Capitolo XLI

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Ore 12.00 – Appartamento di William

<< Ho voglia di una gara, stasera >> disse William, << Che ne dici? >>.

Lo Scorpione guardò Irina dritta negli occhi, un vago sorriso sulle labbra, ma lei rimase impassibile e si limitò a una scrollata di spalle.

<< Va bene >> disse, << Chiamo Boris e gli chiedo se c'è qualcosa in programma, ok? >>.

L'occhiata che William le lanciò non sembrò in realtà molto soddisfatta.

<< Preferisci fare qualcos'altro? >> domandò lui, quasi sospettoso.

Irina sospirò. No, non preferiva fare nient'altro. In realtà, non voleva fare proprio nulla. Fosse stato per lei, sarebbe rimasta a casa a guardare la tv, nel più completo silenzio. Senza auto, che gara pensava di poter fare?

Era apatica, lo sapeva e William lo aveva capito meglio di lei. Il furto della Punto le aveva lasciato una ferita aperta che non si sarebbe richiusa, e che si sommava a tutte le altre che portava nel cuore. In più, la fine di quella missione non si vedeva, perché la Lince non si faceva viva. Quanto ancora doveva sopportare tutto quello?

<< No, la gara va bene >> disse lentamente, << Solo che sai che non potrò partecipare >>.

William sembrò esasperato dalla sua risposta.

<< Irina, puoi prendere un'altra auto >> ribattè, << Ci sono un sacco di macchine che possono sostituire la Punto... Prendine un'altra. Abbiamo abbastanza soldi per procurarcene una in poco tempo >>.

La ragazza si alzò di scatto dal tavolo, innervosita. William non avrebbe mai capito che niente avrebbe sostituito la Punto, ma ora che non l'aveva più doveva per forza trovare una sostituta. In fondo, prima o poi sarebbe accaduto... Le auto erano oggetti, non potevano durare in eterno...

<< E cosa posso prendere, secondo te? >> sbottò.

William si mosse, sparì per un attimo e tornò con il suo pc portatile. Le fece cenno di sedersi di fianco a lui e lo accese.

<< Guardiamo >> rispose.

Irina gli lesse qualcosa di nuovo negli occhi: la volontà di accontentarla, di vederla contenta. Con circospezione prese posto e fissò lo schermo.

<< Da dove cominciamo? >> domandò lo Scorpione.

<< Audi >> rispose lei.

Passarono l'ora seguente a guardare lo schermo, a sfogliare pagine su Internet alla ricerca della degna sostituta della Punto. Ma per quante auto guardassero, per quante case automobilistiche visitassero, Irina non sentiva il tuffo al cuore che aveva avuto la prima volta che aveva visto la Punto. C'eranoauto più costose, più potenti, più belle, ma nessuna la catturava...

William storse il naso mentre lo faceva, però la lasciò guardare auto italiane con tutta la calma che voleva. Vagliò anche l'ipotesi di prendere una Ferrari, ma Irina, per quanto amasse quelle auto, sentì di non volerne una per sostituire la Punto. E comunque non erano l'alternativa più raggiungibile in quel momento: troppo costose e difficili da reperire.

Alla fine, un po' per errore un po' volutamente, sullo schermo apparve una Punto bianca, base, uguale identica a quella che lei aveva visto quattro anni prima e che aveva voluto da subito. Il cuore di Irina perse un battito, ricordando quante modifiche per farla diventare la macchina di Fenice, quanta soddisfazione vederla vincere contro le auto più potenti...

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