Ore 18.00 - Aeroporto di Los Angeles
Xander procedeva spedito lungo il corridoio che li avrebbe portati al gate d'imbarco del volo per Mosca, Irina che gli camminava di fianco silenziosa, e dietro di loro McDonall e Dimitri, più un paio di poliziotti venuti a fare da scorta per il russo. L'altoparlante che annunciava gli orari dei voli che copriva il rumore dei suoi passi sul lucido pavimento di marmo.
Era nervoso, e sapeva che tutti se n'erano accorti. Quella storia non gli era piaciuta e continuava a non piacergli, soprattutto ora che doveva lasciare andare Irina e che si rendeva conto di quanta follia ci fosse in quella missione.
Si fermò davanti all'imbarco, dove due hostess erano pronte a effettuare gli ultimi controlli sui biglietti, guardando il tunnel che portava all'aereo con una certa insofferenza. Di solito era lui a passare di lì, l'eccitazione per una nuova missione addosso, e la consapevolezza che Irina era a casa, al sicuro, che dopo aver rischiato la vita fosse pronta a coccolarlo con le sue torte al cocco... Quel cambio non gli piacque per niente.
Ad aspettarli, vestito in giacca e cravatta e l'espressione insolitamente truce, c'era Rafail Demidoff, un pesante soprabito appoggiato al braccio e una valigetta ventiquattrore in mano. Fece loro un cenno di saluto, e rimase ad aspettare in silenzio. Come nei patti, avrebbe accompagnato Irina e Dimitri durante il volo, per dargli le ultime dritte ma soprattutto per osservare il comportamento del Mastino e scongiurare eventuali suoi tentativi di fuga.
Se prima si era convinto che mandare il russo con Irina fosse la soluzione migliore, ora si rendeva conto che forse non aveva avuto una grande idea. Dimitri si era rivelato poco collaborativo in quei giorni, e particolarmente scontroso oltre che strafottente; però, nonostante lo avessero lasciato in una stanza d'albero da solo, naturalmente controllato a vista, non aveva tentato nemmeno una volta di darsela a gambe. O rispettava davvero i patti, oppure era quello che voleva far pensare.
<< Ciò che possiamo fare ora è solo più augurarvi buon viaggio >> disse McDonall, stringendo la mano a Irina, << E chiedervi di usare tutta la prudenza possibile. Al vostro arrivo troverete la Punto nel parcheggio dell'aeroporto di Mosca, e verremo informati su come è andato il viaggio >>. Lanciò un'occhiata a Dimitri. << Dopodichè ci aggiorneremo solo quando necessario. In caso di bisogno, i servizi russi saranno a vostra disposizione >>.
Irina annuì. << Va bene... >>. Gettò un'occhiata verso Xander.
Lui la ignorò. Voleva salutarla per ultima. Afferrò malamente Dimitri per un braccio e lo trascinò lontano, in modo che nessuno potesse sentire ciò che dicevano.
McDonall non era stato particolarmente contento della sua idea sul Mastino, ma aveva accettato solo per farlo stare più tranquillo. Per precauzione, avevano fatto indossare a Dimitri un braccialetto con una microspia e un rilevatore, che glielo avrebbe fatto trovare ovunque e comunque, la cui chiave era in possesso, al momento, solo di McDonall.
Il russo ringhiò, fulminandolo con gli occhi. << Finiscila di trattarmi come un cane >>.
<< 'Sta zitto e ascolta cosa ho da dire >>. Xander gli si piazzò davanti, lo sguardo minaccioso. << Fai solo un passo falso, e ti vengo a prendere personalmente, chiaro? Se ho anche solo il sentore che tu stia facendo il furbo, ti chiudo con Challagher per il resto dei tuoi giorni... >>.
<< Non sono così idiota da giocarmi la possibilità di uscire prima di prigione >> lo interruppe Dimitri, il labbro arricciato in segno di fastidio. << Non prendertela con me, se la tua ragazza è un'incompetente... >>.
<< Invece me la prendo con te >> disse Xander, << Ti mando là solo perché non sarà da sola... La devi tenere d'occhio, chiaro? Sei tu l'esperto di quella zona, quindi fa in modo che non le succeda niente... Se le viene torto anche un solo capello, siete finiti, tutti quanti >>.
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Russian Roulette
ActionSeguito de "Il Gioco dello Scorpione". Sono trascorsi due anni da quando lo Scorpione è finito dietro le sbarre, due anni da quando Irina è tornata a essere una ragazza normale e due anni da quando tutto nella sua vita ha iniziato a prendere la gius...