"Sam, ascolta." Lo fermi. "Ascoltami, ti prego."
"So cosa mi vuoi dire." Dice chiudendo la porta dietro di voi, per evitare che anche Dean ascolti. "Che non devo preoccuparmi? che Dean ce la farà? ... Io non ne sono più così sicuro."
Lo guardi qualche secondo, non puoi credere che Sam, il tuo Sam, lo stesso che vedeva sempre la luce in fondo al tunnel, stesse dicendo qualcosa del genere. Ma in un certo senso sai anche tu che ha ragione. Dean potrebbe non farcela, e questo spaventa entrambi.
Sam ricambia il tuo sguardo per qualche secondo, poi lo abbassa e si passa una mano sul viso. É stanco di questa situazione, e tu lo sai bene. "Sammy," ti avvicini a lui, cercando di nuovo il suo sguardo. "io volevo dire tutto il contrario." Sospiri. "Hai ragione a preoccuparti, hai ragione a pensare che ci sia una chance in cui Dean non possa farcela. Quell'esorcismo -o incantesimo, o qualunque cosa sia- per farlo tornare umano, é stato testato su demoni normali -... E sul re dell'inferno...- ma non su demoni con il Marchio di Caino, quindi: sí, hai ragione a preoccuparti... Ma--" Posi una mano sulla sua guancia e passi il pollice sul suo zigomo. "Se davvero vuoi di nuovo il vero Dean... Se davvero vuoi che tuo fratello torni con te... Dobbiamo tentare. E se tu non-- Se tu non vuoi vederlo mentre si trasforma -perché sappiamo entrambi che soffrirà e cercherà di ferirti nel tentativo di fermarti- lo farò io." Lo guardi per un lungo attimo negli occhi. "Gli inietterò io il sangue umano. Mentre-- Magari tu cerchi Cass..."
Sam ti sorride e avvicina il suo viso al tuo. "Grazie, T/N." Ti bacia delicatamente.
Entri nella stanza dove Dean é stato legato. "Uhuh, mandiamo avanti le reclute per non finire male, eh Sammy?" Grida, nel tentativo di farsi sentire da Sam.
"Nah, aveva altro da fare. Non sei al centro dell'universo, buddy." Dici, mentre armeggi con le siringhe.
"E io che credevo che la famiglia venisse prima di tutto." Ghigna.
"Vuoi dire che Cas non fa parte della famiglia?" Ti lasci sfuggire.
"Oh, quindi manda avanti te, perché uno stronzo piumato si é perso ed é più importante di suo--" Lo interrompi, spruzzandogli dell'Acqua Santa addosso con uno di quegli affari che di solito contengono il detersivo per i vetri.
"Shush, cuccia, bello!" Gli inietti un'altra dose di sangue consacrato, lui emette un suono gutturale, che presto si trasforma in un vero e proprio grido di dolore.
Guardi la scena per alcuni secondi, guardi Dean contorcersi legato alla sedia, i muscoli che si contraevano e le vene visibili, poi distogli lo sguardo, incapace di continuare a guardare quella scena, ma le sue urla continuavano a perforarti i timpani.
Le urla scemano, e Dean ansima. "Sei stata coraggiosa, a farti avanti per Sam, con tutte le cose che io potrei farti se mi liberassi... Ma anche senza liberarmi potrei comunque morderti una mano e staccarti un dito di netto." Ghigna. "É un'idea piuttosto allettante, in effetti." Ritorna subito serio e ti squadra da capo a piedi. "Ma ti sei fatta avanti per niente. Credi che il grande e grosso Sammy-bear stia con te perché ti ama, vero? Lui sta con te perché é un codardo. Un codardo ipocrita. Rimproverava tanto al vecchio Dean la sua paura di stare solo, che l'ha fatto possedere da un angelo contro la sua volontá, piuttosto che rimanere solo soletto. Ma, sai cosa? Anche il piccolo Samuel Winchester ha paura di rimanere da solo. É per questo che ha te come sua puttana. Non diversa da quelle che mi porto a letto io. E poi, credi che, se tutto questo funzionerá, lui ti vorrá ancora? Sam ha solo paura di rimanere senza suo fratello, non ha bisogno di te... Anche il vecchio Dean aveva questa stupida paura. Ma io no. IO NON HO BISOGNO DI QUEL PESO MORTO!" Finisce alzando la voce. Tu sai che tutto quello che sta dicendo non é la veritá, é la stessa cosa che hai detto a Sam poco prima: 'cercherà di ferirti nel tentativo di fermarti.'
