Vita e destino//Charles Leclerc

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<<Mamma mia, che sonno>> saliamo sul jet di Charles <<Tra qualche minuto partiamo, appena si libera la pista>> ci informa il pilota mentre noi ci iniziamo a sedere <<Mettiti dove vuoi, c'è una specie di letto ma è scomodo>> si mette a ridere <<No grazie, tanto quando dure il viaggio un'ora?>> accenna un si <<Allora posso anche cercare di stare sveglia>> sul tavolino di fianco a noi c'era una scacchiera, avevo notato che Charles non viaggiava mai senza. Il Jet parte e devo dire che è molto più violento di un'aereo normale forse perchè è più piccolino <<Io non ci arrivo a Nizza>> mi abbraccio le ginocchia mentre Charles continuava a ridere prendendomi in giro <<è la prima volta, dopo ci fai l'abitudine>> ci alziamo in volo e l'aereo si stabilizza <<Potevi anche avvertirmi>> lo guardo male <<Forse non ci ho pensato sia>> continua a prendermi in giro. Avevo sentito Marta qualche minuto prima di arrivare in aeroporto e così anche mio zio che era dovuto tornare a Maranello per mettere a posto entrambe le vetture e poi sarebbe arrivato mercoledì sera insieme a mio padre sempre se si fosse fatto vivo.

📌Francia, Aeroporto di Nizza, Costa azzurra

Durante il viaggio Charles mi aveva fatto sedere sulle sue ginocchia e mentre stavamo sorvolando Nizza mi affretto a fare qualche foto <<Laggiù è dove i miei nonni hanno la casa>> gliela indico <<Che bello>> mi giro e vedo il suo sorriso piano piano scomparire diventando triste, non dico più nulla finchè non sospira <<Eccoci arrivati>> mi siedo di nuovo al mio posto per poi atterrare <<Finalmente>> scendo da quel coso pieno di turbolente e subito dopo di me Charles <<Ecco i vostri bagagli>> prende subito le due valigie <<Fammi dare una mano>> cerco di prendergliene una senza riuscirci <<Stai tranquilla petite>> prendo la mia borsetta visto che tanto era una testa dura.

Vedo in lontananza una ragazza che ci stava già salutando, allungo un pò il passo <<Marta>> esclamo abbracciandola <<Ciao Emi>> mi abbraccia a sua volta <<Ciao>> saluto anche Riccardo che stava già caricando le valigie nel cofano della sua auto <<Vieni, che fa freddo>> io e Marta saliamo in macchina <<Mettiamo una cosa in chiaro, non mi vesto così per andare in giro>> Marta si mette a ridere <<Eravamo alla festa dopo il gran premio solo quello>> arrossisco imbarazzata <<Tranquilla lo avevo intuito>>. Ci mettiamo in viaggio verso Monaco che era a soli venti minuti prima però dovevamo attraversa da ovest a est Nizza essendo tardi c'erano pochissime persone sulla promenade <<Allora programmi per questa settimana?>> chiede Marta e scopro che nemmeno lei sapeva qualcosa <<Emily me demande ça depuisa une semaine>> Charles si gira per guardarmi <<Cosa mi sparli in francese>> guardo altrove <<Dimmi te questo>> mi lamento mentre Marta si mette a ridere <<Per ora non ha detto nulla di male>>.

Finalmente eravamo arrivati a Monaco <<Ciao bella ci vediamo>> si blocca un secondo e io la guardo confusa <<Ci vediamo di sicuro in questi giorni>> mi abbraccia per poi avvicinarsi a Riccardo <<Buona notte ragazzi>> li salutiamo prima di salire in casa <<Aspetta questa te la prendo io, ci manca solo che cadi dalle scale>> Charles prende la mia valigia e inizia a portare di sopra <<Vedi di non farti male tu sennò li si che è grave>> inizio a seguirlo fino ad arrivare al suo appartamento ovvero il 22C che era l'attico del palazzo <<Orai subito a nanna>> mi abbraccia da dietro fino a trascinarmi nella sua stanza <<Fammi almeno mettermi il pigiama>> il vestito che avevo addosso mi stava iniziando a dare fastidio <<Se devi proprio>> si mette a ridere. Dopo cinque minuti eravamo già sotto le coperte essendo anche le cinque del mattino e piano piano Monaco si stava già iniziando a svegliare mentre noi dovevamo ancora andare a dormire <<Domani a che ora devo mettere la sveglia?>> prendo il mio telefono <<Cazzo, è tardissimo>> Charles guarda l'ora <<Alle nove? dormiremo poco ma recupereremo>> annuisco e faccio come mi dice.