𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]

Capitolo 11

Ｃｏｒｉｎｎｅ

Sicilia ➳ Siracusa.
Lungomare Alfeo.

Jeanson non è voluto scendere, diceva che doveva andare a lavoro e che sarebbe venuto a prendermi più tardi per controllare insieme i curriculum. Quindi devo affrontare da sola mio zio e le mie amiche che sicuramente non crederanno a una sola parola.

Chiudo il cancello alle mie spalle e mi incammino. Vedo in lontananza le ragazze che stanno facendo colazione, manca solo la mia Katherine. Sono molto legata a lei, ma anche alle altre. Le ritengo tutte come delle sorelle.

«È tornata la nostra Tempesta.» commenta Mona.

Mi vado a sedere a capo tavola. Prima lo dico a loro, giusto perché sono meno severe di mio zio.

Jemal non è cattivo, è super protettivo, diventa come un vecchietto. Se fosse stato per lui mi avrebbe già messa la cintura di castità. Che poi non ho mai giocato, ho avuto qualche ragazzo, ma mai uno speciale da poterci fare l'amore.

Io voglio un uomo serio nella vita.

«Fiorellino, che hai? Raccontaci cos'è successo con Jeanson.» mi incoraggia Cenobia.

«Vedete...» prendo un bel respiro, «ci siamo fidanzati», sgancio la bomba e Mona sputa il cappuccino in faccia a Leila.

«E che cazz, Mona!» si lamenta e si pulisce con un fazzoletto, «ma non avevi detto che ti stava sul cazzo?»

«No. Lei aveva detto: è un arrogante, un prepotente, un disgraziato e cinico del cavolo! Spero di non rivedere più la sua faccia!» esclama Mona, ripetendo le parole che avevo detto ieri e poi mi guarda, «non ti avrà mica minacciata? Gli spezzo le gambe sennò!» ecco, la solita minacciosa.

«Ma no... Sul serio, non lo so che cosa è successo. Ieri mi ha attirata dentro la cabina, in quel negozio e i suoi occhi, la sua bocca... Mi ha detto che non mi resiste più e...» mi fermo e fisso la mia bocca arricciata, per far capire che ci siamo baciati.

Ma quando? Mi viene da ridere, ma devo essere seria se voglio convincerle.

Anche parlare di queste cose "false" mi fa comunque accelerare il battito cardiaco. Non perché sto mentendo, ma perché sto parlando di quell'uomo gelido che a volte punge e altre no. Eppure attira la mia attenzione.

«Vi siete baciati!» Cenobia batte le mani e sorride.

Annuisco con un bel sorriso.

«Lo sapevo che prima o poi si sarebbe fatto avanti. Ti mangia con gli occhi.» Cenobia è l'unica che ci casca. Lei è una romanticona e sognatrice, crederebbe anche se le dicessi che ho visto un asinello volante. Mona e Leila la fissano male, «che avete da guardare scusa? Si vogliono! E io lo accetto, non fate quelle facce!»

«Ma hai dormito da lui?» chiede Leila, la più pervertita tra noi? No, se mi scavassero a fondo la più perversa sarei io.

«Sì...» rispondo e prendo qualcosa da mangiare. Un grissino.