Ore 08.00 – Mosca, Hotel Jack Star
Irina si strinse nel giaccone e scese dalla Grande Punto, mentre la gelida aria di Mosca le tagliava il respiro. Il piazzale davanti all'Hotel Jack Star iniziava a riempirsi di auto e piloti, e percepì subito l'atmosfera di eccitazione che aleggiava tra i russi che avrebbero preso parte alla Mosca-Cherepova.
Il giorno della gara era finalmente arrivato, e Irina si sentiva pronta come non mai. Si guardò intorno per capire chi fossero i suoi avversari, e individuò subito le auto di cui aveva parlato Dimitri quando avevano studiato i loro possibili avversari: una BMW M3, una Nissan GTR, una Camaro rossa... Non c'erano ancora tutti, ma si preannunciava una corsa difficile... Avevano tutti l'aria di essere molto motivati.
Dimitri, che era sceso anche lui dalla macchina, gli indicò un russo alto e dalla barba scura, che teneva una cartella in mano e una penna. Venne verso diloro, ma rivolse la parola al Mastino e non a lei.
<< Siete? >> domandò con forte accento russo, ma chiaramente era una formalità la domanda. Dovevano per forza sapere chi erano.
<< Dimitri Goryalef e Irina Dwight >> rispose il Mastino, secco.
Il russo prese nota sul foglio.
<< Parcheggiate l'auto di fianco alle altre, dopo consegnate le chiavi >>.
Irina gettò un'occhiata verso Dimitri e lui annuì, così obbedì e posizionò l'auto di fianco alla Camaro rossa, che era quella di Severin "il Diavolo", e che stava appoggiato proprio alla sua macchina, tranquillo.
Quando Irina scese nuovamente dalla Punto, si accorse che tutti gli sguardi suo malgrado erano puntati su di lei: doveva aver destato la curiosità dei russi, che non si facevano scrupoli a mostrare il loro interesse e fastidio nei suoi confronti.
"Sarò una delle poche donne che ha avuto l'ardire di partecipare...".
Chiuse la macchina e consegnò le chiavi al russo dalla barba scura, dopo di che sentì qualcuno esclamare alle sue spalle, sarcastico: << Che genere di auto è? >>.
Si voltò di scatto, scoprendo che era stato Severin a parlare, e gli rivolse un'occhiata gelida. Aveva la faccia di uno che aveva perennemente la puzza sotto il naso.
<< Potrebbe essere l'auto che ti batterà >> rispose lei, tranquilla.
Il russo non si scompose, di fronte al suo tono sfrontato.
<< Attenta a quello che dici, Fenice >> ribatté lui, << Io non sono amico di Challagher... >>.
Irina fece una smorfia, più che altro infastidita dal fatto che il suo nome fosse sempre ricollegato a quello dello Scorpione.
<< Non ho bisogno di lui per essere pericolosa >> rispose, poi raggiunse rapidamente Dimitri, che stava parlando con Dan, l'italiano. Era da un po' che non lo vedevano, e non sapeva che avrebbe seguito la gara.
<< Irina, che piacere rivederti! >> la salutò lui, allegro, << Non ti preoccupare, non faranno niente alla tua auto. Sigilleranno il motore, poi vi faranno partire. Se volete potete aspettare dentro, ci sono i Referenti e alcuni altri piloti. Quando saranno arrivati tutti, vi daranno le mappe e tutte le istruzioni. Nel frattempo vi conviene bervi una vodka per scaldarvi un po' >>.
Irina fece cenno di no con la testa.
<< No, per il momento preferisco aspettare qui fuori >> disse, << L'aria fresca mi rilassa... >>.
Dimitri le gettò una rapida occhiata, segno che aveva capito. Voleva aspettare l'arrivo di Xander, perché anche se sapeva che avrebbe dovuto far finta di non conoscerlo, era da quando avevano litigato che non si parlavano, e di tempo ne era passato molto... Forse ci sarebbe stata l'occasione, prima della gara, di scambiare due parole in pace, e magari anche di chiarirsi.
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Russian Roulette
ActionSeguito de "Il Gioco dello Scorpione". Sono trascorsi due anni da quando lo Scorpione è finito dietro le sbarre, due anni da quando Irina è tornata a essere una ragazza normale e due anni da quando tutto nella sua vita ha iniziato a prendere la gius...