Ore 17.30 – Mosca, Hotel Laveredìc
Irina appoggiò il cellulare sul comodino, e fissò il muro davanti a lei, ancora seduta sul letto, l'asciugamano che le avvolgeva i capelli che le stavalentamente scivolando sulla spalla. Lo rimise a posto e iniziò a far lavorare il cervello, facendo mente locale.
"Finalmente ci siamo...".
Prima di tutto, doveva comunicare a William che la Lince aveva chiamato e che voleva incontrare solo lei. Sicuramente la cosa lo avrebbe infastidito e insospettito, visto che ora il diretto interessato a incontrarla era lui, e che in passato avevano concluso degli affari abbastanza importanti. Poteva sempre dirgli che era stata lei a vincere la Mosca-Cherepova, e che la Lince avrebbe incontrato solo chi effettivamente aveva trionfato nella gara... Doveva gestire la cosa con estrema delicatezza, per evitare di fare un passo falso.
Poi, doveva trovare il modo di comunicare con l'F.B.I. senza farsi beccare da nessuno, e dirgli di tenersi pronti, perché la trappola in cui catturare sia William che la Lince sarebbe scattata da lì a poco. Ci sarebbe voluto un dispiegamento di forze abbastanza ingente, e una buona organizzazione.
E, cosa ancora più importante, doveva mettere in atto il suo piano, che doveva essere perfetto e infallibile, perché sicuramente non ci sarebbero state altre possibilità, per lei. Non doveva fallire, lo sapeva.
Si asciugò rapidamente i capelli, poi decise di affrontare il problema più facile e più immediato. Lasciò la sua camera e raggiunse quella di William, bussando e rimanendo in attesa davanti alla soglia chiusa.
Gli venne ad aprire Daniel, il tizio che era scappato dalla prigione insieme a William, che la guardò per un momento, in silenzio. Irina gli fece un cenno col capo, indicando le sue spalle.
<< Devo parlare con William >> disse.
Daniel la lasciò entrare senza dire niente, e Irina si ritrovò a pensare che lo trovava un po' inquietante... Con lei si comportava in modo strano, come se fosse infastidito dalla sua presenza. Alla fine non doveva avergli fatto la buona impressione che lo Scorpione si aspettava, o che lei stessa si augurava. Forse doveva stare attenta anche a lui...
Trovò William seduto di fianco alla finestra, a fumare una sigaretta con aria annoiata, gli occhi verdi che la scrutarono per un momento prima di tornare a fissare la strada di sotto. La luce fioca dei lampioni gli illuminava il volto, e rendeva più marcata la cicatrice che aveva sul sopracciglio, a cui Irina prima non aveva prestato attenzione, nonostante fosse l'unica cosa che lo rendeva veramente diverso dall'ultima volta.
<< Ha telefonato la Lince >> iniziò lei, senza aspettare che lui dicesse qualcosa, e sperando che tutto andasse per il verso giusto, << Ci incontrerà, ma... Ha detto che prima vuole vedere me, da sola >>.
Attese con apprensione la reazione di William, mentre con la coda dell'occhio seguiva i movimenti di Daniel alle sue spalle. Si sentiva minacciata, sotto pressione, come se da un momento all'altro la situazione potesse degenerare. Però non era lo Scorpione a darle quella sensazione, perché anche se eranervoso non sembrava esserlo per quella notizia; era Daniel che la turbava di più, appostato alle sue spalle, in silenzio, spettatore della scena dal quale ci si poteva aspettare di tutto.
<< Perché da sola ? >> domandò solo William, espirando una boccata di fumo.
<< Dice che potrei entrare a far parte dei suoi collaboratori... >> rispose lei, cauta, << Forse vuole propormi qualcosa, o semplicemente parlare della gara... Non lo so, sono queste le condizioni che mi ha posto, non potevo trattare >>.
William scrollò la cenere dalla sigaretta e poi puntò i suoi occhi su di lei.
<< Allora immagino che questa sia la vera Lince >> disse, << Altrimenti mi avrebbe incontrato subito... Sai, quando sono arrivato qui, ho scoperto che la persona con cui io avevo trattato e concluso affari non era la vera Lince, ma un semplice sostituto. Non è stato piacevole, e spero che questa volta non cercherà di prendermi in giro nuovamente >>.
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Russian Roulette
ActionSeguito de "Il Gioco dello Scorpione". Sono trascorsi due anni da quando lo Scorpione è finito dietro le sbarre, due anni da quando Irina è tornata a essere una ragazza normale e due anni da quando tutto nella sua vita ha iniziato a prendere la gius...