On The Road With You || Ross Lynch

Sequel - 10

<Pt. 1>

E così inizia un'altra settimana.

Uff, odio il lunedì.

Dovrei svegliarmi con il sorriso per iniziare la giornata nel modo migliore, ma proprio non ce la faccio. Ho troppe cose per la testa... la scuola, Ross che non si sbriga a chiedermi un appuntamento, Laura che fa la faccina triste ogni volta che do un bacio al mio ragazzo... okay, sono solo tre cose, ma queste tre cose mi stanno uccidendo.

Vorrei solo che torni l'estate, l'università è tanto stressante, e siamo solo alla seconda settimana.

Cioè, la seconda settimana inizia oggi. E io sono ancora a letto.

Fisso il soffitto senza pensare esattamente a qualcosa.

Fa ancora molto caldo qui a Los Angeles, e le lenzuola che coprono le mie gambe mi si appiccicano alle cosce.

Resto a pensare al nulla e a fissare il vuoto per un'altra mezz'ora, finché non sono costretta ad alzarmi.

Mi lavo, mi vesto, mi trucco, faccio colazione ed esco di casa. Passo a prendere Ellington, e insieme andiamo a prendere i Lynch, accompagniamo Ryland al liceo e andiamo a scuola. La solita routine, insomma.

Essendo suonata la campanella appena siamo arrivati nel cortile della scuola, non possiamo restare a parlare, quindi corro nell'aula di filosofia.

L'unico momento in cui possiamo stare a chiacchierare è a pranzo.

"Claudia, stasera usciamo, okay?"

Per un momento mi pare sia la voce di Ross, ma realizzo che voglio così ardentemente uscire con lui che ho confuso la voce di Rydel.

"Non posso, sai che devo lavorare."

Forse se me lo chiede Ross riuscirò a farmi dare la serata libera.

"Bene, allora verremo con te."

"A lavorare?"

"No, sciocchina, al pub!"

"Di nuovo? Sembrerò una bambina che non riesce a staccarsi dagli amichetti."

"È quello che sei, tesoro." afferma Rocky, ma non lo calcolo.

"D'accordo, se proprio ci tenete..."

Dopo scuola io e Ross restiamo a fare i compiti in un posticino isolato del parco all'ombra di una quercia.

Io studio, cerco di dare il meglio di me sui libri, ma lui sembra prestare più attenzione a me che allo studio. È sempre stato così, se ci penso.

"Ross..."

"Mh?"

"Stai ascoltando?"

"Ogni singola parola, baby."

"Okay, non mi ascolti."

Prende il libro di letteratura greca e lo getta all'indietro.

Io sbuffo esausta.

"Perché dobbiamo sempre studiare?" chiede.

"Perché ci tengo ai miei risultati, e tengo anche ai tuoi."

"Lasciati trasportare."

Trasportare da cosa?!

Mi bacia appassionatamente ma veniamo interrotti dal mio telefono, che vibra dalla tasca dei miei pantaloni.

Lo prendo e vedo la schermata già accesa con un messaggio di Delly.

"Dellyy🌸💎💓: Stasera vestiti carina.💎"