Temi
Sicilia ➳ Messina.
Sistemo la camera di mio figlio. Come se fosse presente e lasciasse tutto in disordine, invece questa stanza è ordinatissima.
Sospiro, guardando una sua fotografia sul comodino. La sfioro, per poi baciarmi le dita. Accanto c'è il rosario e una candela profumata che accendo ogni notte.
Mi allontano ed esco dalla stanza, chiudendomi la porta alle spalle. Percorro il corridoio. Ho addosso una semplice maglietta viola a maniche corte e dei jeans. Scendo giù e guardo la mia casa vuota. Solo quando viene Michael è viva. Ho anche rifiutato di andare a Palermo da Roderick.
Non voglio abbandonare questa villa, qui ci sono tutti i ricordi di mio figlio. Il mio bambino che mi manca da morire, vorrei che fosse qui a colmare il dolore che ancora mi lacera il cuore.
Una folata di vento che scompiglia i miei capelli lisci mi fa distrarre dai miei pensieri e quando mi volto osservo la figura di me stessa scendere i gradini e avvicinarsi di poco a me. Si ferma e mi guarda dalla testa ai piedi.
Io rimango sconvolta. Ho una sosia?
«Sei u-uguale a me...» balbetto leggermente.
«Già.» risponde e avanza ancora, annusandomi la guancia, «i am...» mi dice in inglese, «Lucretia», pronuncia il suo nome in inglese e spalanco le palpebre, non dandomi nemmeno il tempo di scappare che mi afferra il viso.
Mi bacia e riesco a vedere nei suoi occhi ciò che ha fatto in passato, quante volte ha cambiato forma purché le persone non la riconoscessero. Guardo quella donna fuori dal balcone che ammira l'orizzonte compiaciuta e sfiora il muretto, ma appare un'altra figura dietro di lei.
Hanno vestiti antichi.
L'uomo la abbraccia da dietro. È uguale a Tom. Lui le bacia il collo. Lucrezia sembra innamorata. Sfiora le sue braccia e si abbandona a quelle attenzioni.
Non vedo più nulla, il ricordo si sfuma. Lucrezia si impossessa di me, completamente.
Controllo io il suo corpo adesso. Di Temi ci sono soltanto i pensieri che ogni tanto mi ronzeranno in testa, ma non la ascolterò per niente.
Il campanello suona e giro il viso, avvicinandomi al battente. Impugno la maniglia e apro, guardando quello scemo di Timothy.
«Quel bastardo di Santaniel ha preso mia moglie!» sbotta ed entra in casa senza che gli abbia dato il permesso.
«Ma prego, accomodati pure.» dico ironica e chiudo la porta, voltandomi a studiarlo.
«Quel figlio di puttana! Elisabeth è mia! Ma io lo faccio fuori a quel bastardo!» urla, fuori di sé e mi tocca ascoltare le sue lagne.
Che noia.
«Datti una calmata, santo cielo.» roteo gli occhi e mi avvicino, fermandomi davanti a lui, «che te ne fai di Elisabeth quando potresti avere di meglio?» gli dico, ma lui è confuso, non capisce di chi mi sto riferendo e gli circondo il collo con le braccia, «parlo di me, fratellone».
STAI LEGGENDO
𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]
RomanceLa vita dei nostri protagonisti è cambiata dall'ultima volta che li abbiamo visti. Tanti cambiamenti, tante perdite e cuori spezzati. Serkan credeva che con Fiammetta sarebbe andato avanti, che avrebbe potuto ridargli un po' di pace, ma neanche quel...