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HARRY'S POV

La camera era ancora in penombra quando mi svegliai, doveva essere ancora molto presto. Feci un enorme e silenzioso sbadiglio per non svegliarla. Adoravo dormire con lei, sentire il suo respiro regolare e l'odore del suo profumo. Ero rimasto shoccato nello scoprire che non utilizzava nessuna fragranza, era proprio la sua pelle a fare quel profumo. 

Mi sporsi un po' per guardarla meglio: quando dormiva, quella piccola ruga che le si formava solitamente sulla fronte spariva, e metteva su quasi una specie di broncio.. era davvero dolce! 

Adoravo il fatto che, di notte, senza farsene accorgere, finiva sempre per intrecciare le nostre dita, come se non le bastasse mai il nostro contatto. Era semplicemente perfetta.

Non riuscii a resistere, e la strinsi più forte a me, era quasi un'esigenza.. La sentii muoversi sotto di me e poi sbuffare, strizzò gli occhi e fece rispuntare la sua adorabile rughetta.

"Mi hai svegliata..", teneva ancora gli occhi chiusi.

"Era quello l'intento", baciai la sua spalla nuda e la sentii sospirare a quel tocco.

"Che ore sono?", continuava imperterrita a tenere gli occhi chiusi, nonostante cercassi in tutti modi di stuzzicarla per farla svegliare.

"Presto..", le spostai i capelli per potere avere una maggiore visione del suo viso.

"é inutile che fai così, Styles. Non farò l'amore con te, ho sonno", si girò bruscamente portando le gambe più vicine al petto.. Dormiva sempre raggomitolata quella lì.

"Mi sottovaluti, piccola. Ti stavo solo..osservando", ridacchiai.

"Sei una specie di stalker?", la sua voce ovattata a causa del cuscino che le copriva la bocca.

"Esattamente", le presi i fianchi e cominciai a farle il solletico. 

Se c'era una cosa che Emily non riusciva proprio a reggere, era il solletico. Si dimenava come una pazza anche solo al minimo tocco, a volte non era necessario nemmeno toccarla, ma farle capire l'intenzione, perché cominciasse a dimenarsi e piagnucolare di smetterla.

Era davvero uno spasso, Louis l'aveva soprannominato 'il solletico Wi-Fi'.

"HARRY", mi piantò un morso sul braccio.

"Mmmh, aggressiva!", mi fermai un secondo, "Mi piace!", ricominciai a farle il solletico fino a quando non vidi il suo volto diventare rosso per le risate. 

"Basta basta! Ti prego", si voltò verso di me, tentando di tenere i miei polsi, "Sono sveglia! Puoi smetterla", i suoi occhi erano finalmente vispi e lucidi, proprio come piacevano a me.

"Oh, buongiorno, amore!", le lasciai un bacio sulla guancia e la vidi ridere forte. In quel momento, guardandola, mi resi conto che mi ero fottutamente innamorato di lei..

"Che c'è?", si sdraiò su un fianco, fissandomi, mentre con una mano allontanava dal mio viso i ricci ribelli.

"Niente, pensavo", le sorrisi dolcemente.

"A cosa?", continuava a spostarmi i capelli, chiusi gli occhi a quel tocco delicato.

"Al futuro..", la vidi tintinnare un po'.. nonostante non dicesse nulla.

"Ovvero?", sentivo dal suo tono di voce che tentava di apparire disinteressata.

"Non lo so.. Mi chiedo cosa sarà della band tra qualche anno, o cosa vorrò fare della mia vita?", con lei riuscivo ad aprirmi senza sentirmi minimamente a disagio, perché sapevo che non mi avrebbe mai giudicato.

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