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HARRY'S POV

Tornai in camera sbattendo violentemente la porta.

"Ehi amico, vacci piano", mi voltai per guardare Liam che, a causa del rumore, si era messo a sedere sul letto.

Non gli risposi neanche e mi diressi verso il bagno. Non feci in tempo a chiudere la porta che Liam era già dentro il bagno con me. Lo guardai infastidito.

"Io dovrei pisciare", indicai la porta sperando che uscisse in fretta.

"Tiro a indovinare: Emily", aveva una mano che carezzava il suo mento e fingeva un'aria pensierosa e divertita, mi stava dando sui nervi.

"Esci, ora"

"Come mai tutta questa agitazione?"

Già.. Come mai? Non riuscivo nemmeno io a spiegarmi il perché della mia rabbia.

"Non lo so.. Stasera va a una cena con Jhon e ho un brutto presentimento.. E' la prima volta che va ad una festa senza di me!", avevo ceduto a Liam e stavo finalmente ammettendo a me stesso quanto davvero tenessi quella donna.

"Non prendertela.. Ma non è un atteggiamento un tantino contraddittorio?", mise davanti ai miei occhi le sue dita che quasi si congiungevano e le scansai con un gesto secco.

"Perché?"

"Perché c'ero anche io a tutte quelle feste ed eri sempre talmente impegnato a portarti a letto sconosciute da non degnarla di uno sguardo.. Mi spieghi che differenza fa se almeno per oggi quella povera ragazza non deve sorbirsi te ubriaco avvinghiato a una sgualdrina?", vidi della rabbia nello sguardo di Liam: teneva molto ad Emily.

Posai le mani sulle sue spalle e gli chiesi "Liam, sei davvero così ingenuo?", risi vedendo l'espressione confusa sul volto del mio amico, "Non ti sei chiesto come mai in quasi due mesi di feste e party nessun ragazzo si sia mai avvicinato ad Emily?"

"Tu sei pazzo", era tra il divertito e lo sconvolto e mi sentii un po' a disagio per avergli raccontato quel 'piccolo segreto', "Ma come..?"

"Niall", non gli feci finire neanche la frase, "Abbiamo una specie di accordo: lui si assicura di bloccare chiunque tenta di avvicinarsi a lei e io gli presento tutte le modelle che gli piacciono"

"Harry", Liam mi stava guardando male.

"Lo so che non è corretto nei suoi confronti, ma..Sono fottutamente innamorato di lei e non riesco ad accettare neanche l'idea che qualcun altro la sfiori. Lo so che mi ama, che vuole stare con me, ma ha paura e io più di lei e.. Cazzo, non so che fare, non so come farglielo capire", portai le mani ai capelli in un gesto disperato.

Sentii la mano di Liam posarsi sulla mia spalla. Alzai la testa per guardarlo e lui mi porse la mia agenda rilegata in pelle.

"Amico, cantaglielo"


EMILY'S POV

La 'cena', così l'aveva definita John, in realtà era un vero e proprio ricevimento formale. Ringraziai il mio buon gusto per non aver ceduto al pantalone nero e aver indossato il mio tubino nuovo.

Avevo conosciuto molti redattori e giornalisti importanti, ma l'eccitazione iniziale per quella festa ben presto svanì. Tutti erano molto gentili e professionali, ma nessuno aveva quel carisma e quella spontaneità che caratterizzavano Nathan Smith. Quindi, nonostante fossi grata a tutti per le belle parole e le proposte di lavoro, io rimanevo ferma nella mia decisione: alla fine del tour sarei andata a lavorare alla casa editrice Smith.

Dopo essermi sorbita più di mezzora di discussione con la moglie petulante di un produttore, ero fuggita verso il piano bar alla ricerca di un bicchierino.

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