Capitolo XXII

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Los Angeles – Quattro anni e mezzo prima

William spegne la sigaretta annegandola nella poltiglia che riempie il posacenere, sollevando uno sbuffo di fumo sul tavolino del soggiorno, gli occhi che fissano i due che ha davanti: Dimitri ed Hanck, uno in piedi e l'altro seduto.

<< Quindi Dominic se n'è andato? >> chiede, il tono di voce neutro, l'espressione imperscrutabile.

<< Pare abbia lasciato la città appena gli hai detto di pagare >> risponde Dimitri, gli occhi di ghiaccio che lo fissano gelidi come sempre, << Ha chiesto un passaggio a un suo amico e ha oltrepassato il confine... Non sappiamo dove sia diretto >>.

Hanck, a disagio come sempre quando sente che lo Scorpione si arrabbierà, si muove appena. << Possiamo seguire le sue tracce... Molto probabilmente crede di potersi nascondere, ma non sa che abbiamo gente anche fuori dalla California... >>.

William fa una smorfia e gli fa cenno con la mano di tacere, infastidito.

Non gli era mai piaciuto quel Dominic Dwight, perché lo aveva inquadrato subito, la prima volta che si erano visti: un tipo che si credeva più furbo di loro, con l'idea di poterli fregare appena voleva. Non si era reso conto in che giro si stesse andando a ficcare, continuando a scommettere nelle gare clandestine e perdendo la maggior parte delle volte... Gli deve un sacco di soldi, e non lo lascerà scappare tanto facilmente, soprattutto perché non ama essere preso in giro.

<< In che direzione andava? >> domanda, serio.

<< Verso Sud >> risponde Dimitri, sedendosi di davanti a lui. << Forse ha qualcuno che lo può aiutare in Messico >>.

William incrocia le braccia. Sud... Si, può trovarlo. Basta chiamare i suoi amici in Messico e nei dintorni, e farsi telefonare una volta che lo vedranno passare... Non ci sarebbe stato nemmeno gusto a cercarlo così, tutto troppo facile. Sarebbe sicuramente stato più divertente quando lo avrebbe avuto davanti, e una pistola puntata alla sua testa...

"Dove sta il divertimento? Dovrei anche scomodarmi per andare a prenderlo...".

Se non vuole raggiungerlo fin nel suo nascondiglio, deve fare in modo che sia Dominic stesso a tornare, e lui conosce il modo giusto per fare in modo che accada. Basta prendere qualcosa a cui tiene e metterlo in pericolo...

La sua famiglia.

Ghigna al pensiero. E' perfido, ma non gli interessa. Non gli interessa e non gli interesserà mai il bene di qualcuno all'infuori di lui stesso, e non ha paura che la sua coscienza si ribelli. Lo fanno tutti, in fondo. E' il modo migliore per farsi rispettare, di far capire che è uno che non scherza.

<< Cosa sappiamo della sua famiglia? >> chiede, rivolto a Dimitri.

<< Poco... >> risponde, << Ha solo il padre e tre fratelli, mi sembra. E sono tutti senza lavoro, al momento. Non credo troveremo soldi da loro >>.

William sorride. << Non sono i soldi, che voglio. Voglio fargliela pagare per aver cercato di fare il furbo... Quando saprà che la sua famiglia è in pericolo, tornerà indietro >>.

Il russo gli getta un'occhiata: lo sa che ama quel genere di cose, e non gli impedirà di farlo. Una delle qualità di Dimitri è che non si azzarda mai a giudicare le scelte degli altri. Non si deve mai giustificare con lui, e questo ne fa il braccio destro perfetto. Si fanno un cenno di intesa, mentre Hanck tira fuori un cellulare.

<< Devo chiedere il loro indirizzo? >> domanda.

<< Sì... >> William si alza e tira fuori un'altra sigaretta. << Gli andiamo a fare una visitina di cortesia >>.

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