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HARRY'S POV

L'avevo lasciata dormire da me. Non era mai successo che una scopata di una notte restasse a dormire. Eppure era stato piacevole. 

Stranamente, dopo aver chiuso gli occhi, sentire l'odore di quella ragazza e il suo corpo caldo accanto al mio mi aveva fatto sentire in pace con me stesso. Per la prima volta da mesi ero riuscito ad addormentarmi senza dover passare ore intere nel letto a rigirarmi pensando a lei..

Mi alzai dal letto per andare in cucina alla ricerca di un'aspirina. Non avevo bevuto eccessivamente alla festa, ma avevo bisogno di far passare quel fastidiosissimo mal di testa.

La trovai dopo poco e aprii il frigo per prendere un po' d'acqua con cui mandarla giù. La mia adoratissima Stacey, la signora che veniva a pulire il casino che lasciavo in quella casa, mi aveva preparato i pancakes al cioccolato. Li uscii velocemente dal frigo per riscaldarli. 

Non so perché, ma ne cossi più del dovuto.. Magari Mandy avrebbe avuto fame dopo, no?

A proposito..

"Giorno", la voce più roca di quanto ricordassi, i capelli arruffati e la matita sbavata la rendevano ancora più sexy. Aveva addosso solo le mutandine di pizzo e la mia maglia della sera prima. 

Le sue gambe lunghe non venivano minimamente coperte da quella T-shirt e gliene fui immensamente grato.

"Ehi", le feci un occhiolino e un grande sorriso.

"Potevi svegliarmi, sarei andata via senza romperti ancora", si mise una mano davanti alla bocca per nascondere un grosso sbadiglio.

"Oh.. Non c'è nessun problema. Eri così tranquilla, non mi andava di svegliarti", le sorrisi e mi resi conto che quelle cose le avevo pensate sul serio.

"Grazie. Mi vesto e vado", si voltò per tornare in camera..

"Aspetta", Harry che cazzo fai?

Si voltò verso di me con la fronte aggrottata.

"Ehm.. I-io ho riscaldato dei pancakes in più.. Potresti.. Ehm, restare", non so che mi era preso. Io non balbetto con le ragazze, non le faccio dormire con me, non le lascio restare per la colazione.. Dannazione!

Silenziosamente si sedette accanto a me e prese il bicchiere che le stavo porgendo.

"Perché lo stai facendo?", era seria e confusa.

"Credo tu riesca a.. distrarmi. Non intendo col sesso.. Cioè, anche con quello", scoppiò a ridere e io con lei, "Però quando ci sei tu, non penso più a..", mi bloccai prima di parlare troppo.

"Ho capito. Va bene", il suo sguardo si fece più dolce e prese una grossa forchettata.

"Fono buoni", la voce soffocata dal cibo, era buffa.

"Lo fo", la imitai e scoppiammo a ridere.

Rimase tutta la giornata con me.

LOUIS'S POV

"Amore..", le sussurrai all'orecchio.

"Amore..", le mossi un po' il braccio.

"Phi, su. Alzati..", cominciai a riempirla di baci e morsi fino a quando non la sentii dimenarsi sotto di me.

"Fottiti, Lou", sistemò meglio il cuscino e mi diede le spalle.

"Io l'ho detto che stai troppo tempo con quella giornalista da strapazzo! Forza, alzati o ti prendo di peso", al posto di alzarsi o dare comunque qualche segno di vita, la sentii russare leggermente. Era incredibile.

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