31

2.1K 67 0
                                    

Harry stava seguendo alla lettera i suoi stessi consigli, ogni sera stava fuori casa, accompagnato da Niall, e ogni sera sentivo lui e il suo amico gridare e sbattere contro i muri dell'hotel alle quattro di notte. Le poche volte che io e Liam decidevamo di accompagnarli era un incubo perché dovevamo sorbirci Niall ubriaco con le sue orribili barzellette riciclate da Harry e quest'ultimo imbambolato davanti a delle tipe sempre davvero poche vestite.

Non riuscivo proprio a reggere lui e i suoi atteggiamenti: pretendeva di fare l'amico con me tutto il giorno e poi la notte si infilava nel letto di sconosciute interessate al suo successo. Era diventato tutto quello che credevo di lui prima di conoscerlo: un imbecille con una bella voce e i pantaloni sbottonati.

Lo odiavo, odiavo il modo in cui fingeva di non vedere alle feste quando ci provava con una ragazza, odiavo il modo in cui mi guardava dopo una notte di scopate, odiavo il fatto dii non odiarlo e odiavo me stessa per non essere riuscita ancora a dimenticarlo.

"Scusa, ma perché non lo ripaghi con la stessa moneta? Vai a letto con qualcuno!", Liam non smetteva di consigliarmi da giorni la stessa cosa.

"Non ritornerò l'Emily del college, ho fatto tanto per uscire da quel tipo di vita", mi buttai sul letto, seguita dal mio amico.

"Già.. Vorrei tanto poter fare come te", lo guardai: aveva le mani incrociate dietro la testa e fissava il soffitto.

"Fallo, no?"

"Non ci riesco, mi sembra l'unico modo per non pensare ad Erika.. Anche se effettivamente in quei momenti mi manca più che mai", sbuffò sonoramente, "Watson, l'amicizia con te mi sta distruggendo! Io non parlavo mai di lei, e di certo non ero così piagnucolone", mi puntò un dito contro, fingendosi arrabbiato.

"Oh, non ringraziarmi", mi alzai dal letto lasciandogli un bacio sulla guancia.

Lo sentii ridere mentre uscivo dalla stanza per dirigermi verso la porta a lato.

Toc toc.

"Occupato", risi al pensiero dei miei due migliori amici buttati a letto a fare porcherie.

"Aprite, idioti", mi appoggiai allo stipite della porta, in attesa che i due si decidessero a farmi entrare. Mi aprì la porta un Louis dai capelli arruffati e i jeans sbottonati.

"Spero sia una questione di vita o di morte, splendore", aveva un sorriso tirato che gridava 'giuro che ti ammazzo, stronza'.

Finsi di non accorgermene e lo superai dentro la stanza, lasciandogli un buffetto sulla guancia.

"Watson", Phi mi saltò addosso e io sbuffai una risata: la adoravo anche quando faceva l'appiccicosa.

"Cosa stavate facendo?", mi misi a sedere sul letto.

"Tira a indovinare, splendore..", vedevo Louis lentamente incazzarsi sempre di più e questa cosa mi faceva divertire un mondo.

"Oh, allora ti ho insegnato bene", feci l'occhiolino a Phi che scoppiò a ridere battendo il pugno con me.

"Egregiamente", Phi e Louis si scambiarono uno sguardo tutto fuorché casto e mi sentii un po' di.. troppo. Ma non demorsi.

"Allora, ho bisogno di un consiglio Lulù", lo guardai seria.

"Dimmi", mise le mani conserte e mi guardò interessato.

"Sai qualcosa riguardo una certa.. Erika?", lo vidi pensarci un po' su.

"L'unica Erika che conosco è l'ex di Liam", mi si illuminò lo sguardo,"Perché?", mi guardava confuso.

"Tu sai che Liam è ancora cotto di lei?", sperai di non aver parlato troppo.

"Anche gli alberi lo sanno", era tutto ciò che volevo sentire.

"Bene.. E se io avessi trovato il modo di farli incontrare tra tipo.. Tre settimane? Pensi che si arrabbierà  con me?", sentii l'agitazione salire.

"Mmh.. Probabilmente si. Ma credo sia un'ottima idea farli incontrare, e l'arrabbiatura gli passerà in fretta, stiamo parlando di Liam", risi al commento derisorio di Louis, ma in fondo aveva ragione: Liam riusciva a incazzarsi per tipo due minuti e poi ritornava il dolce e coccoloso Liam.

