Sequel - 21

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Dalle tendine giallo sporco della stanza filtra leggera una luce, e io apro gli occhi. Bauer vicino a me dorme come un angelo, con la bocca semi-aperta.

Secondo il mio orologio, sono le 7:22. Mi alzo dal letto.

Ross è già sveglio. Mi guarda con gli occhi stanchi.

"Buongiorno." mi dice.

"'Giorno.." rispondo dirigendomi in bagno.

Mi do una sciacquata e rimetto gli stessi vestiti di ieri, non avendo ricambi, poi torno di la.

"Li svegliamo?" chiedo.

"Forse è meglio.." risponde lui.

Mi avvicino a Bauer per svegliarlo, quando Ross si mette ad urlare "SVEGLIA BAMBINI! È UN NUOVO GIORNO E SI TORNA A DENVER!"

"Ross magari li svegliavamo con più... sai cosa, l'importante è che si svegliano." dico.

I bambini si lamentano leggermente per il sonno, e li capisco. Poi, però, si alzano.

Si rivestono anche loro, dopodiché ci dirigiamo alla stazione per prendere il treno.

***

"Uh... il prossimo treno per Denver sarà tra tre giorni." afferma la signora dietro il bancone dei biglietti con un sorrisone e un orribile voce mielosa. Come a dire, "Resterete qui per altri tre giorni, yeee!"

Mi metto le mani tra i capelli.

"Come tre giorni?! Non si può fare un'eccezione?" faccio disperata.

"Niente eccezioni, tesoro." risponde quella con la solita vocina.

Tesoro?! Ma chi ti conosce..

Sbuffo. "Ross, ci perderemo il nostro compleanno!" mi lamento.

Lui fissa un punto indistinto alla sua destra con espressione pensierosa, e una strana voglia di sapere che idea ha avuto mi invade il corpo. Poi si rivolge alla bigliettaia.

"Mi sa dire qual è l'autonoleggio più vicino?" chiede.

Ah, ecco, vuole noleggiare un'auto.

"Oh, caro, ce n'è uno dopo tre edifici dalla stazione a destra." risponde lei.

"Grazie mille." risponde Ross.

Così ci incamminiamo verso l'uscita della stazione. Sentiamo dire la signora "E COMUNQUE, AVETE DEI FIGLI BELLISSIMI!"

"GRAZIE!" risponde Ross.

Provo a spiegare che non sono nostri figli, ma ormai siamo già fuori dall'edificio.

Due case dopo a destra troviamo l'autonoleggio. Che dice "chiuso per ferie".

"Oh, ma andiamo, le ferie non si fanno il 27 di dicembre, pigroni!" esclamo, anche se non mi possono sentire.

Ross sbuffa, mentre scorgo qualcuno avvicinarsi a una porticina piazzata nelle grigie pareti dell'autonoleggio.

"Aspetta, chi è quello?" faccio.

È un signore tozzo e grassoccio con una tuta grigia e i capelli brizzolati quasi inesistenti che sta infilando la chiave nella toppa della porta. Sta aprendo.

On The Road With You || Ross LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora