Il volo in aereo è stato piuttosto lungo, ma l'eccitazione supera la stanchezza e per questo non ho la minima traccia di sonno. Scendo subito dall'aereo e mi reco al ritiro bagagli, la mia immensa valigia rossa pesa un bel po'.. Ma non me ne faccio un problema.
A detta del rettore, qualcuno mi sarebbe dovuto venire a prendere quindi non mi stupisce trovare un uomo panciuto con baffi buffi che tiene alto un cartello con su scritto il mio nome.
Lo raggiungo e ci presentiamo: è il manager dei ragazzi, il suo nome è Jhon. Mi accompagna verso un bel macchinone nero e durante tutto il tragitto fino all'hotel si informa del mio viaggio e delle mie credenziali.
Arrivati in hotel, resto a bocca aperta.. È un bellissimo palazzo vittoriano che affaccia sul Pantheon( il monumento che più mi attrae di Roma, tra l'altro).
La hole è grande e luminosa, il receptionist ci viene incontro e, ricevuto il nome di Jhon, ci accompagna verso una specie di sala conferenze: è una grande aula dalle pareti in crema, con almeno 100 sedute di una tinta più scura.. E lì, proprio vicino al tavolo conferenze, incontro finalmente i quattro componenti della band: alti e belli come il sole!"Ragazzi, lei è Emily. Come già sapete vi accompagnerà nel vostro tour europeo"
"Beh, viaggeremo in ottima compagnia, allora!" Louis mi fece un gran sorriso accompagnato da un occhiolino poco casto.
"Ecco, tu sei quello che mi procurerà più problemi!" Lo dissi puntandogli il mio indice contro, con fare scherzoso.
Tutti risero, "Ci hai preso in pieno!", disse Liam tra le risate, "comunque, io sono Liam!"
Dal modo in cui si presentò mi resi subito conto che la mia prima impressione non era per niente erronea: era lui il pacato e il collante del gruppo.
Ancora immerso nelle risate, quasi soffocando per la mia battuta di almeno 15 minuti prima, anche Niall si presentò e, alla fine, strinsi la mano anche ad un affascinantissimo Harry.. Nel momento in cui mi strinse la mano, il suo sguardo si corrucciò, "Mi hai rubato il look!"
Tutti cominciammo a ridere, notando che, effettivamente, eravamo vestiti in maniera molto simile: cappotto lungo lasciato sbottonato, skinny jeans nero, stivaletto a punta e cappello a falda larga. L'unica differenza stava nella t-shirt: lui una semplice maglia color camoscio, io una camicetta bianca leggera.
"Chi mi dice che non sia stato tu a copiarmi?!"
"Perché.. Io.. Sono.. Beh, io!"
"Wow, abbiamo una piccola diva qui" Louis fece ridere tutti e cominció a scazzottarsi con Harry, che era arrossito terribilmente.
"Comunque, ragazzi! Io sono una semplice studentessa universitaria, quindi è un'esperienza nuova per me e vi prego di combinare meno danni possibili, per evitare di incappare in cattive pubblicità! Collaboriamo, insomma!" Sorrisi, e mi diressi con loro all'ascensore che ci avrebbe condotti alle nostre stanze. La mia stava un piano sopra al loro: era una camera dalle pareti bianche, il parquet scuro e un contro soffitto davvero elegante.. Adoravo i palazzi antichi, amavo l'idea che avessero una storia dietro..
I miei pensieri furono interrotti da un rumore alla porta.
"Niall!"
"Cara Emily, il lavoro ci aspetta! Abbiamo un'intervista tra pochissimo, dobbiamo partire ora!"
Presi il cappotto, guardai il letto con nostalgia e raggiunsi il biondo fuori dalla camera.L'intervista si teneva in uno studio televisivo molto importante, i ragazzi erano gli ospiti speciali e, appena arrivammo, una folla di ragazze urlanti ci accolse. I ragazzi, ormai abituati, salutarono con la mano e con un enorme sorriso stampato in faccia.
"Salve a tutti! Oggi con noi, il gruppo che fa impazzire un mondo intero, i One Direction!!"
Il pubblico urló e il suono degli applausi rimbombó per qualche secondo.
"Allora ragazzi, come vi sembra la città?"
Le domande che la giornalista pose erano tutte molto generiche e i ragazzi risposero sempre in maniera scherzosa, per rendersi ancora più affabili al pubblico. Dovevo ammettere che ci sapevano proprio fare, scherzavano, sorridevano, facevano complimenti alla giornalista. Il tutto con immensa spontaneità.
"Ragazzi, un'ultima domanda, per fare contente le vostre fan.. Qualche nuovo amore in vista?!"
"Beh, personalmente parlando, l'amore delle nostre fan è talmente presente, che non abbiamo bisogno di altro"
Ovviamente era stato Louis a dare una risposta così scontata, ma la conduttrice non demorse.
"Mmh.. Potrebbe accadere che una vostra fan, si trasformi in qualcosa di più, allora?!"
"Beh.. Tutto è possibile" Harry aveva detto ciò, spostandosi i capelli e guardando il pubblico in un modo che fece tremare le gambe a tutte le donne in studio.. Compresa me!
Questa risposta fu la frase perfetta per la conclusione dell'intervista!Saliti in auto, cominciammo tutti a ridere come matti, ricordando le gaff fatte durante l'intervista.. Anche se la pessima uscita di Louis mantenne il primato.
"Non capisco perché tante risate, non ho detto niente di male!"
"Non sei credibile, Louis! Tutte le fan sanno delle tue infinite scappatelle!"
"Ha ragione Niall, io e te non possiamo permetterci questo atteggiamento!" Liam disse ciò ridendo, ne rimasi confusa..
"Cos.. Cosa significa?"
"Semplice, Liam e Louis non si perdono mai mezza festa! E Louis neanche una ragazza!"
"Fatemi capire: i rubacuori sono Liam e Louis?!"
Louis mi guardò male "Cosa vorresti dire, scusa?!"
"Niente, credevo fosse Harry il rubacuori!"
"Aaah, ti sbagli, cara Emily! Il signor Styles è molto selettivo in fatto di donne.. La maggior parte delle volte!" Mentre Louis rideva con gli altri, Harry aveva accennato un semplice sorriso e continuava a guardare fuori dal finestrino, aggiungendo "idiota".
Arrivati in hotel, appena scesi dall'auto, lo guardai e mi misi a ridere.
"Perché ridi?"
"Perché non ci credo che non vai dietro le oche giulive che vedo nelle foto delle vostre feste.. Mi fa ridere!"
"Per tua informazione, non vado quasi mai a quelle feste e se ci vado, mi ubriaco! E poi, non mi piacciono le oche giulive.."
Si accostò al mio orecchio e mi disse "preferisco le donne con un cervello, credo sia molto più eccitante una donna colta che non una mezzanuda" si scostò e mi fece l'occhiolino prima di superarmi per aprirmi la porta a vetri dell'hotel.
Dovevo ammetterlo, ci sapeva proprio fare.Salve a tutti!! Scusate se non ho più scritto ma non mi sentivo in vena di scrivere! Spero la storia vi intrighi e che continuiate a leggere!
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The Journalist
FanfictionL'amore non è mai facile, vive di ostacoli e intemperie, vive di dolori e sofferenze, eppure vive e si nutre di sguardi, di parole sussurrate durante la notte, di baci rubati.. Cosa succede quando due anime si vedono, ma si vedono davvero, nude, uni...