"Perfetto! Credi dovrei dirlo ad Harry?", mi alzai dal letto avviandomi verso la porta.

"Se ti dico di si vai via?", mi 'scortò' verso la porta e io scoppiai a ridere.

"Va bene, va bene! Me ne vado, ho capito!", lasciai la stanza ridendo.

Dubbio colossale: dovevo andare da Harry o no?

Tanto lo sai che è una scusa per vederlo.

Imprecai contro la mia fastidiosissima vocina interiore e abbandonai l'idea. Uffa.

LOUIS'S POV

"Emily e il tempismo", risi e mi avvicinai a Phi.

"Sei stato molto scortese con lei", mi fece un piccolo broncio.

"Dopo le chiederò scusa e le farò taaaante coccole", cinsi i suoi fianchi con le braccia e la strinsi a me.

"Dove eravamo rimasti?", questa Phi maliziosa mi piaceva da matti.

La baciai con forza, stringendo le mani sui suoi fianchi mentre le sue braccia si avvolsero intorno al mio collo, tenendoci stretti l'uno all'altra.
"Quindi.. Cosa ti ha insegnato Emily?", feci sfregare i nostri bacini e un piccolo gemito uscì dalle sue labbra.
Mi guardò coi suoi enormi occhi scuri, pieni di malizia.
"Oh, vedrai", mi sussurrò all'orecchio per poi trascinarmi sul letto con lei.
Io adoravo Emily.
EMILY'S POV
"Pronto?", presi il telefono cercando i non inciampare sui miei stessi piedi.
"Emily, sono Jhon. Stasera sono a cena con dei miei colleghi, te li vorrei presentare, per te va bene?"
Sentii il mio cuore perdere un battito, accettai con più euforia di quanto potessi permettermi con Jhon e mi concessi anche un balletto sul posto: quell'uomo era un angelo!
Mi catapultai subito verso la valigia alla ricerca dell'abito perfetto: doveva essere elegante e di classe, anche sexy ma non troppo.. Eccolo!
Tubino bianco con le spalline e cinturino nero in vita: semplice e professionale.
Persi quasi un'ora per sistemarmi i capelli e alla fine mi ritenni più che soddisfatta.
Sentii qualcuno bussare alla porta e andai ad aprire.
Per poco non svenivo: Harry in jeans neri strappati e camicia bianca sbottonata fino allo stomaco.
Tentai di far tornare il mio battito cardiaco alla normalità.
"Che.. Che ci fai qua?", la mia vice uscì più rigida di quanto sperassi. Lui continuava a guardarmi, la mascella tesa e lo sguardo corrucciato mentre squadrava il mio corpo mi fecero sentire a disagio. Dopo qualche secondo schiarii la voce per ottenere la sua attenzione.
Mi guardò negli occhi e intravidi le sue guance colorarsi leggermente. Sorrisi mentre si sistemava i capelli e cominciava a parlare.
"Ehm.. Louis è già andato alla festa con Niall e Phi, Liam non vuole venire perché gli è venuta un'idea per un a canzone, quindi stasera alla festa vieni con me", sorrideva soddisfatto.
"Oh, Harry.. Io stasera non vengo alla festa con voi. Jhon mi porta con lui a conoscere dei suoi colleghi.. Buona serata", gli sorrisi e tentai di chiudere la porta, ma lui la bloccò col piede.
"Sicura di non farcela per mezzanotte? Ti aspetto, non ci sono problemi", tutta quella disponibilità mi sorprendeva.
"No, davvero, vai pure! Ci vediamo domani", di nuovo provai a chiudere la porta e di nuovo lui la bloccò.
La aprii sbuffando, ero visibilmente scocciata.
"Non ti rompo più, giuro. Solo.. Sta attenta, ok?", non aspettò neanche una risposta, semplicemente se ne andò lasciandomi da sola davanti alla porta della mia camera.. Che voleva dire?



SPAZIO PER ME
Non vado per niente fiera di questo capitolo, ma é stato scritto di fretta e senza particolare inspirazione.. Vi prometto che il prossimo sarà decisamente più bello e avvincente! Continuate a seguire la storia! Notte😘

The JournalistDove le storie prendono vita. Scoprilo ora