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Il giorno del primo concerto a Londra, fu il giorno in cui cominciai a credere nell'amore a prima vista. I ragazzi, solitamente, venivano aiutati da un gruppo di truccatori per apparire al meglio sul palco, anche se, alla fine, con tutte le bizzarre idee che gli venivano in mente per intrattenere le fans, finivano sempre per rovinare il trucco.

Quel giorno, li raggiunsi nel backstage proprio quando i truccatori erano intenti a sistemarli: Harry e Niall tentavano di picchiarsi mentre due ragazze sbuffavano e cercavano di farli stare fermi, Liam si era addormentato cullato dal movimento del pennello sul suo viso e Louis.. Louis era imbambolato mentre guardava la ragazza che lo truccava. Era una ragazza davvero bellissima, con due occhi profondi e intelligenti che scrutavano il viso di Louis, concentrati. Avevo visto Louis in tanti modi: arrabbiato, divertito, triste, allegro.. ma mai così!

Si era bloccato con gli occhi che brillavano e un angolo della sua bocca si era alzato involontariamente. La fissava eppure lei sembrava non accorgersene minimamente.

"Bene, Louis! Ho finito, in bocca al lupo per il concerto", prese la sua borsa e lasciò Louis seduto con un sorriso da ebete.

Continuava a fissarla mentre la ragazza salutava la collega intenta a truccare Niall (il quale, dopo una mia occhiata truce, aveva smesso di picchiare il suo amico).

Mi avvicinai a lui.

"Splendore, smettila di guardarla così, è inquietante!", gli posai una mano sulla spalla e lui si voltò rivolgendomi un enorme sorriso.

"Io.. Io so, cioè.. Non può essere così.. Capisci?! E' così bella", riprese a guardarla e a qual punto scoppiai a ridere.

"Grazie, sei un'amica! Davvero!", continuai a ridere mentre un enorme broncio incupì il suo volto.

"Scusa Scusa! Hai ragione!", cercai di ricompormi, asciugando una lacrima che aveva lasciato i miei occhi, "Perché non vai da lei e le chiedi almeno come si chiama?"

"Già, è un'idea! Ora mi alzo e ci vado!", teneva le mani sulle ginocchia e si divincolava sulla sedia senza però accennare ad alzarsi.

"Louis?"

"Si?"

"Per parlarci dovresti avvicinarti, non trovi?"

"Oh si, certo! Ovvio, sicuro! Sto andando", la situazione non cambiò, soffocai una risata e mi allontanai da lui.

"Solo perché ti devo un favore, Lulù", gli feci un occhiolino da lontano e mi avvicinai alla ragazza.

"Ehi", al mio saluto, si voltò e mi resi conto che effettivamente Louis aveva ragione: era proprio bella.

"Ehi, ciao", un grande sorriso le incorniciò il volto.

"Sono Emily, piacere. Sono l'addetto stampa dei ragazzi!", le porsi una mano che lei subito strinse.

"Phi, piacere! Sono la nuova truccatrice!"

"Che bel nome Phi", si mise a ridere

"In realtà, mia madre mi odia e mi ha chiamata Philomena, Phi è un modo per rendere il mio nome meno orrendo!", mi misi a ridere con lei.

Nel frattempo che i ragazzi si preparavano per l'imminente concerto, io e Phi restammo a parlare del più e del meno, e scoprii (per la gioia di Louis) che John aveva chiesta a lei e alla sua collega di seguire i ragazzi per il resto del tour.

Phi era una ragazza davvero molto dolce e solare, di quelle che non si incontrano spesso. Era talmente gioiosa e frizzante che con lei era impossibile sentirsi in imbarazzo ed era logorroica, estremamente logorroica, viveva in un mondo tutto suo.. proprio come Louis. Mi sembrava di avere appena conosciuto la sua versione al femminile.

"E le è entrata tutta la cipria nel naso!", scoppiammo a ridere nel momento in cui finì di raccontarmi una storia esilarante su una sua cliente. Non appena mi asciugai gli occhi, mi resi conto che, dietro Phi, Harry tamburellava un piede sul pavimento e teneva le braccia conserte.

