Capitolo 40

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Romero

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Romero

Asciugo i capelli a Corinne, mentre lei sta sul letto inginocchiata, con l'accappatoio addosso e con i suoi biscotti preferiti: gli Oreo. Anche se per due mesi mi ha chiuso i battenti, se così si può definire la cosa, ho indagato su di lei, facendomi dire tutto da Cenobia, su cosa le piacesse e cosa odiasse.

Non sopporta i tipi freddi. Io sono molto caliente rispetto a Jeans, oppure si accende solo con Kathlyn. Purtroppo non potevo stare con lei se c'era qualcosa tra loro. Non ci sono rimasto male, sinceramente, anzi volevo soltanto che Kat fosse felice con chi voleva lei.

Lo avevo capito fin dal principio che si era invaghita di lui. Io ho solo fatto il fesso per non rimanere solo come un cane, ma quando ho visto Corinne in quel locale, ho perso totalmente la testa.

Mi sono detto che tutto quel ben di Dio doveva essere mio.

Mi concentro su Kore e spengo il fon, togliendo la spina dalla presa e lo lascio a terra cosicché si raffreddi. Ritorno da lei e stringendole il seno destro la attiro a me, facendole appoggiare la testa al mio petto.

«Vado giù dallo zio, tu vestiti. Il vestito te l'ho asciugato nell'asciugatrice, va bene?» le chiedo, baciandole la guancia.

«Va bene.» piega il capo e arriccia le labbra, «mi stai viziando...»

«Questo è solo l'inizio, piccola mia.» le bacio la bocca, assaporando la crema che le è rimasta sulle labbra.

Le massaggio il seno da dentro l'accappatoio e le nostre lingue si stuzzicano ferocemente.

«Rom... Ho voglia di fare l'amore con te...» mi sussurra, vogliosa. Le sue guance si sono colorate di rosso per quanto sia accaldata.

«Anche io... Appena se ne va lo zio continuiamo questo compleanno. C'è la torta, devo mangiarla su di te.» le mormoro sulla bocca che prendo a morsi.

Mugola al gesto e mi stacco, prima che la faccio mia.

«Vado, altrimenti qua finisce che incendiamo la stanza.»

Si gira e ride mentre torna a mangiare. Esco dalla stanza e chiudo il battente. Mi sono cambiato i vestiti, naturalmente e ho optato per un completo total black. Il nero mi piace, ma sulle donne ho sempre preferito il rosso.

Se Kore si vestisse di rosso mi ucciderebbe.

Scendo le scale e vado in soggiorno dov'è lo zio Luciano. Mi vado a sedere sulla poltrona e lo guardo. Legge la Bibbia.

«Gesù rispose: io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.» recita e chiude il libro, portando quegli occhi azzurri nei miei, «che stai combinando con tu sai chi?»

Si riferisce a Kore. Sa benissimo che io e lei siamo cugini e che potrebbe dare fastidio a molte persone, ma non ci posso fare niente, la desidero e non saranno di certo i pregiudizi della gente a fermarmi.

𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora