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Era seduto con le spalle poggiate sulla parete del corridoio, le lunghe gambe erano accavallate e occupavano l'intera lunghezza del corridoio, la sua testa era poggiata sulla spalla in una posizione davvero scomoda.. stava dormendo.

Uscii dall'ascensore e lo raggiunsi ansiosa. Gli diedi un colpetto sulla spalla affinché si svegliasse.

Appena mi vide davanti a sé, si alzò di scatto e cercò di ricomporsi, come se non lo avessi appena beccato a dormire.

"Sei tornata", aveva le mani nelle tasche e si guardava i piedi.

"Che ci fai qui?", era strano trovarlo lì a quell'ora, di solito dopo il concerto i ragazzi andavano a qualche festa o comunque non tornavano mai in hotel per quell'ora.

"Ti aspettavo", per la prima volta da quando si era alzato, mi guardò negli occhi e un'idea mi balenò in testa..

"Harry, dovresti ancora essere al concerto", lo guardavo negli occhi aspettando una sua risposta ,rendendomi conto di cosa avesse appena fatto quel ragazzo.

"L'ho annullato.. Ho fatto finta di stare male, e Louis mi ha retto il gioco", nonostante sapessi che quello che aveva fatto mi avrebbe dovuto fare lavorare un sacco nei giorni seguenti, non potei non sorridere all'idea che avesse fatto tutto questo per me.

"E per quale motivo hai fatto una cosa del genere?", il mio tono di voce uscì più lamentoso di quanto volessi.

Lo vidi togliere le mani dalle tasche del jeans e avvicinarsi a me senza però toccarmi, un cipiglio gli fece aggrottare la fronte e in quel momento mi sembrò di non averlo mai visto così concentrato e.. sexy.

"Perché prima sei andata con quello senza darmi modo di.. Allora, non ti chiederò scusa perché sono andata a letto con quella, ok? Tu mi hai spinto a farlo! Per te tutto è sempre un gioco, il tuo unico obbiettivo è quello di punzecchiarmi e farmi cedere. Bene, ci sei riuscita: ho ceduto completamente! Non riesco a pensare niente se non a te, non riesco a guardare mezza ragazza senza pensare che tu sia molto più bella, non riesco neanche più a concentrarmi alle prove perché in ogni fottuta canzone ci rivedo te. E sei incredibilmente sexy ma soprattutto fastidiosa! Talmente fastidiosa che se non ti ho intorno per mezza giornata mi sento vuoto! Tu sei logorroica e sei una frana in tutto ciò che fai! Sai sedurmi e sai farmi ridere e mi hai completamente mandato in tilt il cervello! Ho appena annullato un concerto perché non potevo restare lucido al pensiero di quel demente che ti sfiora! Sono impazzito ed è tutta colpa tua! Quindi non ho nessuna intenzione di chiederti scusa per essere andato a letto con quella, anche perché non l'ho fatto! Appena sono arrivato in camera con lei mi sono bloccato e sono tornato in hotel. E tu devi smetterla di provocarmi, perché potrei non rispondere più delle mie azioni e quello sarebbe un gran bel problema per tutti." Si fermò per prendere fiato, il suo sguardo non si era mai spostato dai miei occhi. Lo sentii farsi ancora più vicino a me.

"Ora, dimmi se sono impazzito solo io o se siamo in due. Ma soprattutto..", mi cinse il fianco con una mano mentre l'altra si poggiava sulla mia guancia, "dimmi che non ti ha nemmeno sfiorato. Perché solo al pensiero mi viene voglia di spaccargli la faccia", un sorriso uscì dalle sue labbra e io lo seguii a ruota.

Aveva detto tutto ciò che volevo sentirmi dire, aveva fatto tutto ciò che volevo facesse, anche di più. Mi aveva dimostrato per la prima volta da quando il nostro rapporto si era fatto così intenso, che per lui non ero una semplice adetta stampa da portarsi a letto, ero.. Emily!

"Non c'è stato niente con Dean.. lo sai", la mia voce era un sussurro che si perdeva tra le sue labbra visto che, inspiegabilmente, le nostre bocche si stavano praticamente sfiorando.

"Mi dispiace per aver detto quelle cose a Niall, era solo per tutelarti, non volevo ti riempisse di domande.. La sera a Parigi è stata una delle notti più belle della mia vita"

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