Extraños ~Hector Fort

18.

"Non voglio obbligarti, ma ti va di dirmi cos'è successo? Pensavo fosse tutto apposto con Marc" mi dice Hector, notando il mio nervosismo mentre fisso insistentemente fuori dal finestrino.

"Guarda, se ti raccontassi di cosa mi ha accusata, scoppieresti a ridere. Cavolo me lo sarei aspettata da chiunque, ma non da lui" sbraito.

Lui continua a guardare la strada di fronte a sé mentre mi ascolta, ma è anche lui evidentemente pensieroso.

"Ti ha detto qualcosa su di me, non è vero?" chiede poi, senza guardarmi mai negli occhi "puoi dirmelo, non è un problema"

"Mi ha chiesto se mi fossi allontanata da lui solo perché in realtà mi sono innamorata di te. Scusa ma, dopo essermi completamente aperta con lui sui miei sentimenti, mi sono sentita davvero umiliata a sentire una cosa del genere" sospiro.

Lui corruga la fronte e si gira scioccato a guardarmi "Cosa scusa? Sul serio?"

"E comunque, a detta sua, sarei solo una delle tante. Chissà con quante ragazze te la fai per far pensare questo di te, Fort" ridacchio nervosamente.

Le sue nocche diventano bianche mentre stringe un po' più forte il volante che tiene tra le mani.

"Mi dispiace, non voglio farvi litigare. Solo, non capisco come abbia potuto pensare una cosa del genere...tutto qui" dico infine, torturandomi un'unghia pur di non guardarlo negli occhi.

Lui sbuffa "Semplicemente lui deve smetterla di fare il coglione quando si sente ferito, è buono e caro ma quando se la prende per qualcosa...diventa un'altra persona. Mi dispiace che ti abbia detto così, non so come gli sia passato per la testa" mi dice, nervoso quasi quanto me.

Bhe Hector, c'è un piccolissimo dettaglio che tu non sai. Ora mi prende a parole sul serio.

"Ci ha visti baciarci... Ma ti giuro che gli ho spiegato tutto il giorno dopo e pensavo che non avesse dubbi sul fatto che non è assolutamente stata una cosa seria" parlo veloce come una macchinetta, sperando che in fondo non se la prende più di tanto.

Cala un silenzio imbarazzante, lui si passa esasperato una mano tra i ricci neri senza dire nulla.

"Perché non me lo hai detto?"

"Io e te fino a 2 giorni fa neanche ci parlavamo! E comunque ci avevo già pensato io, gli ho spiegato come sono andate le cose" rispondo, non può dare la colpa a me.

"Quindi...ricapitoliamo" dice "Non solo Marc mi ha odiato perché pensava che io ti avessi baciata per mia volontà, ma adesso pensa anche che tu lo abbia rifiutato per me, bene, se non mi odia adesso non lo farà mai" ride nervosamente alla fine.

Tutta questa situazione è un disastro.

"Se vuoi ci parlo io con lui, gli rispiego nuovamente che non c'è nulla e che in ogni caso tu non c'entri nulla" propongo.

Lui scuote la testa "No meglio che ci parlo io, lo conosco meglio di chiunque altro e so come parlargli" dice.

"Va bene come vuoi" concordo "Grazie per avermi accompagnata e scusa se ti ho stressato per tutto il tragitto" rido.

"Si infatti Hernandez, sei proprio uno stress!" dice con una nota giocosa nella voce, prendendomi in giro.

Gli alzo il dito medio e scendo ridendo dall'auto dopo essere arrivati di fronte casa mia.

Mi trascino su per le scale mentre penso, nuovamente, alle parole di Marc. Mi dispiace aver litigato con lui in questo modo perché mi ci stavo affezionando davvero.

Però mi dispiace, non ha nessun diritto di giudicarmi o giudicare le mie scelte. Anche se niente di ciò di cui mi ha accusata è vero.

Mi viene da ridere solo a pensare a me insieme ad Hector.

"Ciao papà!" entro in casa trovando mio padre sul divano a smanettare con il cellulare.

"Ciao tesoro, sei stata a pranzo con i ragazzi?" mi chiede.

"Si, con Hector, Marc, Lamine e Fermín. Approposito, sabato è il compleanno di Lamine e ci ha invitati tutti. Posso andare giusto?" gli chiedo facendogli gli occhi dolci.

Lui ride capendo il mio gioco "Si, ma non fate troppo tardi mi raccomando"

@bla.hernandez ha aggiunto un contenuto alla sua storia