13.

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"Ma quindi ancora non lo sa nessuno a parte me di questa cosa tra te e Marc?" mi chiede Berta, mentre parliamo del più e del meno aspettando l'inizio della partita dei ragazzi.

"Bhe no, ma momentaneamente non c'è niente tra di noi. Voglio andarci piano sia per motivi miei, sia perché se lo scoprisse mio padre sarebbe un problema, sia perché prima voglio capire un paio di cose" spiego.

Lei annuisce.

"Lo capisco, pensaci bene prima di andare avanti con questa cosa. Devi sentirti bene con te stessa prima Bla"

"Si esatto, lo penso anch'io"

Sono consapevole che se prima non supero tutto quello che ho passato nel mese precedente, non riuscirò mai a dedicarmi a qualcun'altro.

"Comunque torno subito, voglio vedere se riesco a trovare mio padre per dirgli una cosa, tanto ancora manca un po' all'inizio" le dico poi.

Percorro il corridoio che porta negli spogliatoi per cercare appunto mio padre, invece incontro l'ultima persona che avrei voluto vedere.

"Ciao Hernandez, cosa ti porta qui?" mi sorride, abbastanza falsamente, Hector.

"Sto cazzo. Devo dire una cosa a mio padre" rispondo, con una delicatezza degna di una principessa " A te come va? Sei riuscito a capire se ti sei innamorato di me o no?" lo prendo in giro poi.

Per una volta sono io che prendo per il culo te, scemo.

Lui fa uno sbuffo.

"Nono tranquilla davvero, non sono innamorato di te. Però in fondo spero che dietro quella bella maglia ci sia il mio nome" dice indicando con la testa la maglia della squadra che indosso oggi.

Quando dice queste cose fatico a capire se sia ironico oppure no.

Comunque mi giro di spalle rivelandogli il numero 38 e il cognome Guiu sulla mia schiena.

"Ritenta, sarai più fortunato"

"Seriamente? Marc? Perché?" mi chiede quasi infastidito.

"Forse dovrebbe essere lui a dirtelo, ma voglio evitare che tu gli faccia qualche scenata da bimbo immaturo quale sei. Io e Marc proviamo qualcosa ok? Lui mi piace e io piaccio a lui...so quanto ci tieni a lui quindi volevo dirtelo, ma vorrei che tu-"

"Blanca dimmi che stai scherzando" mi interrompe prima che potessi finire la frase.

Ed ecco che sta per arrivare una sfuriata per cui mi tratterà ancora più male per i 12 prossimi mesi.

"Sono serissima Hector"

"Io lo sapevo che tu ti saresti messa in mezzo, tra tutti i ragazzi che ci sono qui, proprio Marc? Io ci sto provando a comportarmi bene con te, ok? Ma questa cazzo..."

Idiota, idiota, idiota.

"Ma vuoi spiegarmi che fastidio ti da la cosa?!"

"Forse sono io ad avere un problema con le relazioni, e lo ammetto! Ma se tu mi porti via anche Marc io non so che fare! Mi è rimasto solo lui dopo-" parla, ma si interrompe.

"Dopo cosa?" lo incito a continuare.

Problemi con le relazioni? Non mi sembra da come mi parlava qualche giorno fa. E poi, dopo cosaaa?

Lui si mette una mano sul viso e scuote la testa.

"Lascia perdere, fai finta che non ti abbia detto nulla. Fai quello che ti pare Blanca, ok?" mi supera con una spallata e se ne va.

Che cazzo è appena successo?

Devo trovare un modo per parlare con lui, perché glielo si legge negli occhi che ha qualcosa che si tiene dentro.

E probabilmente sono l'ultima persona con cui ne parlerebbe, però tentar non nuoce.

Mi sono anche dimenticata cosa dovevo dire a mio padre, quindi alla fine torno indietro.

"Ce ne hai messo di tempo" dice Berta quando mi lascio cadere, sconfitta, nel posto accanto al suo.

"Lascia perdere, non ci sono nemmeno arrivata, ho incontrato Hector nel corridoio e ho fatto la pessima scelta di accennargli qualcosa sulla questione me e Marc. Inutile dire che ha fatto il coglione" sbuffo.

"Davvero, non lo capisco questo ragazzo"

"Io ci voglio parlare. Solo io e lui come due persone normali. Mi piacerebbe capire perché mi odia"

Non lo so perché, ma per la prima volta le sue parole mi stanno facendo riflettere.

*

"Ei campioniiii"

Io e Berta raggiungiamo i ragazzi a partita conclusa. Hanno vinto 1-0 con un gol di Lamine nel secondo tempo.

"Campione, forse volevi dire" dice proprio lo spagnolo sorridendo.

"Sei appena diventato il mio giocatore preferito Yamal!" scherzo.

"Ah quindi non sono io il tuo giocatore preferito?"

Marc.

Mi volto e gli sorrido.

"Ciao" lo saluto.

Lui ricambia il mio sorriso e mi lascia un bacio sulla guancia.

"Andiamo a mangiare qualcosa insieme? Muoio di fame" mi chiede lo spagnolo.

"Si certo, andiamo"

Salutiamo gli altri ragazzi e Berta, e poi io e Marc ci incamminiamo insieme.

"Hai per caso visto Hector dopo la partita? Siamo usciti dal campo e poi l'ho perso di vista" chiede.

"Mh, no...non l'ho visto"

Per fortuna non l'ho visto. Forse dovrei dirgli della mia poco amichevole conversazione avuta con il suo migliore amico?

Forse dopo, o domani...o mai.

@bla.hernandez ha aggiunto un contenuto alla sua storia

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Extraños ~Hector FortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora