Le parole di Liam mi avevano colpito.. Non potevo non paragonare la mia storia alla sua: come me, Erika era ambiziosa e decisa a non rinunciare ai suoi sogni per un ragazzo, ma dal tono di voce di Liam mi ero anche resa conto che quello che li univa doveva essere stato un sentimento davvero intenso, che non era sbiadito nonostante gli anni nel mio amico. Mi chiedevo se per lei fosse lo stesso o se era andata avanti senza rimpianti.
Ero davvero confusa: ero sicura di quello che provavo per Harry, ed ero ancora più sicura che non avrei mai incontrato un altro come lui, era unico e insostituibile.
Ma mi conoscevo: se la gente avesse saputo di noi, non avrei retto la situazione, e non ero pronta a questo. Quindi, cosa avrei dovuto fare? Accantonare questi brutti pensieri e godermi il mio presente con lui? O rimuginare sull'esperienza di Liam e evitare di precipitare entrambi nella più crudele infelicità?
PHI'S POV
Dopo aver confessato a Louis il mio 'segreto', il nostro rapporto non era che migliorato, non avevamo più blocchi o segreti, quindi riuscivamo a parlare più del solito, avevamo acquisito anche una nuova intimità fisica: dormivamo sempre insieme.
Nonostante questo, ero ancora vergine e lui ancora teso. Mi faceva tanto ridere: cercava in tutti i modi di darmi i miei 'tempi', ma vedevo che fremeva dalla voglia di un contatto più intimo.. E anche io non vedevo l'ora!
Avevamo anche preso il discorso dopo quella sera e lui aveva ammesso che non c'era alcuna fretta e che doveva essere 'una cosa speciale', quindi, per il momento, mi accontentavo di dormire tutte le notti con lui, evitando accuratamente di muovermi troppo, perché ogni volta che il mio bacino si scontrava con il suo, un sospiro piuttosto udibile usciva dalle sue labbra. Dovevo ammettere che tutto ciò mi dava un senso di potere.
Ero a letto a scrivere il mio diario, quando sentii la porta sbattere: un Louis più euforico del solito, occupò il centro della stanza.
"'Giorno, raggio di sole", aveva praticamente strillato, con le braccia aperte e saltellando: era ridicolo. Risi forte.
"Troppo zucchero nel latte, stamattina?", chiusi il mio diario per prestargli la mia totale attenzione.
"Possibile..", finse di pensarci sù e mi rotolai sul letto per le risate. Sentii il materasso abbassarsi e lui stringermi i fianchi per farmi il solletico.
"Lou, fermooo", cercai di colpirlo alle braccia, inutilmente.
Due schiaffi, cinque calci e un morso dopo, il mio amorevole ragazzo si staccò da me.
"Comunque, stasera sei ufficialmente invitata ad una cena galante col sottoscritto! Quindi chiama la tua amica e vedi di prendere un bel vestito per l'occasione.", mi lasciò un lungo bacio sulle labbra e uscì senza aggiungere altro. Era pazzo.
+
Con Louis c'eravamo dati appuntamento nella hall dell'hotel, era la nostra ultima sera a Berna. Avevo comprato un vestitino nero tagliato sotto il seno, davvero molto grazioso, a cui avevo abbinato delle semplici scarpe col tacco.
Appena l'ascensore si aprì, rimasi a bocca aperta: Louis in smoking, blu. Aveva portato i capelli all'indietro e rasato la barbetta ispida: sembrava un angelo.
Presi un respiro e lo raggiunsi, non appena mi vide un grosso sorriso gli apparve sul viso e lo vidi tenere qualcosa dietro la schiena: una bellissima rosa rossa.
"Questa è per te", me la porse, facendomi un occhiolino.
"Grazie", la presi e non riuscii a non sorridere.
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The Journalist
FanfictionL'amore non è mai facile, vive di ostacoli e intemperie, vive di dolori e sofferenze, eppure vive e si nutre di sguardi, di parole sussurrate durante la notte, di baci rubati.. Cosa succede quando due anime si vedono, ma si vedono davvero, nude, uni...