"Scusami Phi! Torno subito!", mi allontanai dalla ragazza e raggiunsi quello splendore dai capelli lunghi.

"Ehi", gli lasciai un bacio sulla guancia e vidi il suo volto rilassarsi un po'.

"Non credere di ammorbidirmi così, Watson! Sono molto arrabbiato", tenne le mani conserte e il muso lungo.

"Uhh, e perché?"

"Perché volevo stare con te! Invece sei stata tutto il tempo con Louis e quella nuova!", mi sfuggì una risatina e mi avvicinai al suo orecchio.

"Mi farò perdonare più tardi,promesso", gli lasciai un piccolo bacio sul lobo e lo sentii ringhiare.

Presi con prepotenza il suo polso e lo trascinai in una piccola insenatura nel muro. La mia schiena entrò in collisione con la parete nello stesso momento in cui le mie labbra lo fecero con le sue. Era incredibile come ogni bacio con lui, sembrasse il primo. Non riuscivo ancora ad abituarmi al calore che invadeva il mio corpo, alle scariche elettriche e ai palpiti del mio cuore.

"E questo cos'era?", sorrisi sulle sue labbra mentre mi porse la domanda.

"Un'anticipazione, direi", gli lasciai un altro bacio e lo spinsi un po' perché mi facesse uscire dalla stretta delle sue braccia, ma non si mosse. Lo guardai confusa.

"E il bacio per l'in bocca al lupo??", mi alzai un po' per guardarlo negli occhi, avvicinai i nostri visi e, non appena cercò di prendere le mie labbra, lo anticipai lasciandogli un bacio sulla guancia e una pacca sulla spalla.

"In bocca al lupo, Styles", lo spinsi forte e uscii dalla sua presa.

"Tu mi farai impazzire, piccola", strinse i suoi capelli mentre raggiungevamo gli altri.

"E' quello l'intento", gli feci un occhiolino malizioso e raggiunsi di nuovo Phi.

+

Il concerto era già cominciato e ne approfittai per scattare qualche foto e.. tastare il terreno con la mia nuova amica.

"Allora, che ne dici dei ragazzi?", mi sedetti accanto a lei mentre Niall attaccava un pezzo con la chitarra.

"Sembrano simpatici", si stava tenendo sul vago, il mio istinto da giornalista mi spinse a continuare.

"Solo simpatici?! Sono maledettamente sexy!", scoppiammo a ridere e la vidi arrossire lievemente.

"Cazzo, hai ragione!", Phi era questo: un misto di talmente tante cose da renderla unica nel suo genere.

"Qualcuno in particolare?", sapevo di essermi conquistata la sua fiducia, ne dovevo approfittare.

Mi guardò e capii di aver fatto centro: c'era qualcuno.

"Io te lo dico, se tu dici una cosa a me", soppesai l'idea.

"Spara."

"Stai con uno di loro?"

Domanda da un milione di dollari: stavamo insieme?

"Mmh.. no", non riuscii a non guardarlo: stava seduto sul palco a parlare con un gruppo di ragazze mentre Liam cantava il suo assolo.

"Ok, stai con uno di loro!", rise e mi si gelò il sangue.

"Tranquilla, non lo dirò ad anima viva! Sarà già una situazione di merda senza che si aggiungano altri problemi! L'ho chiesto solo perché.. non volevo che ci piacesse lo stesso ragazzo"

La vidi guardare Harry. Bene, mi rimangio tutto: questa qui è una fortissima stronza. Stavo già cercando un modo garbato per minacciarla di morte violenta, quando si girò verso di me sorridendo dolcemente.

".. E non è così, fortunatamente"

"Cosa?", si guardò i piedi e poi rivolse lo sguardo verso Louis.

"Pensi che potrei piacere a uno come lui?"

Sorrise e vidi sul suo volto lo stesso sguardo che poche ore prima avevo visto sul viso di Louis.

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