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LOUIS'S POV

In un primo momento, Phi mi aveva attratto per la sua immensa bellezza.. Una bellezza rara, definirei. Aveva dei semplicissimi occhi castani, però sembravano quasi brillare,di gioia, oserei dire. Era strano, non avevo mai visto degli occhi sorridere, ma i suoi ne erano capaci. Quella sera, avevamo parlato moltissimo: faceva delle battute davvero pessime, non che io fossi tanto meglio, e  aveva una risata contagiosissima. Mi aveva parlato di lei, e, anche se cercava di nasconderlo, arrossiva facilmente.

Dal canto mio, seppure ostentassi sicurezza, come mio solito, ero agitatissimo. Per la prima volta, avevo voglia di apparire al meglio, ma per come ero davvero, avevo bisogno che lei sapesse chi fossi.. era l'unico modo perché riuscissi ad essere appagato. Era una sensazione nuova per me.

Credo fosse dovuto al fatto che Phi non era maliziosa, anzi! Era di una timidezza unica, e il mio obbiettivo della serata era quello di farla sentire più a suo agio possibile.

Di solito, con le ragazze, usavo qualche frase ad effetto e poi non perdevo tempo a portarmele a letto, per poi dimenticarle nel giro di poche ore.. Con lei, invece, feci uscire una parte di me che non sapevo neanche esistesse: ero romantico, credo.

Non appena avevo visto i suoi occhi, non avevo non potuto paragonarli a due grandi stelle e, non so come, le chiesi di fare una passeggiata a chiaro di luna. Il giardino di Liam era talmente grande da sembrare un piccolo parco, quindi non fu difficile trovare un piccolo sentiero illuminato dalla luna, l'erba era morbida e soffice, invitante. Ci sedemmo lì e parlammo, parlammo tanto e di tante cose.

Phi aveva un modo di  parlare tutto suo: aveva una voce melodiosa, e la risata sembrava incorporata in essa, non riuscivo ad ascoltarla senza che un sorrisetto involontario mi facesse sollevare gli angoli della bocca.. Non sapevo cosa mi fosse preso, ma ero felice fosse accaduto.

"Louis, tutto ok?", si voltò verso di me, i lunghi capelli castani sparsi sull'erba.

"Si, stavo solo..Oooh, che mi è preso?! Mi farai uscire fuori di testa, già lo so", misi le mani davanti la faccia per poi guardarla con espressione dolorante, scoppiò a ridere.. Era quello il mio unico obbiettivo nella vita: farla ridere, non c'era cosa più bella.

"E perché mai?", era ancora ferma lì, sdraiata a pochi centimetri da me, con lo sguardo rivolto verso di me.. la luce fece risplendere il suo volto e il suo rossore.

"Perché sei.. diversa. E non riesco a smettere di guardarti", anche io ero rosso, lo sapevo.

Fu il suo turno di mettere le mani davanti al viso, quanto era dolce.

"Smettila", la voce era soffocata a causa delle mani, ancora posizionate sul suo viso.

Risi, e le promisi di non dire più nulla del genere.

Nonostante si fosse sentita in imbarazzo, notai che le mie parole le avevano fatto piacere, ne fui davvero contento.

"Lou, è tradissimo! Io devo andare", si alzò velocemente e con le mani tolse i fili d'erba rimasti impigliati nel cappotto e nei jeans.

"Aspetta, ti accompagno", ci guardammo e mi sorrise.

La mancanza di auto, ci costrinse a procedere a piedi, non che mi dispiacesse, era la compagnia migliore che avesse mai avuto.. Certo, ero abituato ad Harry Styles, quindi qualsiasi compagnia sarebbe stata migliore. Sorrisi al pensiero.

Più veloce di quanto credessi arrivammo davanti casa sua.

"Bene, eccoci qua", la vidi compiere movimenti strani con le braccia mentre parlava, era nervosa.

"Già..", la guardai.

"Ho passato davvero una.."

"Ho passato davvero una.."

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