Capitolo 45🔴

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Matteo

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Matteo

Guardo Melina a terra che sta ancora ansimando. Le brucia la faccia e poi mi scruta.

«Oddio... Perché ho detto quelle cose?» chiede sconvolta.

«È colpa di Lucrezia. James lo ha detto. Ti entra in testa e fa quello che vuole.» mi avvicino e le porgo la mano. Lei la afferra e la aiuto ad alzarsi, sta per perdere l'equilibrio e la tengo dai fianchi, purché non cada.

Siamo fin troppo vicini. Il che è pericoloso per uno come me che non prova mai emozioni. Tra l'altro "ho bevuto quella fiala" pensando fosse un succo.

Bugia.

Io che bevo cose strane che potrebbero essere contaminate? Giammai. Sapevo che era l'ormone della crescita. Volevo essere adulto per poter fare minchiate con Jake. Ero stanco di essere un nanetto, anche se avevo comunque potere.

Mi concentro su Melina. Siamo occhi negli occhi e le nostre labbra sono più o meno attaccate. Sento il suo respiro scontrarsi col mio.

«Sai, Melì... Nei tuoi occhi vedo una cosa meravigliosa.» faccio il finto romantico.

«Cosa?»

«Me.» sorrido strafottente e quel rossore sulle guance non svanisce, rimane. Le stringo i fianchi e poi la lascio, dirigendomi nel Covo.

«Matte' non fare danni.» mi dice papà appena entro e che sistema il tavolo da pranzo.

Comprarlo nuovo no, eh? È arrivato Macgyver.

«Che ho fatto?» domando.

«Ti ho visto.»

«Le ho detto soltanto che qualcosa di meraviglioso si rifletteva nei suoi occhi. Cioè io.» ammetto, «non era un complimento per lei, ma per me stesso e poi sono troppo cattivo per innamorarmi», chiarisco e con nonchalance raggiungo James, che anche se non siamo parenti lo reputo come zio, «zio, che fai?»

«Sto sistemando questa.» dice e regge quella scopa nel vaso di terra. In alto c'è qualcosa che non so che cazzo è. Non me ne intendo di queste robacce, «dovrebbe farla smettere di manipolarci», specifica.

Do uno sguardo a Lucrezia. È legata sulla sedia col nastro isolante sulla bocca. Sposta quegli occhi verdi su di me. La sento mugugnare, sembra una canzone.

C'è una sirena in mezzo al mare, guardava e sorrideva al dolce marinaio. Aveva occhi marroni, bui e profondi. Con i suoi occhi verdi e luminosi la sirena lo incantò.

Il dolce marinaio si innamorò, danzavano insieme in quel mar immenso fino a che il sole non diventò candido come la luna.

La sirena dipingeva la sua bocca col rosso corallo. Lunga la coda che sbatteva sull'onda, si tuffava con grazia nell'acqua profonda, dirigendosi dall'unica che avrebbe potuto aiutarla.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora