Ci metto un po' a riprendermi da tutte queste nuove conoscenze,ma mi trovo subito bene con tutti.Yaser è davvero simpatico,non capisco perché mi preoccupavo così tanto di conoscerlo.Forse è perché la figura del padre delle amiche è sempre stata una figura autoritaria per me,qualcuno da non contraddire mai,neanche se spara cazzate a tutto andare.In realtà lui non è così;chiacchiera con noi per tutta la sera,prima che Trisha ci chiami a tavola.
"Se lor signori vogliono venire in cucina,la cena è pronta."dice scherzosamente.
"Altroché,ho una fame che non ci vedo!Che c'è per cena?"chiede Yaser baciando una guancia di sua moglie.
"Lo scoprirai vivendo tesoro"risponde lei con dolcezza.
A cena,neanche a farlo apposta,rimane libero solo il posto accanto a Zayn.Mi siedo,sotto il suo sguardo attento.Raccolgo i capelli in una crocchia disordinata,con qualche boccolo ribelle che ricade sul collo e sulla fronte.Perché continua a fissarmi?Mentre porto alle labbra un boccone di pollo,faccio l'errore di ricambiare il suo sguardo.Quegli occhi grandi sono profondi,tormentati da un qualcosa che non mi spiego.
"Allora,Katherine.Parlaci un po' di te...Zayn smettila di fissarla,è una ragazza,non un animale da circo."dice Yaser.Zayn distoglie lo sguardo,poi suo padre continua a parlare."Mi dicono che vieni da Verona,sei italiana dunque?"
"Sono solo nata in italia,ma in realtà...sono stata adottata.I miei me lo hanno detto solo due giorni fa.A quanto raccontano,i miei veri genitori sono proprio di Londra."
Mi è difficile parlare dei miei genitori,ma una domanda così gentile non poteva non meritare una risposta.Una domanda,peraltro fatta proprio da quello che mi ha tolto dall'imbarazzo in cui mi sentivo mentre Zayn mi stava fissando,anche se non sembra essere servito a molto,dato che i suoi occhi sono di nuovo posati su di me,ma stavolta Yaser non parla.Il resto della serata scorre abbastanza tranquillo.
"E a scuola vai bene?"continua Yaser.
"Io a scuola non vado più da quando...beh da un po'.Dovrei affrontare il quarto anno,ma dovrò trovare una bella scuola in cui ambientarmi."rispondo.
Forse avrei dovuto dire la verità,ma non me la sento davvero di parlare del tumore.
"Potresti andare a scuola con Zayn.Anche lui è del quarto anno."interviene Trisha.
"Pensavo che avesse diciotto anni."ribatto sorpresa.
"Ce li ho infatti.Ma mi hanno mandato a scuola un anno più tardi,non volevo assolutamente staccarmi dalla mamma."commenta Zayn ridendo."Infatti il primo giorno ero in lacrime e la mamma dovette promettermi che sarebbe stata con me tutto il pomeriggio per farmi smettere di piangere!"
Rido anch'io.Accidenti,ha davvero un bel sorriso,come ho fatto a sentirmi in soggezione?Calmati,mi dico,non vuole ucciderti,è perfettamente normale,sei arrivata in casa sua senza preavviso per lui,sta solo provando a conoscerti.
"Anche mia madre è stata a cercare di convincermi un sacco di tempo,prima che mi decidessi a staccarmi dal suo collo."dico e tutti ridono.Poi mi rivolgo a Zayn."Ah,complimenti per i disegni sulle pareti.Anch'io adoro disegnare,dipingere,eccetera."
"Beh,grazie mille.Comunque se vuoi potremo disegnare in coppia se verrai a scuola con me.Ho un professore fantastico,si chiama Scott.Ha deciso di farci lavorare in coppia,ma a me manca il compagno."dice lui.
"Mi piacerebbe."rispondo.
Mi sembra così strano che nessuno lavori con lui,però:è un ragazzo intelligente,carino e gentile.Preferisco non chiederglielo,magari ha dei motivi suoi.
"Allora ti ci porto domani,la prima ora manca la prof,avremo tempo di parlare con la preside:è una persona molto disponibile,non mi rifiuterà questo favore."ribatte sorridendomi.
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Stay with me [Z.M.]
FanfictionKatherine ha diciassette anni,un passato difficile,ne ha passate così tante che vuole lasciare il posto in cui l'ha affrontate.Partita da casa sua,si fa ospitare da un'amica conosciuta via internet,Doniya.Lei e la sua famiglia le daranno un benvenut...