La vita dei nostri protagonisti è cambiata dall'ultima volta che li abbiamo visti. Tanti cambiamenti, tante perdite e cuori spezzati. Serkan credeva che con Fiammetta sarebbe andato avanti, che avrebbe potuto ridargli un po' di pace, ma neanche quel...
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Ｍｅｌｉｎａ
Vado nella stanza di Roderick per chiarire e appena busso sullo stipite, faccio il mio ingresso. Rod è girato di spalle e stringe il cuscino a forma di cuore che era di Dulcibella.
«Rod, mi dispiace per oggi. Non ero io a parlare...» mormoro.
«Lo avevo capito. Non importa.»
Non so che cosa fare, se avvicinarmi o andarmene. So che vuole stare da solo, gli sarò solo d'impiccio. Devo dimenticarlo, non posso continuare così.
Non posso stare male per un uomo che amo da quando ero bambina. Lui non mi vuole e poi si vede l'attrazione che ha per Futura. Sospiro ed esco dalla sua stanza e lungo il corridoio trovo Matteo piegato sulle ginocchia a fissare qualcosa a terra.
«Che fai?»
«Ci sono impronte strane per terra... Ho un sospetto...»
«Quale? Sherlock?»
«Che forse non è del tutto colpa di Leeloo.» dice e mi accorgo che sta reggendo la collana rotta di Leeloo, «devo pensare. Forse è stata ingannata pure lei. Si sa come sono le streghe, ingannatrici e stronze. Devo consultare il libro delle bestie marine», si alza e va giù.
Io che non me ne intendo mi dirigo da Theresa e la trovo sul letto con Florie. Mangiano schifezze e guardano Harry Potter. Siamo tre sfigate, le uniche che non riescono a combinare nulla in questo mondo.
«Mi posso unire a voi?»
«Certo, vieni. Chiudi la porta. Matteo ha il vizio di lasciarla aperta quando gli partono i cinque minuti di euforia.» risponde Theresa e chiudo la porta.
Mi vado a mettere accanto a loro e mangio qualche popcorn mentre guardo il film. Theresa mette sempre i doni della morte, dice che è più bello.
Qualcuno bussa alla porta e ci interrompe.
«Chi scassa i coglioni?» risponde Flo.
«Ancora devo arrivare e già mi risponde così questa.» è la voce di Ezio. Apre il battente ed entra, «Flo, che su ste parole?»
«Ma che vuoi? Io parlo come voglio.»
«Te la tiri perché non c'è tuo padre, sennò sai come filavi.»
«Sì, ma che vuoi?» ripete Florie.
«Minchia questa oh! Neanche bentornato! Niente! Che vuoi? Sto cazzo voglio!» sbotta e si concentra su di me, «tuo nonno ti vuole».
Corrugo la fronte. Di quale nonno si sta riferendo adesso?
«Quale dei tanti?»
«Quello pazzo.»
Ah, Xavy.
Mi trascino fuori dal letto ed esco dalla camera, raggiungendo quella di Xavier.
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