𝐓𝐡𝐞 𝐌𝐞𝐝𝐣𝐚𝐲𝐬 ➳ ᴄᴇɴᴇʀᴇ ᴇ sᴀɴɢᴜᴇ [Terzo Volume]

Capitolo 64

Ｒｏｈａｎ

Ho portato Falena in spiaggia, ma siamo davanti ad una caverna. Lei non capisce perché siamo giunti qui.

Di certo non siamo qui perché voglio scoparla. Perché andare subito al sodo quando posso farla cuocere? Non mi piace passare subito al quinto livello. Per il momento siamo al primo e mi va bene così.

Sono io che comando, lei deve soltanto comportarsi decentemente. Ancora non mi è andato giù il fatto che abbia dato della grassa a mia sorella. Sarà anche in carne, ma è fottutamente bellissima.

«Mi hai portata in una caverna? Mi aspettavo altro...» Falena l'arrogante ritorna e fa per andare, ma le fermo il braccio sinistro.

Le nostre iridi si incrociano e nota il fastidio nei miei occhi perché non sa pazientare. Come quando era bambina. Una cosa o lo si faceva subito oppure erano cazzi, ma non aveva previsto che avrebbe avuto uno come me al suo fianco.

Uno che non sta alle sue regole. Falena è del toro. Il senso del possesso, la pigrizia e l'incapacità di auto-valutazione lo rendono presuntuoso. Il Toro sa donare forza ed amore a chi gli sta vicino, ma allo stesso tempo è egoista e geloso di queste persone. Come abbiamo visto con Serkan. A momenti uccideva Katherine.

Può arrivare ad amare chi ritiene davvero importante, come se fosse un oggetto. Ma io non sarò mai un oggetto per lei. Non mi lascerò usare come un giubbotto e deve capirlo che nella vita bisogna avere pazienza, specie con uno come me.

La mia vita non è stata semplice, specie dopo la morte dei miei. Ho vissuto per conto mio. Neanche andavo da Vanio, stavo sempre in giro, per questo non sono finito alla casa famiglia. Quando ero andato a casa di Raimondo, non c'era più nessuno e né avevo chiesto in giro su dove si trovassero.

Il più delle volte stavo dagli zingari, dove appunto ho conosciuto Franklin. Una persona buona che è morta per colpa degli inganni di Claudia.

«Sei sempre così. Non c'hai pazienza, ma se vuoi conquistare definitamente il mio cuore, devi averne, Falena. E non andare a dire in giro che siamo fidanzati. Non lo siamo, al massimo ci stiamo frequentando. Non volare con la fantasia.» la pungo, esattamente come fa lei quando appare quella parte arrogante, «è qui che ti ho trovata. Dentro questa caverna in compagnia di un Ibis. Ti ho presa in braccio quel giorno e da allora mi sono preso cura di te. Questo posto per quanto possa essere banale per molte persone, per me è stato speciale, perché ti ho trovata», le dico e lei mi guarda con gli occhi lucidi.

Non credeva che l'avessi trovata proprio qui. Adesso starà pensando che è stata abbandonata come un rifiuto. Mai le ho detto dove l'avevo trovata. Avevo paura di spezzarle il cuore da bambina, ma ora è adulta, può sopportarlo. Perché da questi dolori che si diventa forti.

Le sfioro le guance e la attiro a me, baciandola sulle labbra per diminuire il male che sente adesso.

«Scusa Rohan... Pensavo mi portassi a pattinare e non nel posto in cui mi hai trovata.» piange mentre mi bacia, mi circonda il collo con le braccia e divora la mia bocca con più dolcezza.