PHI'S POV
"Pronto?", una voce roca e profonda mi disorientò.
"Uhm.. Non sei Emily", controllai sullo schermo il numero che avevo chiamato: era quello di Emily.
"Direi, genio! Sono Harry, Emily è sotto la doccia!", lo sentii sbuffare al telefono.
"Oh, scusa, Harry! Non volevo svegliarti! Mi dispiace..",mi diedi un colpo sulla fronte: che idiota che ero.
Lo sentii sbadigliare attraverso il telefono: che eleganza. Roteai gli occhi, sorridendo all'idea di quanto fossero assurdi lui e il suo amico.
"Tranquilla, Phi. Ma.. Ormai che sono sveglio.. perché non mi parli di ieri sera?", potevo captare il suo sorriso malizioso e fastidioso anche senza vederlo. Mi si gelò il sangue.
"Di che stai parlando?", la voce più acuta del normale, un ghigno dalla cornetta mi fece innervosire.
"Oh, andiamo! Sono il suo migliore amico, credi davvero che non mi abbia rotto le palle per una settimana?! E poi hai visto quante candele c'erano?! Da solo non ce l'avrebbe mai fatta ad accenderle tutte", si sentiva che era proprio soddisfatto, io persistevo nella mia rabbia, invece.
"Beh, se siete così amici chiedi a lui!", non tentai nemmeno di fingermi tranquilla e serena.
"Dai! Sono solo e annoiato e poi.. immagina la faccia di Emily quando scoprirà che hai raccontato una cosa del genere a me prima che a lei! Sarebbe divertentissimo", era euforico e non riuscii più a trattenermi: scoppiai a ridere.
"Effettivamente, sarebbe davvero divertente..", pensai alla faccia di Emily e rotolai a terra dalle risate.
"Aspetta, ha appena finito di fare la doccia!", stava quasi sussurrando e si stava divertendo da morire.
HARRY'S POV
"Aspetta, ha appena finito di fare la doccia!", lo sussurrai appena, cosicché Emily non mi sentisse.
La vidi uscire dal bagno coi capelli gocciolanti e un piccolo asciugamano che le fasciava il corpo dal seno alle cosce: quanto era sexy.
"Oh, davvero!! Non ci credo! E poi?", fingevo un entusiasmo che non mi apparteneva, con la coda dell'occhio guardavo Emily: era confusa.
"Sei un idiota, te l'hanno mai detto?!", Phi al telefono stava morendo dal ridere.
"ODDIO!! Lo sapevo che nascondeva qualcosa!", stavo imitando alla perfezione l'intero genere femminile.
Emily si avvicinò al letto e mimò con le labbra 'chi è?'.
"Scusa, Phi. Un momento", misi una mano davanti al telefono e guardai Emily, "Dimmi, cara"
Inspirò forte, cercando di non darmi un pugno: mi faceva sempre ridere quando faceva così.
"Uno: perché stai usano il mio telefono? Due: perché Phi sta parlando con te? Tre: perché lo sta dicendo prima a te che me?", la sua ultima domanda era stata urlata affinché anche Phi potesse sentirla.
"Uno: tu eri in bagno e volevo essere gentile. Due: Phi era sovreccitata e aveva bisogno di parlare. Tre: perché io sono più importante di te", le feci una linguaccia e lei mi saltò addosso cercando di prendere il telefono.
"Mollalo, deficiente", cercava invano con le sue piccole manine, di prendere il telefono dalle mie mani, dal quale erano udibili le risate di Phi.
"Smettila, Hulk. Ti fai male", stava tentando di farmi cadere giù dal letto, non riuscendo a spostarmi di un centimetro.
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The Journalist
FanfictionL'amore non è mai facile, vive di ostacoli e intemperie, vive di dolori e sofferenze, eppure vive e si nutre di sguardi, di parole sussurrate durante la notte, di baci rubati.. Cosa succede quando due anime si vedono, ma si vedono davvero, nude, uni...