LIAM'S POV
Finalmente, dopo tutte le lacrime, il dolore, le angosce.. Finalmente, potevo di nuovo reputarla mia. Potevo di nuovo stringere il suo corpo, baciare le sue labbra, perdermi nei suoi dolcissimi occhi. Potevo di nuovo sorridere, di nuovo gioire, di nuovo vivere.
Erika era questo per me, vita. Era sempre stata presente e anche nella sua assenza sapevo che era lì, accanto a me. L'amavo come un pazzo d'amore può amare, l'amavo come nessun altro avrebbe mai fatto.
Fu meraviglioso aprire gli occhi e sentire il suo odore inebriante nelle mie narici, il mio corpo sudato attaccato al suo, i suoi capelli sparsi come rami sul cuscino candido. Aveva la bocca leggermente aperta, il volto rilassato e le sue mani stringevano le mie, non le avevano mai lasciate quella notte.
Non riuscivo a smettere di guardarla, era così bello averla di nuovo con me.
Avrei voluto alzarmi e portarle la colazione, ma l'idea di lasciare quel letto che profumava di noi, di lasciare lei sola e indifesa, mi fece restare piantato lì, con una mano a sfiorarle il viso.
Il mio gesto la svegliò, arricciò il naso, aggrottò la fronte e poi aprì gli occhi, sorridendomi.
"Giorno", si stiracchiò le braccia per poi poggiarle sul mio petto.
"Piccola", le lasciai un bacio sulla tempia e lei si accoccolò di più a me.
"E adesso che succede?", aveva cominciato a passare le sue dita sul mio petto, creando dei cerchi immaginari.
"Adesso viviamo, insieme", la strinsi forte facendola ridere.
Era tutto come doveva essere.
EMILY'S POV
Sentivo un peso sullo stomaco, un vero e proprio peso! Abbassai lo sguardo verso la mia pancia e vi trovai Carter comodamente sdraiato sopra.
Quella vista mi fece subito ripensare ad Harry nella stessa identica posizione, solo con la bocca sempre dischiusa e i capelli lunghi e ricci a coprire completamente la mia pelle. Sentii il cuore accelerare i suoi battiti e l'aria mancare.
Più bruscamente di quanto volessi, scossi Carter affinché si togliesse.
"Su, Carter! Mi stai uccidendo", lo spostai e lui mugolò prima di sistemarsi più in alto, allo stesso livello del mio viso.
"Come siamo scorbutiche oggi!", mi si avvicinò lasciandomi un bacio.
La giornata era partita gia col piede storto.
Non risposi e mi girai cercando di riprendere sonno, tanto la sveglia non era ancora suonata.
A quanto pareva, Carter non la pensava come me.
Sentii la sua grande mano poggiarsi sul mio fianco mentre le sue labbra cominciarono a sfiorare la mia spalla nuda. I suoi baci si fecero sempre più umidi, percorrendo tutta la lunghezza del mio braccio.
"Carter..", lo ammonii con poca convinzione.
"Ssh.. Rilassati, ci penso io", la sua voce roca di prima mattina mi fece abbandonare totalmente al suo tocco.
La sua mano, dal mio fianco si spostò verso l'interno coscia, creando dei motivi a spirale.
Un piccolo gemito lasciò le mie labbra e spostai il mio bacino all'indietro, scontrandomi con la sua eccitazione.
"Emily", era lui adesso ad ammonirmi, sorrisi e continuai a portare indietro il bacino.
"Bene, l'hai voluto tu", mi girò di colpo portandosi sopra di me.
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The Journalist
FanfictionL'amore non è mai facile, vive di ostacoli e intemperie, vive di dolori e sofferenze, eppure vive e si nutre di sguardi, di parole sussurrate durante la notte, di baci rubati.. Cosa succede quando due anime si vedono, ma si vedono davvero, nude, uni...