Capitolo 29🔴

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Antonia

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Antonia

Questa sera non ho fatto altro che bere come una spugna e mi ritrovo seduta fuori dal locale, al Dark Side della famiglia Napolitano.

Quando sono uscita sono caduta e non mi sono più rialzata. Le persone che passano mi guardano in modo strano.

«Che avete da guardare? Non avete mai visto una persona sbronza che affoga i dispiaceri nell'alcol?» sbotto, afferrando il pacco di patatine che ho lasciato da parte. Mi riempio la mano e le divoro come se non mangiassi da mesi, «tanto siete tutti cornutazzi», dico e lancio qualche patatina mentre mastico come un maiale.

Lo so io perché sono così e non mi sono mai aperta con nessuno. Il vero problema è che sono innamorata di un uomo impegnato che presto si sposerà e la situazione è alquanto triste per me.

Ho tenuto per me questo sentimento senza mai rivelarlo e fa davvero male doverlo custodirlo nel cuore per così tanto tempo.

«Come ti sei ridotta. Un attimo di distrazione e diventi peggio di un barbone alcolizzato.» Killian mi fa la predica e lo guardo.

Eccolo lì l'uomo che ha sempre scatenato l'Inferno dentro di me, e nemmeno lo sa che sono pazza di lui da troppo tempo.

Killian c'è l'ho scritto nel cuore...

L'alcol mi fa diventare anche smielata.

Si piega alla mia altezza e continuo a mangiare, guardando quegli occhi marroni da favola, dove posso addirittura specchiarmi. Una bestia così è sprecata con Margherita. Se fossi al suo posto lo legherei e lo consumerei su quel letto. Purtroppo devo continuare a fantasticare.

«Che cosa vuoi adesso? Vuoi dirmi che non si fa? Che bere è sbagliato? Sai che me ne frega della tua opinione!» esclamo, gettandogli delle patatine in petto. Quegli addominali così sensuali. Ci mangerei sopra, tra un saltello e l'altro sul suo cavallo, ma è proibito...

Tento di alzarmi e lui ripete i miei movimenti, reggendomi dai fianchi.

«Attenta che cadi. Andiamo, ti accompagno a casa.»

«Ce la faccio, non sono uvriaca...» non riesco neanche a parlare bene. La b me la sono mangiata.

«Sì, come no. Guardati, sei ubriaca marcia.»

Rido.

«Sono uvriaca!»

«Sei pazza, Antonia. Bere così per cosa poi?»

«Per un Babuino...»

Il Babuino è lui ora. Potevo scegliere altro per nominarlo, come toro seduto. Oppure bestiaccia.

Le nostre iridi tornano a ispezionarsi e il pacco mi cade a terra, non riuscendo nemmeno a reggerlo per quanto la sua presenza mi faccia palpitare il cuore e vibrare tutto il corpo.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora