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HARRY'S POV
Ero furioso. Avevamo passato la notte insieme ed ero certo che non fosse stato solo sesso, né per me né tantomeno per lei. L'avevo sentita gemere il mio nome e stringermi le mani mentre raggiungevamo il nostro apice. L'avevo sentita aggrapparsi a me durante la notte e lasciarmi piccoli baci sulla spalla nuda. Non era stato sesso, era stato un incontro indispensabili di due anime e mi costava ammetterlo. Tante volte avevo fatto sesso occasionale ma mai una ragazza era rimasta nel mio letto, con lei invece mi era sembrato più che normale che accadesse ciò. Lei non si rendeva conto di cosa mi aveva fatto, non aveva capito che davvero volevo provarci. Sapevo che Emily era una seduttrice, ma con me era riuscita ad essere anche la dolce e divertente Emily.. Credevo di essere diverso per lei, proprio come lei lo era per me.
Invece no, aveva buttato tutto giù con una freddezza disarmante. Mi aveva voluto calpestare ma non sarebbe successo. Voleva fingere che non fosse successo niente? Allora avrei fatto la stessa cosa.

EMILY'S POV
Berlino era fredda, estremamente fredda.. Ma mai quanto Harry! Eravamo arrivati da almeno 12 ore ma mai una vola aveva incrociato il mio sguardo, figurarsi rivolgermi la parola. I ragazzi sembravano non accorgersene, se non Liam che guardava un po' disorientato sia me che Harry.
Sapevo di averlo ferito ma lo ero anch'io.. Quelle parole dette a Niall mi avevano appesantito il cuore e anche se sentirlo mio quella notte mi aveva reso felice, non potevo fingere che la situazione fosse cambiata: Harry rimaneva una pop star ed io la sua addetta stampa.
"Splendore, tutto ok?", Louis mi si era fatto vicino durante la strada verso l'hotel.
"Si, tutto ok", forzai un sorriso e proseguii.
"Senti, non sono idiota come sembro, si vede che stai male.. Ti va se stasera ci vediamo un film insieme e me ne parli? Sono un ottimo ascoltatore", mi rivolse uno dei suoi sorrisi più dolci e non potei fare altro se non accettare.
+
Toc toc.
"Allora, ho portato le caramelle, 'Le pagine della nostra vita' e ovviamente..", lo vidi portarsi una mano dietro la schiena,".. La tua amata tequila!", scoppiammo a ridere.
"Tu sai come consolare una donna", aprii di più la porta cosicché potesse entrare.
"Oh, puoi giurarci splendore", mi fece l'occhiolino e io sbuffai una risata dandogli un colpetto sulla nuca. Avevo capito già a un pó che Louis non ci provava con me come avevo sospettato all'inizio, semplicemente era il suo modo di fare e riusciva sempre a farmi ridere. Quella sera parlammo tanto e di tante cose, intervallando i vari discorsi con qualche cicchetto e caramella.
"Bene, credo tu adesso sia abbastanza ubriaca da parlarmi di Harry!", spalancai gli occhi.
"Oh, andiamo! Vi sbavate dietro come due cani! Che è successo a Parigi? Oggi non ho sentito neanche una battutina lasciare le vostre boccucce!", stava mimando un bacio. Risi sommessamente e poi, non so come, cominciai a parlare e gli raccontai tutto: del film in camera, dell'appuntamento a Parigi, di Dean e della notte precedente.
"Aspetta, aspetta, aspetta, fammi capire: il mio migliore amico, che non ho mai visto stare con una insieme per più di due giorni, ha passato TUTTA la notte con te? Abbracciati?!", sembrava sconcertato.
"Harry non era un santo in fatto di donne?"
"Si, ma è uno stronzo! Non dorme mai con nessuna, in nessun caso! Una volta l'ho visto cacciare una fuori dalla sua camera anche se fuori nevicava forte. Lui non vuole mai instaurare quel tipo di rapporto, credo. Passare la notte con una per lui è qualcosa di più intimo e intenso..", la frase gli morì sulle labbra.
"ODDIO..", mi guardava quasi spaventato, mi preoccupai.
"Che cosa, Louis?"
"Mi hai fatto innamorare Styles!"
"Ma che ti sei impazzito? Abbiamo fatto sesso una notte, gli sarà capitato mille volte!"
"E mille volte ha sbattuto fuori dalla stanza le sue tipe! Senti, fammi indagare, ci penso io! Tranquilla!", e con quella semplice parola riuscì a farmi entrare in completa agitazione.
"Louis, ti prego, non ti immischiare! La situazione potrebbe solo peggiorare", mi guardò intensamente e capii di averlo convinto.
"Va bene, però pretendo di essere informato su tutto!"
"Promesso", lo vidi porgermi la mano e gliela strinsi. Scoppiamo a ridere e continuammo la serata senza che venisse menzionato di nuovo Harry.
+
Mi svegliai nel letto con Louis al mio fianco, era stata una serata davvero divertente e, appena lo vidi steso accanto a me, mi resi conto di quanto fosse stato diverso dormire con Harry..
Sentire anche solo il suo respiro il giorno prima mi aveva fatto salire un brivido lungo la schiena, sentire il suo braccio intorno a me mi aveva fatto credere di essere sua e sentire le sue gambe intrecciate con le mie mi aveva fatto sperare che quella notte non fosse l'unica e l'ultima..
"Emily"
Solo quando sentii parlare il mio amico mi resi conto che si era svegliato già da qualche minuto.
"Buongiorno", gli sorrisi ma vidi subito il suo sguardo corrucciarsi.
"Stavi pensando a lui, vero?", un sorrisetto malizioso gli spuntò sulle labbra e non ebbi la prontezza di negare.
"Bene, splendore! Adesso, zio Lulù entra in azione!", mi sorrise e scatto giù dal letto pronto ad uscire.
"Eh?! Louis, no! Mi avevi promesso che stavo fermo e tranquillo!", con la foga mi ero alzata anche io e adesso stavo in ginocchio sul letto.
"Si, ma era prima che mi rendessi conto che anche tu fossi completamente cotta di lui! Ora è mio dovere di amico aiutare a far sbocciare questo amore!", detto ciò si mise la giacca di pelle, mi fece un occhiolino e uscì dalla camera. Avrebbe combinato qualche stronzata, lo sapevo. L'unica soluzione per calmarmi era una sigaretta così uscii sul balcone e cercai di non pensare più a niente..

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