21.

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Mi rigiro per l'ennesima volta nel letto e mi rendo conto che stanotte il sonno non vuole proprio saperne di appropriarsi di me.

Apro un occhio per guardare l'ora dalla sveglia sul comodino, sono solo le 2 di notte. Bene.

Mi sento terribilmente irrequieta, quindi alla fine mi alzo intenzionata ad andare a bere.

Mi faccio luce con il telefono evitando di prendere qualche muro in faccia, che sarebbe esattamente una cosa da me.

Entro in cucina, apro il frigo e mi verso un bicchiere d'acqua.

Mentre bevo, noto lo schermo del mio telefono che si illumina per l'arrivo di un messaggio. A quest'ora?

Quasi non mi strozzo quando leggo che il messaggio è da parte di Hector.

Lascio al volo il bicchiere e apro la chat.

-"Sei sveglia?"

"Sì, perché?"-

Gli rispondo subito, ma la risposta non arriva più.

Forse ha sbagliato e doveva scrivere a qualche sua amica. Non mi stupirebbe.

Torno in camera mia e sto per rimettermi a letto, sicura che non avrei più ricevuto risposta, quando arriva un altro messaggio.

-"Affacciati"

Oddio, cioè?

Mi alzo dal letto alla velocità della luce e apro la finestra della mia camera.

"Ma sei scemo? Che fai qui alle 2 di notte?" cerco di non urlare per evitare di svegliare mezzo vicinato.

"Mi fai salire?" chiede.

Ma che sta succedendo?!

"No Fort! Vai a casa!"

"Blanca ti prego" insiste.

Sbuffo. Che devo fare? Non penso che si sarebbe presentato da me di notte senza una vera motivazione.

Ah, fanculo.

"Ce la fai a salire?" chiedo, non è altissimo dovrebbe farcela senza problemi ad arrampicarsi.

E infatti in un attimo raggiunge la finestra ed entra.

Mi volto per chiudere la porta a chiave ed accendo la lampada sul mio comodino.

"Hector mio padre dorme nella stanza accanto, non so se ti rendi conto!"

Solo quando la luce illumina la stanza noto una serie di tagli e lividi che gli ricoprono il viso. Che diavolo ha combinato?

"Ma che ti è successo?" dico studiandogli il volto.

"Nulla di che" risponde, cercando di apparire più calmo di quanto non sia in realtà "Ho avuto un paio di problemi con una persona"

"Una persona? Siediti e raccontami, io prendo qualcosa per darti una sistemata"

Annuisce in silenzio e si lascia cadere sulla sedia accanto alla mia scrivania. Sta chiaramente facendo del suo meglio per mascherare il dolore.

Vado in bagno per prendere qualcosa per medicargli le ferite, poi torno da lui.

"Quindi? Che è successo?"

"Mi sono finalmente ritrovato faccia a faccia con il ragazzo con cui la mia ex mi ha tradito, gli stronzi stanno ancora insieme sai? Diciamo che non mi sono trattenuto, ed è successo quel che è successo" spiega.

"Te le ha date di brutto evidentemente" lo prendo in giro.

Lui alza gli occhi al cielo.

Mi avvicino a lui per tamponargli un taglio con un po' di disinfettante.

"Aiah" si lamenta.

"Scusa, non so come avvicinarmi"

"Vieni qui, sei più comoda" dice battendosi una mano sulla coscia.

Io rido a quel gesto.

"Scordatelo"

"Che c'è, rayo de sol? Ti vergogni?" dice, mentre un ghigno gli compare sul viso.

"Le hai già prese abbastanza stasera, ne vuoi ancora Fort?" dico con un pizzico di ironia nella voce.

"Daiiii non ti sto chiedendo mica di scopare eh!"

Avvampo. Oddio sotterratemi. Ma che diavolo mi ha detto il cervello quando l'ho fatto entrare in casa mia?

Sbuffo e controvoglia mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe, ignorando le due fossette profonde del suo sorriso davanti a me.

"Visto? Più comoda" sorride prendendomi in giro.

"Zitto"

Continuo quello che avevo iniziato. La sua guancia è calda sotto la mia mano mentre gli sfioro il più delicatamente possibile le ferite.

Lui deglutisce e non smette mai di fissarmi negli occhi.

Traccio il suo viso più delicatamente del necessario, come se stessi cercando di memorizzarne ogni particolare.

"A parte gli scherzi...devi tenerci ancora tanto a lei per fare quello che hai fatto. O sbaglio?" sussurro, con la paura di dire anche solo una parola sbagliata.

"Sbagli. La mia è stata più una questione di principio, lei per me non esiste più" risponde.

Annuisco.

"Ne hai tanti amici. Perché sei venuto qui? Da me" gli chiedo nel frattempo.

"Istinto forse, qualcosa mi diceva che tu avresti potuto aiutarmi più di chiunque altro. A casa in queste condizioni non sarei tornato o i miei mi avrebbero ucciso, Marc mi avrebbe giudicato troppo in fretta... Quindi pensandoci un attimo, sono venuto qui"

Istinto addirittura.

"Abbiamo finito comunque" dico soddisfatta del mio lavoro. Subito dopo gli lascio un veloce bacio sulla guancia.

Il sonno fa brutti scherzi ragazzi.

Lui si irrigidisce probabilmente non aspettandosi il mio gesto. Però poi sospira e si rilassa.

"Ti senti un po' meglio?" gli chiedo.

"Sì" risponde "Sì, sto un po' meglio"

Ci fissiamo ancora per un attimo negli occhi, e non posso fare a meno di domandarmi come diavolo siamo finiti in questo modo, quando fino a qualche giorno fa non riuscivo neanche a vederlo.

Stavolta sono io ad irrigidirmi quando sento una sua mano stringersi attorno al mio fianco.

"Ti ha dato fastidio che io sia venuto qui?" mi chiede abbassando lo sguardo, mentre invece stringe un po' di più la presa intorno al mio fianco.

Scuoto subito la testa "No, mi fa piacere che tu abbia pensato a me" ammetto.

In tutto ciò io sono ancora seduta sopra di lui, ma mi tiene così saldamente che non riesco nemmeno a provare ad alzarmi.

E quegli occhi cavolo...

"Che c'è?" gli chiedo sorridendo quando capisco che non ha intenzione di smettere di guardarmi.

"Forse sto per dire una cazzata, ma in questo momento ho una voglia fottuta di baciarti, Blanca"

Spazio autrice 💓

Io sto urlando, finalmente pubblico questo benedetto capitolo dove si sciolgono un po'.

Carino o no Hector ad andare da lei?🥹

Extraños ~Hector FortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora