38

2.2K 64 8
                                    

HARRY'S POV

"Pronto?", sentivo dalla sua voce che non si aspettava una mia chiamata

"Mandy.. Ciao", la mia voce tremolava leggermente, ero agitato.

"Harry, tutto bene?", sembrava quasi preoccupata.

"Oh, alla grande! Senti.. Ti chiamavo per sapere se stasera.. insomma, se ti andava di, che so, uscire insieme.. Hanno aperto un ristorante cinese qua vicino e, non so.. Se ti va", ma che cavolo stavo dicendo? Sembravo un tredicenne insicuro!!

"Mi.. Mi stai chiedendo di uscire?", anche se tentava di celarlo, sapevo che stava sorridendo dall'altra parte del telefono e non riuscii a trattenermi neanche io.

"Direi proprio di si", stavo facendo la cosa giusta.

+

Salì in macchina velocemente e mi concessi qualche secondo per guardarla: giacca a uomo grigia, tubino dello stesso colore e tacco nero. Aveva acconciato i capelli in una specie di coda ingarbugliata da cui ricadevano ciocche disordinate di capelli.

"Sei bellissima", non c'era malizia nella mia voce, solo pura sincerità.

"Grazie", mi rivolse un sorriso per poi voltarsi cercando di nascondere il suo rossore.

Il tragitto fu silenzioso, eccetto per qualche parola e la musica, ma non c'era disagio o imbarazzo.

Arrivammo al ristorante cinese in pochi minuti e, dopo essere scesi dall'auto, le cinsi la vita col braccio per scortarla nel ristorante. Notai subito quanto fosse contenta del mio atteggiamento ma anche un po' spaventata.. Era rigida e arrossiva spesso. Mi piaceva questo lato nascosto di Mandy.

La serata procedette benissimo, dopo pochi minuti Mandy aveva ripreso la sua parlantina e non aveva smesso un attimo di raccontarmi di lei. 

Che era una modella, lo sapevo già. Lo si evinceva anche da quel fisico perfetto. Ma Mandy non era la solita top model fredda e cinica, che parlava solo di sé e del suo make up. Anzi! Era solare e anche molto dolce. Altruista e gentile. Rivolgeva sorrisi a chiunque e a me ne regalava di incantevoli.

Stavo bene con lei, mi sentivo un po' più Harry del solito. Parlavo senza dovermi contenere, scherzavo come se avessi davanti uno dei miei amici.. Era piacevole stare con lei.

"Harry..Perchè mi hai invitata?", stavamo parlando di cibo thai..come diavolo eravamo arrivati a questo?!

"Oh.. Mi piaci e mi andava di passare una serata con.. te", sentii le orecchie andare a fuoco.

"Davvero?", mi guardò con gli occhi grandi e sorridenti.

"Certo, sei davvero una sorpresa Mandy! Di solito sono schivo con le ragazze.. Ma tu sei in qualche modo diversa", bloccammo la nostra piccola passeggiata tra le strade di Los Angeles.

"Non voglio essere invadente, né tantomeno sembrare una pazza gelosa, perché non è così..", portò i capelli dietro l'orecchio per poi riprendere a guardarmi, "Però sono una ragazza Harry.. Certe cose le capisco, e certi sguardi non mentono", il suo di certo non lo faceva: occhi profondi puntati sui miei, "La ragazza dell'altro giorno..", non c'era bisogno che continuasse, era piuttosto chiaro a chi si riferisse.

"Emily..", mi tirai i capelli all'indietro cercando le parole più adatte, "Senti, voglio essere totalmente sincero con te: la amo, la amerò probabilmente per sempre.. Ma è finita, davvero. E credevo che dopo di lei mai nessuna sarebbe riuscita a farmi riaprire, a farmi sentire bene, a farmi sorridere.. Invece tu ci sei riuscita, Mandy. Quindi se ti ho invitata stasera è perché volevo stare con te, ma sul serio. Non sei un giocattolo, né tantomeno una distrazione.. Sei forse la mia ultima chance di essere felice", avevo posato le mie mani sulle sue braccia magre. I suoi occhi erano rimasti fissi su di me tutto il tempo, non aveva nemmeno battuto le palpebre. Le sue labbra, di solito rosee e piene, erano strette in una linea bianca.

The JournalistDove le storie prendono vita. Scoprilo ora