Ore 23.00 – Mosca
Xander vide la Bugatti ferma al lato della strada, le ruote che fumavano, i fari accesi nella notte... Non poteva non sapere chi ci fosse dentro, ma il suo cervello continuava a pensare che incontrarlo lì non poteva essere una coincidenza... Che forse il destino li aveva portati entrambi nello stesso posto alla stessa ora...
Poi scattò qualcosa nella sua testa, che gli disse chiaramente che non poteva farsi vedere, non dallo Scorpione... Non poteva mettere a rischio la missione di Irina, né la sua... Non poteva di nuovo mettere davanti a tutto il suo maledetto orgoglio...
Spostò lo sguardo sulla Audi R8 di Dimitri, e lo vide ripartire all'inseguimento della Aston Martin, fregandosene di essere capitato in mezzo a una gara dove uno dei partecipanti era Challagher. Prima che la Bugatti avesse il tempo anche solo di avvicinarsi, affondò il piede sull'acceleratore, facendo schizzare la 599 avanti, per dileguarsi il prima possibile...
Se c'era William, Irina doveva sicuramente essere nei paraggi, ne era certo. Per un folle momento gli venne in mente di andarla a cercare, ma si rese subito conto che non poteva farlo. E intanto inseguiva Dimitri, sperando che lo Scorpione non l'avesse visto e non avesse deciso di stargli dietro...
Afferrò il cellulare e cercò il numero del Mastino, per poter parlare con lui.
<< Dove cazzo stiamo andando?! >> gridò quando sentì la chiamata aprirsi dall'altra parte della linea, << Quello era Challagher! Abbiamo rischiato di farci beccare! >>.
<< Non stiamo andando da nessuna parte >> ribatté Dimitri, gelido, e in effetti vide la R8 rallentare a una cinquantina di metri da lui, << Li ho persi... E lo so che quello sulla Bugatti era Challagher, Went. Prega che non ti abbia riconosciuto... E' riuscito a vederti? >>.
<< Non lo so... >> rispose Xander, secco, << Non credo, sono ripartito appena ho capito che era lui. Ma potrebbe anche aver intuito o sospettato che fossi io... >>.
La cosa lo preoccupava molto: se Challagher capiva che lui era a Mosca, per Irina era finita.
<< Puoi accertarti che vada tutto bene? >> domandò Xander, con un certo nervosismo.
Dimitri rimase in silenzio per un momento, poi rispose: << Ci penso io, Went. Tieniti a distanza: tu non dovresti essere ancora qui >>.
Chiuse la telefonata, senza dare il tempo a Xander di vagliare l'idea di dire a Irina che lui era a Mosca... Ma forse era meglio così: lei non avrebbe apprezzato. Lo avrebbe visto come un altro tentativo di impicciarsi nella sua vita.
Seguì la R8 fra le strade buie per un tratto, poi girò a sinistra, dirigendosi verso casa con la consapevolezza che Dimitri avrebbe visto Irina, e lui no.
Ore 23.30 – Mosca
Irina aspettava il termine della gara seduta dentro la Punto, nell'abitacolo buio, gli occhi che si muovevano pigramente da un angolo all'altro della strada, annoiata. C'era poca gente, e quella poca non le piaceva per niente: tutti russi che quella sera non avevano nulla da fare se non rischiare la pelle correndo a folle velocità sulle strade cittadine... Era venuta solo perché era stata lei a organizzare la gara a William, altrimenti sarebbe rimasta volentieri a casa.
Alle sue orecchie arrivò però il rumore sordo e profondo di un motore, che la costrinse a risvegliarsi dal suo torpore. Forse William stava per tagliare il traguardo?
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Russian Roulette
ActionSeguito de "Il Gioco dello Scorpione". Sono trascorsi due anni da quando lo Scorpione è finito dietro le sbarre, due anni da quando Irina è tornata a essere una ragazza normale e due anni da quando tutto nella sua vita ha iniziato a prendere la gius...