di te, Melina. Ho quarant'anni.»

«Portati benissimo.» ammetto, con il cuore che sta impazzendo e gli stringo di più i capelli, fiondandomi sulle sue labbra.

Lo bacio con forza e mentre mi attira a sé, quando si siede sul sedile, continuiamo a divorarci con foga, permettendo alle nostre lingue di accarezzarsi. Le sue mani vagano all'interno della mia maglietta leggermente scollata, preme le dita sulla mia carne e il bacio diventa più intenso.

Dentro questa limousine si sentono soltanto le nostre bocche che schioccano tra loro e i nostri respiri affannati. Il mio lucidalabbra se lo mangia e quando le nostre labbra si sono praticamente consumate ci stacchiamo, anche per riprendere fiato.

Uniamo le fronti e respiriamo profondamente. Picchietto le dita sul suo petto e sospiro. Lui toglie le mani dalla mia schiena e mi sistema la maglietta.

«Atesh... Che cosa vuoi precisamente da me?»

«Conoscerti meglio. È proibito farlo?»

«No... Ma io ti piaccio?»

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora