Sequel - 5

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"Ross! Ehi, Ross!"

Niente, è solo un'altra che gli va dietro.

Inizia la scuola, iniziano le sue corteggiatrici.

"Ehi, Natalie..." risponde lui.

Questa Natalie è una ragazza del quinto anno di liceo. Gli fa il filo da quando io e lui eravamo al secondo anno, quindi lei al primo. Lui non l'ha mai presa in considerazione, poverina. È una seccatura.

"Allora, come va?" chiede con la sua voce terribilmente mielosa. Potrei risponderle "male", ma la domanda non era rivolta a me, ovviamente.

"Mh, bene, a te?" fa Ross indifferente.

"Molto bene." risponde lei. "Senti, se qualche giorno sei libero potremmo uscire per..."

Non la lascio finire.

"Oh, andiamo, che sfacciata, è troppo vecchio per te!" rispondo, forse con troppa enfasi.

"Certo, per te sarebbe troppo vecchio anche se fossi nata un giorno dopo di lui! Facile a dirsi, per una che è nata nel suo stesso giorno, no?!"

Okay, la sua rabbia stimola ancora di più la mia rabbia.

"Senti, faccia da culo, lui sta con me, quindi levati dai piedi prima che ti caccio io con le maniere forti!"

Dopo questo Ross mi tappa la bocca con le mani.

"Okay, si è fatto tardi, noi andiamo, ciao Natalie..." dice, e mi trascina via lasciando la povera Natalie sola e scioccata.

"Okay, ho esagerato..." ammetto una volta arrivati al bar più vicino.

"Un pochino..." risponde Ross sarcasticamente.

Il parco del quartiere odora di erba tagliata. Amo quest'odore. Se guardo a sinistra riesco a vedere le altalene e gli scivoli, e i bambini che giocano allegri.

"Il fatto è che mi da fastidio, mi ha sempre dato fastidio. La prossima ragazza che vedo farti la corte la prendo a pugni in faccia."

Lui lascia uscire una risatina, senza capire che io ero seria.

"Gelosona mia, non ne hai bisogno, sai che io amo solo te." mi risponde.

"Meglio così..."

Ordiniamo un caffè.

"Almeno ho la certezza che quello che ho fatto tutti questi anni ha funzionato. Ora sei super-gelosa." mi dice.

"Quello che hai fatto in tutti questi anni, come ho già detto, è spregevole."

"..Nah..."

Rido, e gli do un bacio sulla guancia.

"Andiamo a casa?" chiedo.

Sono le 4:17, secondo il mio Iphone.

"No...non mi va di tornare. Ma...andiamo a fare un giro."

"Aspetta, il caffè!" Me ne ero completamente scordata.

Ride.

"Già..."

Ci risediamo, le mani ancora intrecciate.

Aspettiamo il caffè in silenzio, mentre mi accarezza il dorso della mano con il pollice, e ci viene portato dopo due minuti. Prendo una bustina di zucchero e la verso nella mia tazzina.

Ross beve il suo caffè rumorosamente, per farmi sorridere. Così io faccio, la sua infantilità è così dolce.

Finito di bere, paghiamo - paga lui, a dir la verità - e ci alziamo.

On The Road With You || Ross LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora